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Articolo
16 settembre 2019 - Prima - Italia - Il Giornale |
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L’eurobidone sugli immigrati |
I giallorossi sono appena arrivati, ma siamo già al primo record sul fronte degli sbarchi. A metà settembre sono arrivati in Italia 998 migranti rispetto ai 947 di tutto il mese nel 2018. Solo nel fine settimana ne sono sbarcati oltre 200, compresi gli 82 della Ocean Viking. Oltre all\\\\\\\'inversione a U sui porti chiusi ci beccheremo pure il bidone (...) (...) europeo con la ridistribuzione lenta e di facciata, che era già in corso con il precedente governo. Barchini e barconi stanno ripartendo a raffica da Tunisia e Libia non solo perché ci si avvicina all\\\\\\\'inverno, che rende estremamente ardua la traversata. Dall\\\\\\\'altra parte del Mare Nostrum i trafficanti seguono le vicende politiche italiane. E quando si accorgono che la linea delle fermezza comincia a cedere ne approfittano, sfruttando i talebani dell\\\\\\\'accoglienza delle Ong sempre pronte a raccattare migranti o lanciando barchini in autonomia. Il bello è che nessuna delle navi dei buonisti per eccellenza è certificata per il salvataggio, ma le organizzazioni non governative se ne fregano, giustificandosi con il solito imperativo umanitario al di sopra di ogni legge e regolamento. I grillini si agitano, spiegando che non è cambiato nulla rispetto alla linea dei porti chiusi e che a breve si risolverà tutto con un grande accordo europeo. In realtà si sta profilando l\\\\\\\'ennesimo bidone. Il ministro dell\\\\\\\'Interno tedesco, Horst Seehofer, fa il furbetto annunciando che la Germania negli ultimi dodici mesi ha accolto 561 migranti dall\\\\\\\'Italia. Grazie, ma si tratta di un misero 6% rispetto ai quasi 9.200 sbarchi dello stesso periodo. Il 23 settembre a La Valletta alcuni ministri Ue dovrebbero accordarsi sulla ridistribuzione automatica e non più volontaria, come è avvenuto fino ad oggi, di volta in volta. Peccato che Italia e Malta chiedono automatismo, tempi massimi di 30 giorni e penali, ma Germania e Francia vogliono accogliere solo i migranti che hanno diritto all\\\\\\\'asilo. Una minoranza e nel frattempo ce li teniamo tutti noi. I riflettori sono accesi sul fronte del mare e passa in secondo piano quello terrestre. Da gennaio sono stati intercettati in Friuli-Venezia Giulia o si sono presentati negli uffici di polizia oltre 5mila migranti arrivati dalla Bosnia lungo la rotta balcanica. Gli sloveni, però, nell\\\\\\\'ultima tappa prima dell\\\\\\\'Italia, ne hanno già fermati oltre diecimila, ben più di tutto il 2018. I vicini europei hanno fatto da «scudo» senza vergognarsi minimamente di schierare l\\\\\\\'esercito e il filo spinato al confine con la Croazia. Noi non abbiamo nemmeno il coraggio di mantenere i porti chiusi. Fausto Biloslavo |
[continua] |
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12 maggio 2020 | Tg5 | reportage
L'infermiera sopravvissuta al virus
L’infermiera ha contratto il virus da un paziente anziano nell’ospedale Maggiore di Trieste
A casa non riusciva più a respirare ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale
Il figlio, soldato della Nato, era rimasto bloccato sul fronte baltico dall’emergenza virus con l’appartamento pieno di medicine l’incubo del contagio non l’abbandonerà mai
Due mesi dopo il contagio Svetlana è negativa al virus ma ancora debole e chiusa in casa
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05 ottobre 2010 | La vita in diretta - Raiuno | reportage
Islam, matrimoni forzati e padri assassini
Nosheen, la ragazza pachistana, in coma dopo le sprangate del fratello, non voleva sposarsi con un cugino in Pakistan.
Il matrimonio forzato era stato imposto dal padre, che ha ucciso a colpi di mattone la madre della giovane di 20 anni schierata a fianco della figlia. Se Nosheen avesse chinato la testa il marito, scelto nella cerchia familiare, avrebbe ottenuto il via libera per emigrare legalmente in Italia.
La piaga dei matrimoni combinati nasconde anche questo. E altro: tranelli per rimandare nella patria d’origine le adolescenti dove le nozze sono già pronte a loro insaputa; e il business della dote con spose che vengono quantificate in oro o migliaia di euro.
Non capita solo nelle comunità musulmane come quelle pachistana, marocchina o egiziana, ma pure per gli indiani e i rom, che sono un mondo a parte.
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04 luglio 2012 | Telefriuli | reportage
Conosciamoci
Giornalismo di guerra e altro.
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03 giugno 2019 | Radio Scarp | intervento |
Italia
Professione Reporter di Guerra
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