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Commento
26 marzo 2018 - Prima - Italia - Il Giornale
Lampedusa senza migranti Nuovo inizio per l’Italia
Fausto Biloslavo Lampedusa “free”, dai migranti, per la prima volta dopo quasi 15 anni. Il centro di accoglienza chiude, ufficialmente per ristrutturazione e gli ultimi 47 ospiti tunisini vengono trasferiti sulla terraferma. L’isola rappresenta il simbolo degli sbarchi, talvolta tragici, dei migranti alla ricerca di un Eldorado occidentale che non esiste più. Prima arrivavano direttamente con le carrette del mare fino a Lampedusa, avamposto d’Italia nel Mediterraneo. Negli ultimi anni ci hanno pensato le navi delle Ong a recuperare i migranti davanti alle coste della Libia portandoli direttamente a casa nostra. Lampedusa “libera” dai migranti ha una valenza simbolica, che riflette il cambio di rotta sulle partenze dalla Libia scattata dopo l’ondata di sbarchi della scorsa estate. Nei primi tre mesi dell’anno gli arrivi si sono ridotti di quasi l’80% rispetto al 2017. La “cura” Minniti ha dato i suoi frutti. Da un lato è stato giustamente imposto dal Viminale un codice di condotta alle Ong, che scorazzavano davanti alla Libia facendo i taxi del mare. Se le navi delle organizzazioni non governative non rispettano le regole che hanno sottoscritto e la legge vengono sequestrate dalla magistratura, come è accaduto la scorsa settimana con la spagnola Open arms. Ancora meglio sarebbe vietare l’attracco nei porti italiani per gli umanitari che fanno i furbi. Sul versante libico sta dando i suoi frutti il potenziamento della guardia costiera locale, che con l’aiuto dell’Italia fa il possibile per intercettare i gommoni e riportarli indietro. Però non sono ancora umanamente accettabili le condizioni dei centri di detenzione dei migranti in Libia. L’Onu dovrebbe accelerare i rimpatri e le stesse Ong potrebbero sporcarsi le mani intervenendo direttamente.  Anche gli aiuti fortemente voluti dal ministro dell’Interno Minniti alle municipalità sulle coste libiche, hub di partenza dei migranti, sono serviti a tamponare le partenze.   Nelle prossime settimane la “cura” Minniti verrà messa alla prova dei fatti. Dalla Libia, con l’arrivo della bella stagione, si teme che riprendano le partenze in grande stile dei migranti. L’obiettivo non è solo riaprire i flussi dell’ “invasione” interrotta, ma di farlo prima che il nuovo governo possa insediarsi e reagire.

[continua]

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14 marzo 2015 | Tgr Friuli-Venezia Giulia | reportage
Buongiorno regione
THE WAR AS I SAW IT - L'evento organizzato dal Club Atlantico giovanile del Friuli-Venezia Giulia e da Sconfinare si svolgerà nell’arco dell’intera giornata del 10 marzo 2015 e si articolerà in due fasi distinte: MATTINA (3 ore circa) ore 9.30 Conferenza sul tema del giornalismo di guerra Il panel affronterà il tema del giornalismo di guerra, raccontato e analizzato da chi l’ha vissuto in prima persona. Per questo motivo sono stati invitati come relatori professionisti del settore con ampia esperienza in conflitti e situazioni di crisi, come Gianandrea Gaiani (Direttore responsabile di Analisi Difesa, collaboratore di diverse testate nazionali), Fausto Biloslavo (inviato per Il Giornale in numerosi conflitti, in particolare in Medio Oriente), Elisabetta Burba (firma di Panorama), Gabriella Simoni (inviata Mediaset in numerosi teatri di conflitto, specialmente in Medio Oriente), Giampaolo Cadalanu (giornalista affermato, si occupa di politica estera per La Repubblica). Le relazioni saranno moderate dal professor Georg Meyr, coordinatore del corso di laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche dell’Università di Trieste. POMERIGGIO (3 ore circa) ore 14.30 Due workshop sul tema del giornalismo di guerra: 1. “Il reporter sul campo vs l’analista da casa: strumenti utili e accorgimenti pratici” - G. Gaiani, G. Cadalanu, E. Burba, F. Biloslavo 2. “Il freelance, l'inviato e l'addetto stampa in aree di crisi: tre figure a confronto” G. Simoni, G. Cuscunà, cap. B. Liotti

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05 febbraio 2015 | Porta a Porta | reportage
IN RICORDO DELLE FOIBE E L'ESODO LA PUNTATA DI PORTA A PORTA


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26 agosto 2023 | Tgcom24 | reportage
Emergenza migranti
Idee chiare sulla crisi dagli sbarchi alla rotta balcanica.

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06 settembre 2018 | Radio immaginaria | intervento
Italia
Teen Parade
Gli adolescenti mi intervistano sulla passione per i reportage di guerra

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15 marzo 2018 | Radio Radicale | intervento
Italia
Missioni militari e interesse nazionale
https://www.radioradicale.it/scheda/535875/missioni-militari-e-interesse-nazionale Convegno "Missioni militari e interesse nazionale", registrato a Roma giovedì 15 marzo 2018 alle 09:23. L'evento è stato organizzato da Center for Near Abroad Strategic Studies. Sono intervenuti: Paolo Quercia (Direttore del CeNASS, Center for Near Abroad Strategic Studies), Massimo Artini (vicepresidente della Commissione Difesa della Camera dei deputati, Misto - Alternativa Libera (gruppo parlamentare Camera)), Fausto Biloslavo (giornalista, inviato di guerra), Francesco Semprini (corrispondente de "La Stampa" da New York), Arije Antinori (dottore di Ricerca in Criminologia ed alla Sicurezza alla Sapienza Università di Roma), Leonardo di marco (generale di Corpo d'Armata dell'Esercito), Fabrizio Cicchitto (presidente della Commissione Affari esteri della Camera, Area Popolare-NCD-Centristi per l'Europa). Tra gli argomenti discussi: Difesa, Esercito, Esteri, Forze Armate, Governo, Guerra, Informazione, Italia, Ministeri, Peace Keeping, Sicurezza. La registrazione video di questo convegno ha una durata di 2 ore e 46 minuti. Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio

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