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Articolo
29 novembre 2013 - Esteri - India - Il Giornale
E in Italia esplode l’opposizione a Letta: “Interrompere i rapporti con Delhi”
Sul caso marò l’opposizione al gover­no Letta si scatena. Ed in rete i fan dei fuci­lieri di Marina trattenuti a Delhi propon­gono il boicottaggio delle aziende italiane che hanno interessi in India.
Fratelli d’Italia annuncia una mozione in Parlamento per«interrompere i rappor­ti diplomatici con l’India ». Ignazio La Rus­sa propone una «rappresaglia» ancora più incisiva. «Se i marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre non torneranno a casa entro Natale, l'Italia esca dalle mis­sioni internazionali» chiede l’ex ministro della Difesa.
Il senatore di Forza Italia Enrico Pianet­ta bolla «Monti di codardia e incapacità per aver consentito il ritorno in India dei
 due marò, come pure di inadempienza la nostra magistratura che aveva il diritto ed il dovere di giudicarli» evitando il rientro a Delhi.
La Lega Nord chiede al Governo di riferi­re urgentemente in aula. Massimo Biton­ci, capogruppo del Carroccio in Senato, lancia un invito provocatorio al premier: «Se Letta ha davvero le palle d'acciaio lo di­mostri andando personalmente in India a riprendersi i nostri due marò».
Sui blog che seguono da oltre 600 giorni
 la vicenda monta la rabbia. «Vergogna», in maiuscolo e punti esclamativi, scrive l’ex generale Fernando Termentini. Altri rivolgono pepati appelli al Quirinale o scrivono post di fuoco sulla pagina Face­book del ministro degli Esteri, Emma Bo­nino.
I marò non verranno mandati al patibo­lo, ma le anticipazioni sulla pena capitale possono far immaginare quanto dure e senza appello siano le accuse contenute nell’inchiesta dall’antiterrorismo india­no. Renato Pittari, su un blog pro marò, co­glie il vero problema:«“Il comportamen­to ' investigativo' della NIA (…) non ha fat­to altro che avvalorare le tesi costruite a ta­volino, anche maldestramente, dei loro precursori», gli inquirenti del Kerala che hanno sbattuto Latorre e Girone in galera per tre mesi.
Mario Portanova si chiede: «Cosa dob­biamo fare? Assediare la Farnesina?».
Secondo Antonio Milella il mondo del­la rete che segue la vicenda conta mezzo milione di utenti. «Inizieremo ad infor­marli sulle aziende che hanno interessi commerciali in India e sui politici che vo­gliono effettivamente riportare a casa i no­stri uomini - scrive Milella - . Per le azien­de chiederemo di boicottare i loro prodot­ti, per i politici di non dare il voto... a mali estremi... estremi rimedi…».
 

video
18 marzo 2013 | TG5 | reportage
Caso marò: documento esclusivo pubblicato dal Giornale
Il 15 marzo con la nota verbale 100/685, l’ambasciata italiana ricordava al “ministero degli Esteri indiano gli obblighi alla protezione dei diplomatici derivanti dalla Convenzione di Vienna”. Nella nota si chiede al governo di Delhi di “riassicurare che nessuna autorità indiana possa applicare misure restrittive alla libertà di Sua Eccellenza l’ambasciatore”. Alla fine si invita pure a garantire la “personale sicurezza” di Mancini e tutti i nostri diplomatici in India.

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10 febbraio 2014 | La vita in diretta | reportage
Marò candidati alle europee?
Se destra e sinistra candidassero un fuciliere di Marina a testa per le elezioni di Strasburgo sarebbe un segnale di unità e dignità nazionale.

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03 luglio 2013 | Uno Mattina | reportage
E se i marò fossero innocenti?
E se i marò non avessero mai sparato sul peschereccio St. Anthony, dove la morte di due pescatori indiani ha fatto esplodere una crisi senza precedenti fra Italia e India? Se fossero totalmente innocenti? Lo sostiene Toni Capuozzo in una nuova ricostruzione degli eventi sul fatidico 15 febbraio 2012.

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radio

12 marzo 2013 | Radio 24 - Melog | intervento
India
I due Marò
La storia di Massimilianno Latorre e Salvatore Girone i fucilieri di Marina trattenuti in India per un anno con l'accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati. Sul Giornale.it è raccontata nell'e book "I NOSTRI MARO'", che ripercorre la vicenda attraverso documenti esclusivi, testimonianze, foto e video inediti. Un anno di sgarbi diplomatici, interpretazioni arbitrarie del diritto e umiliazioni, ma anche un anno di retroscena e di battaglie per riportarli a casa. Latorre e Girone restano in Italia, ma la storia non è finita. Ora è sotto tiro il nostro ambasciatore in india, Daniele Mancini, come rappresaglia per il mancato rientro a Delhi dei marò.

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26 marzo 2013 | Radio24 | intervento
India
I Marò rispediti in India


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26 marzo 2013 | Radio Città | intervento
India
Caso marò: Terzi si dimette. Il ministro della Difesa no


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