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Articolo
08 gennaio 2015 - Esteri - Afghanistan - Panorama |
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Afghanistan, il vero ritiro |
Dopo 13 anni la missione ha chiuso i battenti, ma la guerra continua e 13 mila soldati delle truppe internazionali rimarranno sul terreno nel 2015. Da gennaio, la base di Herat è presidiata da 750 militari italiani in calo fino a luglio. Poi gran parte delle truppe verrà concentrata a Kabul, dove a fine 2015 dovrebbero rimanere solo 70 italiani (un anno in più, seppure in versione ridotta, ci costerà 160 milioni di euro). Dopo 54 caduti e 650 feriti solo fra gli italiani, la nuova missione, Resolute support, riguarderà l’addestramento dei soldati afghani ed è esclusa la partecipazione ai combattimenti.
Se necessario, gli Usa continueranno a dar man forte sul campo di battaglia. Nonostante l’annunciato ritiro, il presidente Barack Obama ha deciso di mantenere mille uomini in più per sopportare l’urto dei talebani. Nel 2015 resteranno 10.800 militari, che si dimezzeranno a fine anno. Poi le truppe di Resolute support torneranno a casa. In realtà dovrebbero restare in mano a Washington alcune grandi basi strategiche come quella di Bagram a nord di Kabul. Ma questa pianificazione reggerà solo se l’esercito afghano riuscirà a garantire la sicurezza del paese. I talebani non aspettavano altro per rialzare la testa. Gli attacchi sono aumentati in tutto il paese e nel 2014 fra le forze di sicurezza afghane si sono già registrati 4.634 morti (più 6,5 per cento rispetto al 2013). Non solo: il governo di Kabul e l’economia del paese potranno reggersi solo grazie all’aiuto occidentale, che dovrà continuare a pieno ritmo almeno fino al 2018.
(Fausto Biloslavo)
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13 aprile 2010 | RaiNews24 | reportage
Rassegna stampa del mattino
Emergency in manette in Afghanistan
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14 novembre 2001 | Studio Aperto | reportage
I talebani fuggono da Kabul
Dopo una battaglia durata 24 ore i mujaheddin dell'Alleanza del nord sono entrati vittoriosi a Kabul il 13 novembre 2001. I talebani hanno abbandonato la capitale.
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29 luglio 2015 | Sky Tg24 | reportage
Omar il fantasma
“Mullah Omar, il capo dei talebani, è morto nel 2013” rivela il governo di Kabul, ma sulla sua fine aleggia il mistero. Il leader guercio dei tagliagole afghani, dato per morto tante volte, è sempre “resuscitato”. Questa volta, per Omar il fantasma, potrebbe essere diverso. Abdul Hassib Seddiqi, portavoce dell’Nds, l’intelligence di Kabul ha sostenuto in un’intervista al New York Times che l’imprendibile mullah “è morto due anni fa in un ospedale alla periferia di Karachi, città pachistana”. Sicuramente l’Isi, il potente servizio segreto militare di Islamabad, aveva idea di dove fosse. Non è escluso che il capo dei talebani sia stato un sorvegliato speciale, praticamente agli arresti domiciliari, a Qetta, capoluogo della provincia pachistana del Baluchistan al confine con l’Afghanistan. Un ex ministro dei talebani ha dichiarato ieri, in cambio dell’anonimato, che il mullah “è morto due anni e 4 mesi fa di tubercolosi e poi sepolto in Afghanistan” in gran segreto.
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radio

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12 novembre 2001 | Radio 24 Linea 24 | reportage |
Afghanistan
Il crollo dei talebani - Una giornata di guerra/1
In prima linea in Afghanistan dopo l'11 settembre. Il punto su una giornata decisiva della guerra in Afghanistan
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18 maggio 2010 | Radio 24 | intervento |
Afghanistan
Morire per Kabul?
La missione in Afghanistan è una sfida che non possiamo perdere, anche se ci costa sangue e sudore. La maggioranza degli ascoltatori di Radio 24, che ascoltano al mattino Alessandro Milan, vorrebbero il ritiro delle truppe.
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12 novembre 2001 | Radio 24 Linea 24 | reportage |
Afghanistan
Il crollo dei talebani - L'avanzata su Kabul
In prima linea in Afghanistan dopo l'11 settembre. Il racconto dell'avanzata sulla capitale con le imboscate dei talebani, i bombardamenti dei B 52 ed i carri armati dei mujhaeddin che sfondano il fianco destro degli studenti guerrieri nella valle di Shomali
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25 agosto 2008 | Radio24 | reportage |
Afghanistan
Taccuino di guerra - Bombardamenti americani fanno strage di civili
Afghanistan,un'estate in trincea.In prima linea con i soldati italiani
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22 agosto 2008 | Panorama.it | intervento |
Afghanistan
Tre soldati italiani feriti a nord di Kabul
Tre soldati italiani sono rimasti feriti da un’esplosione a nord di Kabul.Ieri mattina verso le 7.20, le 4.50 in Italia, una piccola colonna del nostro contingente si stava dirigendo fuori dalla capitale. Circa 20 chilometri a nord di Kabul un mezzo è stato investito da un’esplosione nella parte posteriore. Il veicolo coinvolto è un Vm 90, il meno protetto che abbiamo dispiegato in Afghanistan. Nella parte dietro è scoperto e ha solo due piastre protettive laterali. L’esplosione non deve essere stata molto forte, perché ha provocato solo tre feriti leggeri. Se fosse stata una vera e propria trappola esplosiva non ci sarebbero superstiti su quel tipo di mezzo. Forse si è trattato di un ordigno che ha fatto cilecca.
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