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17 ottobre 2017 - Prima - Malta - Il Giornale
Esplode l’auto della reporter uccisa blogger anti-corruzione
U na giornalista investigativa bestia nera del premier laburista di Malta, Josep Muscat, che stava diventando una spina nel fianco pure del nuovo leader dell\\\'opposizione nazionalista è stata fatta saltare in aria. Ieri pomeriggio una bomba l\\\'ha uccisa al volante di una Peugeot 108. Daphne Caruana Galizia era una specialista di scoop su corruzione, traffico di droga, Malta paradiso fiscale pure per gli italiani, dai politici ai mafiosi. E aveva messo a segno il colpaccio sui soldi azeri che sarebbero arrivati sul conto della moglie del primo ministro maltese, dopo vari contratti in campo energetico. Caruana Galizia aveva pure sottolineato il collegamento fra Matteo Renzi, Tony Blair e lo stesso Muscat, stelle della sinistra europea, accomunati dagli accordi miliardari con l\\\'Azerbaijan. E l\\\'ultimo post sul suo blog, Running Commentary, il più seguito dell\\\'isola, è un graffiante commento sul processo per corruzione che coinvolge stretti collaboratori del premier maltese.
Due ore dopo, la giornalista d\\\'inchiesta si è messa al volante partendo da casa sua nel villaggio di Bidnija in direzione di Mosta. La Peugeot 108 è esplosa probabilmente per una bomba a bordo azionata a distanza. Uno dei figli ha sentito il boato e visto l\\\'auto in fiamme finita fuori strada, ma per la madre non c\\\'era nulla da fare.
«È un giorno nero per la democrazia a Malta - dichiara al Giornale, David Casa, capogruppo al parlamento europeo dei nazionalisti - Daphne non era solo mia amica, ma la giornalista più popolare del nostro paese. Conosciuta anche a livello internazionale dopo le rivelazioni sui Panama papers». La blogger assassinata aveva lavorato all\\\'inchiesta giornalistica internazionale che ha rivelato migliaia di nomi, conti correnti ed informazioni imbarazzanti su politici e personaggi famosi, che hanno utilizzato il paradiso fiscale panamense. Galizia aveva scoperto che la Egrant inc, una società registrata a Panama, apparteneva in realtà a Michelle Muscat, la moglie del primo ministro maltese. Sul suo blog la giornalista ha pubblicato documenti del 2016, che dimostrerebbero come la società panamense abbia ricevuto oltre 1 milione di dollari dalla Al Sahra Fzco, registrata a Dubai, di Leyla Aliyeva, figlia del padre-padrone azero Ilham Aliev. Negli ultimi anni gli azeri hanno firmato contratti miliardari con il governo laburista di Malta. Il 29 maggio, la giornalista uccisa, evidenziava sul suo blog «il fattore comune, il collegamento, se preferite, fra Tony Blair, Joseph Muscat e Matteo Renzi». Secondo Galizia «è l\\\'Azerbaijan» tenendo conto che l\\\'ex premier britannico Blair ha firmato un contratto di consulenza «con gli oligarchi di Baku» e lavorato «sul progetto azero del gasdotto nel sud Italia».
Il premier maltese alla notizia dell\\\'omicidio ha subito preso posizione: «Chiunque sa che Caruana Galizia era fortemente critica nei miei confronti, sia dal punto di vista politico che personale, ma nessuno può giustificare questo atto barbaro in alcun modo». Prima di saltare in aria la giornalista aveva dato del «ladro» sul suo blog a Keith Schembri, capo di gabinetto del premier maltese sotto processo per i Panama papers.
«Daphne ha scritto su tanti casi di corruzione e denunciato traffici di droga. Sicuramente è stata uccisa per il suo lavoro anche se al momento non me la sento di indicare una pista piuttosto che un\\\'altra. Lo dovranno fare gli investigatori» spiega Casa, l\\\'eurodeputato maltese.
Due settimane fa la giornalista aveva denunciato alla polizia di avere ricevuto minacce di morte.