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Reportage
28 agosto 2021 - Il fatto - Afghanistan - Il Giornale
Addio Kabul
di Fausto Biloslavo
K abul addio. Della notte drammatica passata all\\\'aeroporto della capitale afghana, durante le ultime, concitate ore dell\\\'evacuazione, non dimenticherò mai la bambina quasi schiacciata fra la folla di afghani in fuga e la rete che la separava dalla libertà all\\\'ingresso nord dello scalo presidiato dai marines. Vestitino rosso, non più di 10 anni, piangeva disperata e con la madre implorava di venire salvata dai talebani. Nella rete aveva scavato un piccolo varco per passare, ma non abbastanza grande. Poche ore dopo un kamikaze dello Stato islamico ha spazzato via, all\\\'Abbey gate poco distante, le speranze di un popolo in fuga che credeva in noi.
Non potevo salvarla e anche sui volti marcati dalle guerre dei marines si capiva che era dura tenere a bada con i reticolati e sparando in aria la marea umana che sognava il mondo libero. I carabinieri paracadustisti mi hanno scortato lungo il muro attorno all\\\'aeroporto di Kabul «assediato» da 20mila civili che non vogliono vivere nell\\\'Emirato islamico. Dall\\\'altra parte del muro una donna aveva alzato un cartello con lo stesso nome per chiedere aiuto. «È appena partito da Kabul il volo dell\\\'Aeronautica Militare che riporterà in Italia, oltre ai civili afghani, anche il nostro console Tommaso Claudi, l\\\'ambasciatore Pontecorvo e i carabinieri del Tuscania che erano rimasti ancora sul posto», ha scritto ieri su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. L\\\'Italia è riuscita a evacuare 4.890 afghani, non solo interpreti e collaboratori, ma anche attivisti dei diritti umani, atleti e chi era vessato dai talebani. Purtroppo non tutti quelli che ci chiedevano aiuto. Abdul Ghafar è stato uno degli ultimi a imbarcarsi dopo essere rimasto per giorni nel canale della fogna che porta ad Abbey gate, l\\\'unico punto di ingresso colpito dall\\\'Isis. «Ho lavorato per gli italiani e la Nato - spiegava - se fossi stato preso dai talebani mi avrebbero ammazzato».
Sull\\\'ultimo volo da Kabul era imbarcato il generale Giuseppe Faraglia, che fino all\\\'ultimo ha guidato l\\\'evacuazione con la task force di 81 uomini arroccata nell\\\'aeroporto in costante emergenza. Non si riposava da giorni, ma aveva un guizzo negli occhi quando diceva in mezzo agli afghani salvati: «Li abbiamo tirati fuori dalla fogna, uno ad uno, donne, bambini, giovani alzandoli di peso per tirarli dentro. Sembrava che fossero in grado di non cedere mai pur di raggiungere la libertà». E poche ore prima aveva annunciato la strage: «L\\\'intelligence britannica ha segnalato che l\\\'Isis attaccherà con un commando suicida». Il generale aveva reclutato degli afghani portati in salvo, donne e uomini, che hanno scelto di tornare nella bolgia della «linea della morte», come la chiamavano, davanti al famigerato Abbey gate. Sul suo polso e quello dei volontari ha tracciato con un pennarello indelebile delle frecce, come segno di riconoscimento. Assieme ai paracadutisti della Folgore e agli uomini dei corpi speciali andava personalmente al cancello che divideva inferno e Paradiso a portare dentro chi sperava nell\\\'Italia. Non è riuscito a salvarli tutti. Dopo 20 anni una fine ingloriosa, con una domanda che pesa come un macigno: quanti sono rimasto indietro dopo gli oltre 100mila evacuati dal mondo libero?
[continua]

video
14 novembre 2001 | Studio Aperto | reportage
I talebani fuggono da Kabul
Dopo una battaglia durata 24 ore i mujaheddin dell'Alleanza del nord sono entrati vittoriosi a Kabul il 13 novembre 2001. I talebani hanno abbandonato la capitale.

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25 novembre 2001 | TG5 - Canale 5 e Studio Aperto - Italia 1 | reportage
Il futuro governo dell'Afghanistan
Il futuro governo dell'Afghanistan

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20 maggio 2010 | Rai 1 Mattina | reportage
L'ultimo addio ai caduti
I funerali di stato, a Roma per il sergente Massimiliano Ramadù ed il caporal maggiore Luigi Pascazio. La mattina del 17 maggio sono saltati in aria su una trappola esplosiva lungo la “strada maledetta”. Una pista in mezzo alle montagne di sabbia che porta da Herat, il capoluogo dell’Afghanistan occidentale, a Bala Murghab, dove i soldati italiani tengono con le unghie e con i denti una base avanzata. I caduti fanno parte del 32° reggimento genio guastatori della brigata Taurinense.
Il racconto di come vivono e combattono i nostri soldati in Afgahnistan.

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radio

12 settembre 2002 | Radio 24 Nove in punto | reportage
Afghanistan
Afghanistan un anno dopo/3
Un anno dopo l'11 settembre ed il crollo dei talebani il problema delle coltivazioni di papavero e del traffico di oppio

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24 settembre 2007 | Radio 24 | intervento
Afghanistan
Blitz dei corpi speciali
Con Fausto Biloslavo del Giornale ricostruiamo le fasi del blitz dei corpi speciali che ha consentito la liberazione dei due militari italiani rapiti in Afghanistan. Sono due agenti del Sismi, impegnati in una missione di ricognizione e fatti prigionieri da gruppi vicini ai talebani.

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19 agosto 2009 | Radio24 | reportage
Afghanistan
Al fronte con gli italiani/ Talebani scatenati contro le elezioni
Nelle ultime ore i talebani si stanno scatenando contro le elezioni presidenziali in Afghanistan di domani. Con attentati spettacolari nella capitale e cercando di ostacolare il voto nelle zone “calde” come la provincia di Farah sotto controllo italiano. Ieri mattina è toccato ad un convoglio dei bersaglieri del primo reggimento, che scortava urne e materiale elettorale a finire sotto il fuoco, come racconta a Radio 24 il tenente Marco Carnevale. Ai Leoni, i fanti piumati partiti da base El Alamein, nel capoluogo di Farah, fischiavano i razzi controcarro Rpg sopra le teste lanciati dai talebani annidati in un villaggio ed in un boschetto. I nostri hanno risposto al fuoco in una battaglia che è durata un paio d’ore (audio originale). Sono intervenuti anche un caccia F 16 e gli elicotteri Mangusta, ma non è stato necessario bombardare. I soldati italiani sono illesi ed i mezzi non hanno subito danni significativi. “I nemici dell’Afghanistan vogliono intimidire la popolazione negandole il diritto al voto” denuncia il colonnello Gabriele Toscani De Col comandante della task force italiana a Farah. Più a nord, vicino ad Herat dove ha sede il comando del nostro contingente di 2700 uomini si è svolta nelle ultime ore un’altra operazione contro una cellula di insorti specializzata nella preparazione delle cosiddette Ied le trappole esplosive, che un mese fa hanno ucciso il parà Alessandro Di Lisio. La battaglia per il voto in Afghanistan è iniziata. Fausto Biloslavo da base avanzata Tobruk, provincia di Farah, Afghanistan occidentale Per Radio 24 il Sole 24 ore

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09 novembre 2001 | Radio 24 Gr | reportage
Afghanistan
Il crollo dei talebani - Cade Mazar i Sharif
In prima linea in Afghanistan dopo l'11 settembre

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12 novembre 2001 | Radio 24 Linea 24 | reportage
Afghanistan
Il crollo dei talebani - La battaglia di Kabul
In prima linea in Afghanistan dopo l'11 settembre. I mujaheddin ad un passo di Kabul. Nell'Afghanistan occidentale cade Herat. Metà del paese è nelle mani dell'alleanza anti talaebana

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