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07 luglio 2021 - Attualità - Afghanistan - Il Giornale
Con il ritiro del 90% delle truppe Usa i talebani si riprendono l’Afghanistan
«In Afghanistan la situazione sta precipitando ad una velocità inaspettata - spiega una fonte del Giornale a Kabul - I talebani conquistano sempre più distretti nel Sud e nel Nord del Paese. L\'obiettivo è chiaro: stringere il cerchio attorno ai capoluoghi provinciali per occupare le grandi città». Il Pentagono ha annunciato di aver completato il 90% del ritiro, ma le forze di Kabul sembrano allo sbando.
Negli ultimi giorni 1037 soldati e poliziotti sono fuggiti nel vicino Tajikistan incalzati dai talebani che hanno conquistato gran parte della provincia di Badakshan, un tempo roccaforte anti integralista. E gli insorti stanno riscuotendo i dazi doganali al posto di frontiera di Sher Khan Bandar conquistato il 22 giugno. Solo fra il 4 e 5 luglio sono caduti 7 distretti in diverse aree del paese. In giugno i talebani hanno catturato 715 mezzi blindati, camion e pezzi di artiglieria americani in dotazione alle forze di sicurezza afghane.
«Guardiamo con attenzione ma anche con preoccupazione la situazione sul terreno, perché certamente il ritiro delle nostre forze ha portato un innalzamento della violenza e per questo l\'impegno della comunità internazionale deve essere molto alto», ha dichiarato ieri il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. L\'Italia ha già evacuato 222 interpreti e collaboratori afghani con le loro famiglie nella prima fase dell\'operazione Aquila. Però molti, al fianco dei nostri soldati per anni, sono ancora in attesa di protezione. «La situazione della sicurezza sta peggiorando e chi ha collaborato con le forze della Nato è considerato un infedele dai nemici del nostro paese. Gli infedeli vengono puniti e uccisi», scrivono 20 interpreti della zona di Herat. Altri collaboratori degli italiani sono bloccati a Kabul. Il ministro della Difesa, dopo una campagna del Giornale, ha garantito protezione per 400-500 afghani, ma i numeri finali potrebbero essere più alti. Al momento ci sono tre liste in mano al Comando operativo interforze, che dovrebbe organizzare un nuovo ponte aereo. La Germania ha già concesso visti di protezione a 2400 afghani con le loro famiglie.
Il 4 luglio i talebani hanno conquistato il distretto chiave di Panjwai, che confina con quello di Kandahar dove si trova la «capitale» dell\'Afghanistan meridionale. Negli ultimi giorni la pressione degli insorti è aumentata nel nord est provocando la fuga in Tajikistan di oltre 1000 uomini della forze di sicurezza afghane. Il presidente tajiko, Emomali Rakhmon, ha mobilitato 20mila riservisti per schierarli sulla frontiera con l\'Afghanistan. Il Cremlino ha garantito appoggio, anche militare. I consolati russi, turco, pachistano e iraniano nel nord del Paese, in grandi città come Mazar i Sharif, stanno chiudendo i battenti.
Kabul vuole reagire con il nuovo ministro della Difesa, il leggendario Bismillah Khan, che combattè contro gli invasori sovietici al fianco di Ahmad Shah Massoud. E nel 2001 lanciò l\'offensiva nella piana di Shomali, che aprì le porte alla liberazione di Kabul dai talebani.
Nel vuoto lasciato dagli occidentali potrebbe inserirsi la Cina. Il sito Daily Beast ha rivelato che Kabul sta premendo «per una estensione del China-Pakistan Economic Corridor da 62 miliardi di dollari». Una costola della via della Seta, che prevede anche una nuova autostrada dalla capitale alla pachistana Peshawar. La penetrazione cinese in Afghanistan può avvenire solo con un «esercito di contractor», i «soldati» privati già mobilitati in Africa per proteggere gli investimenti della via Seta.
[continua]

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29 luglio 2015 | Sky Tg24 | reportage
Omar il fantasma
“Mullah Omar, il capo dei talebani, è morto nel 2013” rivela il governo di Kabul, ma sulla sua fine aleggia il mistero. Il leader guercio dei tagliagole afghani, dato per morto tante volte, è sempre “resuscitato”. Questa volta, per Omar il fantasma, potrebbe essere diverso. Abdul Hassib Seddiqi, portavoce dell’Nds, l’intelligence di Kabul ha sostenuto in un’intervista al New York Times che l’imprendibile mullah “è morto due anni fa in un ospedale alla periferia di Karachi, città pachistana”. Sicuramente l’Isi, il potente servizio segreto militare di Islamabad, aveva idea di dove fosse. Non è escluso che il capo dei talebani sia stato un sorvegliato speciale, praticamente agli arresti domiciliari, a Qetta, capoluogo della provincia pachistana del Baluchistan al confine con l’Afghanistan. Un ex ministro dei talebani ha dichiarato ieri, in cambio dell’anonimato, che il mullah “è morto due anni e 4 mesi fa di tubercolosi e poi sepolto in Afghanistan” in gran segreto.

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20 maggio 2009 | Matrix | reportage
Afghanistan - guerra o pace
Finalmente un lungo dibattito sulla crisi nel paese al crocevia dell'Asia. Alessio Vinci conduce su Canale 5 alle 23.30 AFGHANISTAN GUERRA E PACE. Una puntata tosta con il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero, il collega Pietro Suber e Fausto Biloslavo.

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01 ottobre 2019 | Tg4 | reportage
I talebani alle porte di Kabul
GUERRA ALLE PORTE DI KABUL A Maidan Shahr, cinquanta chilometri da Kabul, la guerra con i talebani è senza esclusione di colpi L’artiglieria di fabbricazione russa dell’esercito afghano martella le postazioni dei talebani che controllano l’entroterra Il comandante della quarta brigata spiega che è stata individuata una base del nemico, dushman ed i suoi esploratori confermano via radio che l’obiettivo è stato centrato e distrutto Non è semplice per gli occidentali arrivare a Maidan Shahr Nel capoluogo provinciale la polizia ci porta subito in un’operazione notturna Un avamposto governativo è sotto attacco e ha bisogno di fuoco di copertura Il generale che comanda la polizia del Wardak sostiene con orgoglio che i suoi uomini hanno eliminato 540 talebani negli ultimi sette mesi I numeri vanno presi con le pinze, ma anche l’esercito vuole farsi vedere attivo Il comandate intercetta le comunicazioni radio del nemico e ci scorta fino sulla prima linea appena a dieci chilometri da Maidan Shahr I governativi controllano il capoluogo e a malapena l’autostrada numero 1 I blindati avanzano e pochi minuti dopo arrivano i primi colpi Queste sono le immagini di un altro scontro il giorno prima La provincia di Wardak è la porta d’ingresso di Kabul infestata dai talebani

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22 agosto 2008 | Panorama.it | intervento
Afghanistan
Tre soldati italiani feriti a nord di Kabul
Tre soldati italiani sono rimasti feriti da un’esplosione a nord di Kabul.Ieri mattina verso le 7.20, le 4.50 in Italia, una piccola colonna del nostro contingente si stava dirigendo fuori dalla capitale. Circa 20 chilometri a nord di Kabul un mezzo è stato investito da un’esplosione nella parte posteriore. Il veicolo coinvolto è un Vm 90, il meno protetto che abbiamo dispiegato in Afghanistan. Nella parte dietro è scoperto e ha solo due piastre protettive laterali. L’esplosione non deve essere stata molto forte, perché ha provocato solo tre feriti leggeri. Se fosse stata una vera e propria trappola esplosiva non ci sarebbero superstiti su quel tipo di mezzo. Forse si è trattato di un ordigno che ha fatto cilecca.

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14 novembre 2001 | Radio 24 | reportage
Afghanistan
Kabul la prima giornata di libertà
Gioie e dolori delle prime 48 ore di libertà a Kabul raccontati sotto un cielo di stelle dalla terrazza dell'hotel Intercontinental.

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02 novembre 2009 | SBS Radio Italian Language Programme | intervento
Afghanistan
La crisi elettorale
Dopo il boicottaggio del secondo turno di Abdulla Abdullah, il rivale tajiko del presidente pasthun Hamid Karzai

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14 novembre 2001 | Radio 24 Linea 24 | reportage
Afghanistan
Le prigioniere sparite
Un centinaio di donne, prigioniere dei talebani, sarebbero sparite dalle segrete di Kabul. Portate via dai loro aguzzini per usarle come schiave.

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20 maggio 2005 | Radio 24 | reportage
Afghanistan
Timor Shah il tagliagole che ha rapito Clementina
Partiamo con la cronaca dall'Afghanistan per capire dall'inviato a kabul de Il Giornale, Fausto Biloslavo, se ci sono nuovi sviluppi in merito al sequestro della cooperante italiana Clementina Cantoni. Non sono ancora chiare, infatti, le richieste dei rapitori e sia il Governo afghano sia quello italiano hanno invitato al riserbo più assoluto.

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