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19 settembre 2017 - Prima - Terrorismo - Il Giornale
In Italia con un barcone il siriano di Londra fermato per l’attentato
Fausto Biloslavo
Il secondo sospetto terrorista di Londra, arrestato sabato sera, è un rifugiato siriano arrivato in Italia con un barcone dall\\\'Egitto nel 2013. Sulla sua pagina Facebook, Yahya Faroukh, oltre a foto e video dei ribelli anti Assad, aveva postato le immagini dello scassato peschereccio che l\\\'avrebbe portato sulle nostre coste. Da Roma l\\\'antiterrorismo conferma a il Giornale «che stiamo lavorando sul caso in stretto contatto con gli inglesi». Per capire se esistono contatti in Italia. Il 21enne nato ad Al Harah, un sobborgo di Damasco, è sospettato di aver partecipato all\\\'attentato sulla metropolitana di Londra che venerdì ha ferito una trentina di persona con una bomba artigianale. Un altro sospetto iracheno e orfano, di soli 18 anni, è stato arrestato mentre cercava di abbandonare l\\\'Inghilterra con un traghetto da Dover.
Faroukh era minorenne quando dalla Siria è arrivato in Egitto. Nel novembre 2013 decise di imbarcarsi «per il viaggio della morte», come l\\\'ha definito su Facebook. Il 23 novembre 2013 ha postato la foto di un barcone che si è arenato su una spiaggia. In primo piano si vedono donne velate e bambini appena sbarcati. E sullo sfondo, in mare, un natante che potrebbe essere una motovedetta, forse italiana. Il titolo del post non lascia dubbi: «La barca che ci ha portati dall\\\'Egitto all\\\'Italia». Il 7 dicembre ha pubblicato un\\\'altra foto scattata a bordo durante la traversata del Mediterraneo, ma il viaggio deve essere avvenuto settimane prima. E non l\\\'ha fatto da solo, ma con amici siriani ritratti in uno scatto postato su Facebook.
Il dato certo è che Faroukh a fine 2013 è a Croydon, dove si trova il principale centro di immigrazione britannico. Ovviamente presenta domanda di asilo, accolta come rifugiato. Bastava dare un\\\'occhiata alla sua pagina Facebook per porsi qualche dubbio. I due unici video postati sono di combattimenti in Siria dei ribelli contro le forze governative. Il 12 luglio 2014 ha pubblicato un\\\'immagine propagandistica «Stop al terrore israeliano in Palestina» con la stella di David cancellata da una X. Sempre lo stesso mese pubblicava foto di bombardamenti in Medio Oriente. Un fotomontaggio che rilancia sulla sua pagina sembra la pubblicità di uomini dell\\\'Isis che si infiltrano in Occidente.
Nel frattempo Faroukh, che aveva solo 16 anni all\\\'arrivo in Inghilterra, è stato affidato agli ignari coniugi Jones premiati dalla regina per aver dedicato la vita ad accogliere minori in difficoltà. Da maggio era andato a vivere in un appartamento senza mobili a 500 metri dalla pista dell\\\'aeroporto di Heathrow, dove hanno fatto irruzione le forze dell\\\'ordine. I vicini spiegano ai giornali «che era un simpatico ragazzo e non dava segni di radicalismo». Però «di notte si chiudeva dentro con altri tre o quattro giovani come lui abbassando le tapparelle». Chi lo conosce cade dalle nuvole e non può credere che sia un terrorista. Forse è successo qualcosa dopo la morte del padre, poco tempo fa, a Damasco. Una foto del genitore in ospedale è ancora la copertina della sua pagina Facebook assieme a un\\\'immagine più piccola con versetti del Corano su sfondo nero. Un altro fratello oltre a dei cugini vivono in Scozia e andavano a trovarlo a Londra.
L\\\'antiterrorismo di Sua Maestà lo ha colto di sorpresa all\\\'uscita da un fast food a Londra, sabato sera. Prima aveva arrestato l\\\'altro presunto terrorista, il 18enne iracheno, che in qualche maniera li ha portati da Faroukh. Il sospetto è che i due si siano conosciuti nella «giungla», l\\\'ex campo di Calais dove si addensavano i migranti diretti in Inghilterra. Oppure in Siria o Irak in zone che potevano essere sotto l\\\'influenza di gruppi jihadisti come lo Stato islamico.
www.gliocchidellaguerra.it
[continua]

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04 maggio 2010 | Spazio Radio | intervento
Terrorismo
Tutti i nemici dell'America
Rivoluzionari islamici nati su internet, terroristi della guerra santa fai da te, con qualche vacanza del terrore alle spalle in Pakistan, Yemen, Somalia o estremisti di destra sono i principali sospettati del fallito attentato a New York.

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