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Articolo
20 novembre 2018 - Prima - Italia - Il Giornale |
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Asia Bibi e i martiri cristiani Venezia si illumina di rosso |
Fausto Biloslavo Venezia si illumina di rosso per non dimenticare il sangue versato dai cristiani perseguitati. E per ricordare che Asia Bibi, a lungo vittima dell\\\'ingiustizia islamica, è ancora bloccata in Pakistan in attesa del ricorso degli estremisti musulmani che la vogliono sul patibolo. Questa sera alle 19.30 il ponte di Rialto si illuminerà di rosso, come il palazzo del consiglio regionale del Veneto e altri edifici storici della città. La Basilica della Madonna della Salute avrà il colore del sangue dei cristiani che soffrono nel mondo per la loro fede. E dal Canal Grande si alzerà del fumo che diventerà rosso grazie ad un gioco di luci trasformando Venezia in un simbolo della solidarietà ai cristiani perseguitati nel mondo. «Spero che molto presto la nostra famiglia sia riunita, libera e possa venire a Venezia» è l\\\'auspicio di Eisham Ashiq, figlia di Asia Bibi, in un video messaggio che verrà proiettato questa sera a Venezia durante la manifestazione. Dopo 8 anni nel braccio della morte la Corte suprema di Islamabad ha cancellato la condanna capitale e liberato la cristiana pachistana ingiustamente accusata di avere offeso il profeta Maometto. Bibi, però, non può ancora lasciare il paese. La donna perseguitata si trova in un luogo segreto sotto protezione del governo. Gli estremisti islamici che siedono in parlamento hanno presentato un ricorso per cancellare l\\\'assoluzione e confermare la condanna a morte. «Grazie a tutti voi che pregate per mia madre e per i cristiani perseguitati» conclude la giovane figlia di Asia Bibi nel messaggio rivolto a Venezia. La toccante iniziativa è stata organizzata dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre con il patriarcato e il patrocinio del Comune. L\\\'occasione è il tradizionale pellegrinaggio diocesano alla Basilica della Madonna della Salute. A Venezia ci saranno almeno duemila giovani con qualcosa di rosso, che ricordi i cristiani perseguitati. «Una realtà che non sempre viene illuminata» ha spiegato il patriarca Francesco Moraglia, annunciando che il 20 novembre Venezia si tingerà di rosso. Il caso di Asia Bibi è un modello rispetto al «Cristianesimo in pantofole» secondo il presule, che avrà al suo fianco Botros Fahim Hanna, vescovo di Minia, testimone dei fratelli copti egiziani nel mirino dei terroristi islamici. «Asia Bibi è un\\\'icona. Salvarla significa dare speranza a tutti i cristiani perseguitati nel mondo» spiega al Giornale, il direttore di Aiuto alla chiesa che soffre, Alessandro Monteduro. «Il pensiero questo sera andrà a tutte le donne condannate, violentate, oppresse per la loro fede cristiana di cui il movimento #MeToo non si occupa» sottolinea l\\\'organizzatore della Venezia in rosso. La polizia pachistana ha inviato ieri un\\\'informativa a tutti i responsabili di istituti e chiese cristiane in Pakistan mettendoli in guardia da possibili attentati collegati al caso di Asia Bibi. Nella nota si afferma che organizzazioni terroristiche come «Tehrik-i-Taliban Pakistan» e «Jamaat-ul-Ahrar» stanno pianificando attacchi per colpire la comunità cristiana, che potrebbero insanguinare il Natale celebrato anche in Pakistan. Il Canada e il Belgio avrebbero offerto, almeno a parole, asilo politico ad Asia Bibi. Il ministro dell\\\'interno, Matteo Salvini, ha garantito che l\\\'Italia lavora riservatamente per aiutare la donna cristiana. Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, numero due di Forza Italia ha più volte lanciato appelli per salvare Bibi. Il governo di Londra è sotto pressione per concedere ospitalità alla pachistana perseguitata, ma si temono attacchi alle ambasciate e rivolte degli estremisti che vivono nelle grandi città inglesi. Venezia non ha paura e questa sera si illuminerà di rosso per Asia Bibi e tutti i cristiani perseguitati nel mondo. |
[continua] |
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16 marzo 2012 | Terra! | reportage
Feriti d'Italia
Fausto Biloslavo racconta le storie di alcuni soldati italiani feriti nel corso delle guerre in Afghanistan e Iraq.
Realizzato per il programma "Terra" (Canale 5).
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26 settembre 2012 | Uno Mattina | reportage
I lati oscuri (e assurdi) delle adozioni
Con mia moglie, prima di affrontare l’odissea dell’adozione, ci chiedevamo come mai gran parte delle coppie che sentono questa spinta d’amore andavano a cercare bambini all’estero e non in Italia. Dopo quattro anni di esperienza sulla nostra pelle siamo arrivati ad una prima, parziale e triste risposta. La burocratica e farraginosa gestione delle adozioni nazionali, grazie a leggi e cavilli da azzeccagarbugli, non aiutano le coppie che vogliono accogliere un bimbo abbandonato in casa propria, ma le ostacolano.
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04 luglio 2012 | Telefriuli | reportage
Conosciamoci
Giornalismo di guerra e altro.
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06 settembre 2018 | Radio immaginaria | intervento |
Italia
Teen Parade
Gli adolescenti mi intervistano sulla passione per i reportage di guerra
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15 marzo 2018 | Radio Radicale | intervento |
Italia
Missioni militari e interesse nazionale
https://www.radioradicale.it/scheda/535875/missioni-militari-e-interesse-nazionale
Convegno "Missioni militari e interesse nazionale", registrato a Roma giovedì 15 marzo 2018 alle 09:23. L'evento è stato organizzato da Center for Near Abroad Strategic Studies. Sono intervenuti: Paolo Quercia (Direttore del CeNASS, Center for Near Abroad Strategic Studies), Massimo Artini (vicepresidente della Commissione Difesa della Camera dei deputati, Misto - Alternativa Libera (gruppo parlamentare Camera)), Fausto Biloslavo (giornalista, inviato di guerra), Francesco Semprini (corrispondente de "La Stampa" da New York), Arije Antinori (dottore di Ricerca in Criminologia ed alla Sicurezza alla Sapienza Università di Roma), Leonardo di marco (generale di Corpo d'Armata dell'Esercito), Fabrizio Cicchitto (presidente della Commissione Affari esteri della Camera, Area Popolare-NCD-Centristi per l'Europa). Tra gli argomenti discussi: Difesa, Esercito, Esteri, Forze Armate, Governo, Guerra, Informazione, Italia, Ministeri, Peace Keeping, Sicurezza. La registrazione video di questo convegno ha una durata di 2 ore e 46 minuti. Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio
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