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24 marzo 2019 - Attualità - Siria - Il Giornale
Nella fuga jihadista spariti i tagliagole “italiani”
Il «fantasma» del Califfo, milioni di dollari in contanti e lingotti d\'oro, ostaggi eccellenti spariti nel nulla e 130 jihadisti partiti dall\'Italia che sembrano tutti morti o volatilizzati. I misteri della fine dello Stato islamico diventeranno leggenda come ai tempi del crollo del Terzo Reich.
Del Califfo, Abu Bakr al Baghdadi, non c\'è traccia nell\'ultima ridotta di Baghuz definitivamente conquistata. Una squadra speciale della Cia in collaborazione con l\'intelligence curda gli ha dato inutilmente la caccia nella sacca dell\'Isis. L\'ultimo segno di vita del Califfo è del 23 agosto scorso con un messaggio audio che invitava i seguaci a «perseverare» anche se la sconfitta appariva inevitabile.
Dalla sacca di Baghuz sono riusciti a fuggire soprattutto verso il confinante Irak centinaia di jihadisti, che avrebbero portato via 200 milioni di dollari, quello che restava del tesoro del Califfato. Solo durante la conquista di Mosul nel 2014, la «capitale» del Califfato, i tagliagole avevano depredato contanti e riserve auree per 500 milioni di dollari nelle banche della città.
Secondo il servizio informazioni di Baghdad casse di lingotti d\'oro sono state sotterrate nel deserto, in punti strategici e segreti, dopo la caduta di Mosul, per continuare la lotta clandestina.
Negli ultimi sanguinosi giorni di battaglia del Califfato in Siria sono spuntate a ripetizione notizie su ostaggi famosi come il giornalista inglese John Cantlie e il gesuita italiano Paolo Dall\'Oglio ancora vivi, che i miliziani dell\'Isis avrebbero voluto utilizzare come disperata merce di scambio. Al momento dei rapiti eccellenti non c\'è traccia, ma decine di curdi e soldati siriani sono stati liberati durante l\'offensiva finale.
Un altro mistero che ci riguarda da vicino è la scomparsa nel nulla di quasi tutti i 130 volontari jihadisti partiti dall\'Italia per combattere in Siria. Meno della metà risulterebbe uccisa, fra 5 e 10 sarebbero rientrati solo due foreign fighter italiani, tra cui Samir Bougana, nato in Lombardia ma di origini marocchine, è stato catturato dai curdi. Oltre a lui sono finite nei campi sorvegliati delle mogli dell\'Isis due giovani jihadiste partite dal Veneto, Sonia Khediri e Meriem Rehaily. E tutti gli altri, circa una settantina di terroristi comprese alcune donne, che fine hanno fatto? 
FBil

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08 settembre 2013 | Tg5 | reportage
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12 settembre 2013 | Tg5 | reportage
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18 febbraio 2016 | Terra! | reportage
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Chi l’avrebbe mai pensato di ritrovarmi faccia a faccia con i russi in Siria. Negli anni ottanta, durante l’invasione sovietica dell’Afghanistan, il faccia a faccia con l’Armata rossa mi costò sette mesi di galera a Kabul. Gli inviati Fausto Biloslavo, Sandra Magliani, Lorena Bari e Anna Migotto documentano la guerra in Siria, l’immigrazione, i profughi, i morti ed i bombardamenti L’immigrazione, la guerra in Siria, i morti, i profughi che premono alle frontiere della Turchia cercando un varco per l’Europa, i bombardamenti.

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La guerra continua


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02 dicembre 2015 | Radio uno Tra poco in edicola | intervento
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Tensione fra Turchia e Russia
In collegamento con Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa. In studio conduce Stefano Mensurati.

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02 luglio 2015 | Radio24 | intervento
Siria
La famiglia jihadista
"Cosa gradita per i fedeli!!! Dio è grande! Due dei mujaheddin hanno assassinato i fumettisti, quelli che hanno offeso il Profeta dell'Islam, in Francia. Preghiamo Dio di salvarli”. E’ uno dei messaggi intercettati sulla strage di Charlie Hebdo scritto da Maria Giulia Sergio arruolata in Siria nel Califfato. Da ieri, la prima Lady Jihad italiana, è ricercata per il reato di associazione con finalità di terrorismo internazionale. La procura di Milano ha richiesto dieci mandati di cattura per sgominare una cellula “familiare” dello Stato islamico sotto indagine da ottobre, come ha scritto ieri il Giornale, quando Maria Giulia è arrivata in Siria. Il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli ha spiegato, che si tratta della “prima indagine sullo Stato Islamico in Italia, tra le prime in Europa”.

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