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Reportage
13 luglio 2022 - Esteri - Ucraina - Panorama
La guerra segreta della Nato
Il tenente armeggia con un tablet nero appoggiandolo sul tetto di una vecchia e anonima utilitaria di fabbricazione sovietica. “Così i droni russi non ci individuano” spiega Serghey, che preferisce non pubblicare il nome di famiglia. Il suo aiutante riceve gli ordini via radio dal comando della brigata per attivare la batteria di razzi Grad. Il tenente controlla tutti i dati e le coordinate sul misterioso tablet fornito dall’intelligence americana con immagini satellitari e una app che ti fa accedere alla mappa del campo di battaglia con i bersagli russi da bombardare a colpi di razzi.
Gli stessi tablet erano stati distribuiti dagli americani ai militari iracheni durante la battaglia per liberare Mosul in mano alle bandiere nere dell’Isis e ai curdi, che hanno conquistato Raqqa, la storica “capitale” del Califfato. Nella lotta allo Stato islamico il computer portatile serviva anche a indirizzare l’appoggio aereo. Nel Donbass, il fronte più duro della guerra in Ucraina, serve a  migliorare il tiro dell’artiglieria, come la batteria Bm 21 erede dei famigerati organi di Stalin della seconda guerra mondiale. Quaranta razzi Grad che il tenente Serghey lancia da una radura assolata in un diluvio di fuoco.
La guerra segreta della Nato in Ucraina oltre ai tablet riguarda i sabotaggi in Russia, le infiltrazioni dietro le linee, i corpi speciali e le cellule di intelligence.
Le teste di cuoio del battaglione Shaman sono specializzate nelle operazioni in zona nemica e negli ultimi mesi hanno operato anche sul territorio della Federazione russa con infiltrazioni segrete che superano la fantasia dei film di 007. Missioni di sabotaggio che colpiscono depositi di munizioni, raffinerie, centrali di comunicazione. Il nome ufficiale è 10imo distaccamento delle forze speciali, elite di combattimento dell’intelligence ucraina. Specialisti che sono stati addestrati dagli americani. Alcuni elementi hanno già combattuto al fianco delle unità di commando Usa e britanniche in Afghanistan.
Il territorio russo viene colpito soprattutto con i missili balistici Tochka-U ed i droni esplosivi. La città sotto tiro è Belgorod, appena oltre confine, da dove partono i missili Iskander che colpiscono ogni notte, nell’ultimo mese, Kharkiv la seconda metropoli dell’Ucraina. L’ultimo attacco, denunciato dai russi, è del 5 luglio e puntava anche alla città di Kursk.
Non solo: Il generale Dmytro Marchenko che guida la difesa di Mykolaiv, bastione prima di Odessa, ha annunciato di voler distruggere il ponte di Kerch. Il fiore all’occhiello di Putin che collega Russia e Crimea \"sarà l\'obbiettivo numero uno quando gli ucraini riceveranno le armi necessarie”.
Le basi della guerra segreta della Nato sono in Germania, Francia. Polonia e Regno Unito. Una cellula creata sul suolo tedesco, che ha raccolto i rappresentanti di 20 nazioni compresa l’Italia, pianifica l’assistenza militare ai commando ucraini compresi gli uomini del battaglione Shaman che operano in Russia.
Alla base di Ramstein, un nucleo speciale dell’aeronautica americana chiamato “Lupi grigi” fornisce supporto e aiuta nelle tattiche di combattimento quello che resta dell’aviazione di Kiev.
L’operazione più complessa e segreta riguarda l’invio in sicurezza delle armi occidentali in Ucraina. La Cia non solo ha aumentato gli operativi sul terreno, ma opera soprattutto da Kiev per fornire dati di intelligence che aiutino gli ucraini sul campo di battaglia o sul mare, come nel caso dell’affondamento dell’ammiraglia russa Moskva.
Qualche dozzina di commando inglesi, francesi, canadesi e lituani hanno già operato dentro l’Ucraina. E come era stato organizzato nella battaglia di Mosul contro l’Isis sono state coinvolte società di contractor che forniscono personale medico e paramedico a ridosso della prima linea. Tutti ex militari dei corpi speciali che girano armati e operano nei punti avanzati di primo soccorso ad 80 metri dalla “zero line”, le posizione più vicine ai russi. “Grazie per il suo interessamento, ma per motivi di sicurezza abbiamo regole ferree di non parlare con la stampa” risponde a Panorama via Signal, Leonid il coordinatore del personale straniero di soccorso in una delle zone più calde del Donbass. Il suo numero ha il prefisso 001 degli Stati Uniti.
Il 18 giugno il nuovo capo di stato maggiore inglese, generale Patrick Sanders, ha messo per iscritto, in un messaggio alle truppe, che il Regno Unito potrebbe combattere in Europa, dopo le due guerre mondiali.
“Siamo la generazione che deve essere pronta al fatto che l’esercito combatta di nuovo in Europa. E’ un imperativo bruciante creare una forza armata capace di porsi al fianco dei nostri alleati e battere la Russia in battaglia” ha sostenuto l’alto ufficiale. “Sono il primo capo dello Stato maggiore dal 1941 che prende il comando dell’esercito all’ombra di una guerra in Europa che coinvolge le potenze continentali” ha aggiunto senza peli sulla lingua.
Un’altra “arma” segreta del conflitto in Ucraina sono attentati e operazioni dietro le linee russe portate a termine da infiltrati e quinte colonne. Il 26 giugno un’autobomba ha fatto saltare in aria a Kherson, occupata dalle truppe russe, il governatore locale. I partigiani hanno ferito gravemente anche un altro esponente filo russo, Oleksiy Kovalyov sempre a Kherson, città cruciale all’imbocco della Crimea. Ivan Fedorov, il sindaco in esilio di Melitopol, ha promesso 10mila dollari a chi uccide un collaborazionista legato a Mosca.
A fine giugno i primi quattro lanciarazzi Himars forniti dagli Usa sono entrati in azione nella zona di operazioni di Kherson, come dimostra un video notturno del lancio girato dai militari ucraini. Sessanta artiglieri di Kiev sono stati addestrati all’utilizzo degli Himars e un secondo gruppo segue lo stesso corso in Germania. L’arma letale americana è stata vista arrivare anche nel Donbass. “Ben vengano forniture del genere, ma bisogna anche chiedersi se gli ucraini hanno abbastanza munizionamento per gli Himars - dichiara a Panorama una fonte occidentale a Kiev - Già sono limitate le scorte per l’artiglieria normale”. E sul campo pesa la differenza con i russi: se gli ucraini sparano un colpo, il nemico risponde con quindici.
Il premier inglese, Boris Johnson, nella sua seconda visita a Kiev il 18 giugno, ha annunciato il grande piano per addestrare 10mila soldati ucraini ogni 120 giorni. In prima linea a Bakhmut, una delle città chiave del fronte del Donbass, squadre dei corpi speciali ucraini girano con la bandiera americana sulla divisa da battaglia. E soprattutto nei ranghi della brigata internazionale, che ha combattuto duramente a Severodonetsk, oramai caduta, ci sono ex tiratori scelti delle Sas inglesi e veterani dell’Afghanistan e dell’Iraq.
Fausto Biloslavo
[continua]

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