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Articolo
24 novembre 2013 - Cronache - India - Il Giornale
Insieme alpini, bersaglieri e paracadutisti “L’Italia riporti a casa i nostri eroici marò”

Penne nere degli alpini, piume da bersagliere, baschi amaranto dei paracadutisti e pure la stori­ca bustina di un reduce di El Alamein si mescolava­no, ieri a Roma, nella manifestazione di solidarie­tà ai due marò trattenuti in India. I familiari di Mas­similiano Latorre e Salvatore Giro­ne hanno sfilato in testa al corteo. Vania, la moglie di Girone ha letto un messaggio del marino: «Ogni giorno che passa sento sempre di più il dovere di mantenere alto l’onore di un soldato italiano e del­la nostra nazione. Sono certo che nella nostra situazione qualsiasi soldato nel mondo e qualsiasi Pae­se lotte­rebbe per fare sì che venga­no riconosciuti i diritti propri e in­ternazionali e nel nostro caso anche l’innocenza ». Oltre mille persone hanno sfilato con striscioni che non lasciano dubbi:«Liberi subito»,«Non vi la­sceremo soli», «Brindisi per i suoi marò», «Leoni del San Marco solidali con i nostri fucilieri»e«Trie­ste pro patria ». Alla manifestazione hanno aderito soprattutto le associazioni combattentistiche. E non ha voluto mancare Santo Pelliccia, 90 anni, pa­rà della Folgore e reduce di El Alamein. La madre di Girone era visibilmente commossa: «Sono con­tenta che siano tutti assieme a noi, ma voglio mio figlio a casa. Sono stanca». Davanti al Campido­glio sono partiti slogan ed invettive contro il primo cittadino reo di aver rimosso le gigantografie dei marò: «Marino cialtrone, rimetti lo striscione» e «Buffone buffone». La moglie di Girone ha annuncia­to: «Speriamo di rivedere i nostri ca­ri a Natale. Se non riusciranno a tor­nare andremo noi da loro ». Pecca­to che ancora una volta, su una vi­cenda di dignità ed orgoglio nazio­nale, non si riesca a coinvolgere la grande massa degli italiani disinte­ressati o poco informati. Non molti i politici, che hanno sfilato senza simboli di partito. Elio Vito, presi­dente Pdl della Commissione Difesa alla Camera, ha «sentito il dovere personale ed istituzionale di partecipare alla manifestazione di solidarietà per i marò». L’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha ribadito che «il Governo italiano debba darsi un termine entro il quale, se questa situazione non viene risolta, si devono ritirare tutte le missio­ni italiane all’estero».



video
03 luglio 2013 | Uno Mattina | reportage
E se i marò fossero innocenti?
E se i marò non avessero mai sparato sul peschereccio St. Anthony, dove la morte di due pescatori indiani ha fatto esplodere una crisi senza precedenti fra Italia e India? Se fossero totalmente innocenti? Lo sostiene Toni Capuozzo in una nuova ricostruzione degli eventi sul fatidico 15 febbraio 2012.

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08 marzo 2012 | Uno Mattina | reportage
Il caso dei marò "ostaggi" degli indiani


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19 febbraio 2014 | Rai 1 mattina | reportage
Ennesimo rinvio per i marò. L'Italia richiama l'ambasciatore, ma non basta


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radio

26 marzo 2013 | Radio Città | intervento
India
Caso marò: Terzi si dimette. Il ministro della Difesa no


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12 marzo 2013 | Radio 24 - Melog | intervento
India
I due Marò
La storia di Massimilianno Latorre e Salvatore Girone i fucilieri di Marina trattenuti in India per un anno con l'accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati. Sul Giornale.it è raccontata nell'e book "I NOSTRI MARO'", che ripercorre la vicenda attraverso documenti esclusivi, testimonianze, foto e video inediti. Un anno di sgarbi diplomatici, interpretazioni arbitrarie del diritto e umiliazioni, ma anche un anno di retroscena e di battaglie per riportarli a casa. Latorre e Girone restano in Italia, ma la storia non è finita. Ora è sotto tiro il nostro ambasciatore in india, Daniele Mancini, come rappresaglia per il mancato rientro a Delhi dei marò.

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26 marzo 2013 | Radio24 | intervento
India
I Marò rispediti in India


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