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Articolo
24 dicembre 2008 - Prima - Somalia - il Giornale
Feste amare per le suore italiane dimenticate
Fausto Biloslavo
Quando accenderemo le luci dell’albero di Natale, rimpinzati di panettone e cominceremo a scartare i regali pensiamo per un attimo a due suorine. Rinuccia Giraudo e Maria Teresa Olivero, veterane delle fede missionaria in Africa, erano abituate a passare il Natale fra gli ultimi del mondo. Profughi in fuga dall’anarchia somala, bimbi denutriti nel nord est del Kenya o malati di epilessia, che hanno accolto, sfamato e curato per 25 anni.
Questo Natale le due suore lo passeranno in “catene”. Nelle mani dei tagliagole somali che le hanno rapite il 9 novembre nel loro avamposto nella sofferenza di Elwak nel Kenya settentrionale. Dopo 45 giorni i familiari delle missionarie sequestrate hanno lanciato un disperato appello. ''A voi, che siete in possesso delle nostre sorelle Rinuccia Giraudo e Maria Teresa Olivero (…) Vi supplichiamo con umiltà e fiducia – si legge nel testo - lasciate che tornino in libertà a curare i vostri malati, ad accogliere i vostri bambini che soffrono, gli anziani che hanno bisogno di medicine''. L’appello è stato pubblicato sul sito del ''Movimento Contemplativo Missionario P. de Foucauld'', di Cuneo, la comunità religiosa delle due suore rapite. Si rivolge ai rapitori “nel nome di Dio misericordioso”, una frase molto simile ad un verso del Corano. ''Lo potete constatare anche in questi giorni: sorella Rinuccia e sorella Maria Teresa sono donne di Dio che stimano e amano il vostro popolo – prosegue il testo - In questi 25 anni a Elwak sono diventate grandi amiche di tante mamme della vostra gente, nel massimo rispetto della vostra fede”. I familiari delle rapite non hanno perso la speranza: “Siamo fiduciosi che non fate loro alcun male, ma dopo questi 45 giorni di attesa dolorosa chiediamo a voi e lo chiediamo in preghiera a Dio: lasciatele tornare in libertà!''.
L’incubo è iniziato nella notte fra il 9 e 10 novembre, quando una banda di armati provenienti dalla Somalia ha messo a ferro e fuoco Elwak liberando dei detenuti. Rinuccia Giraudo, 67 anni, e Maria Teresa Olivero di 60 anni, entrambe originarie della provincia di Cuneo, erano nella sede della fraternità missionaria. Le hanno prese a colpo sicuro portandole oltre il confine somalo, che dista pochi chilometri. Secondo fonti riservate de Il Giornale sono state trasferite prima verso Baidoa e poi alle porte di Mogadiscio. I sospetti si concentrano sugli shabab, i giovani talebani somali votati alla guerra santa. Altre piste indicano le milizie dei signori della guerra locali. Magari “fedeli” al governo transitorio somalo fino al giorno prima e oggi pronti a schierarsi con gli islamici duri e puri.
I sequestratori trattano sul prezzo del riscatto e punterebbero anche ad una visibilità mediatica. Il ministero degli Affari Esteri, invece, ha chiesto il silenzio stampa. “Il governo lavora 24 ore su 24. L’unità di crisi è in contatto quotidiano con i familiari - fanno sapere dalla Farnesina - Preferiamo però mantenere il riserbo, perché le notizie che trapelano disturbano gli sforzi per ottenere il rilascio delle rapite”.
Molti fedeli, soprattutto in Piemonte, si sono mobilitati su internet raccogliendo tremila firme per la liberazione delle due suore.
Anche il Papa “segue con preoccupazione il prolungarsi del sequestro ed è vicino nella preghiera alla sofferenza non solo delle religiose rapite, ma anche dei familiari”.
Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha annunciato che il 7 gennaio partirà una missione in Kenya della parlamentare, Margherita Boniver. Nel 2007 facilitò la liberazione di padre Bossi, un missionario italiano rapito nelle Filippine.
www.faustobiloslavo.com



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