LIBRO E MOSTRA Gli occhi
della guerra
Gli occhi della guerra incrociati in tanti reportage in prima linea. Per questo gli occhi della guerra diventano il titolo di un libro fotografico. Un libro per raccontare, con immagini e sguardi fugaci, 25 anni di servizi dai fronti più caldi del mondo.
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REPORTAGE
Speranza e paura
nella nuova Siria
dei talebuoni
DAMASCO - “Vedi quelle colline con le grandi ville? E’ tutto proprietà di Assad e ci vivono i suoi fedelissimi, che hanno messo da parte le armi, tante armi e anche qualche carro armato. Si preparano al peggio e hanno un piano in mente”. Ahmed è un alauita, la setta sciita del dittatore di Damasco fuggito in Russia, ma gironzola ancora fra i resti anneriti dalle fiamme del grande mausoleo di al Qordaha, dedicato al fondatore della dinastia Hafez al Assad. La suntuosa tomba è stata spogliata di tutto, come gli altri palazzi simbolo degli Assad, ma il corpo non c’era ed i nuovi conquistatori, ex ribelli jihadisti o presunti tali, si sono portati via i resti del figlio primogenito e prediletto, Bassil morto in un incidente d’auto.
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10 giugno 2008 | Emittente privata TCA | varie

Gli occhi della guerra.... a Bolzano /2



Negli anni 80 lo portava in giro per Milano sulla sua 500, scrive Panorama. Adesso, da ministro della Difesa, Ignazio La Russa ha voluto visitare a Bolzano la mostra fotografica Gli occhi della guerra, dedicata alla sua memoria. Almerigo Grilz, triestino, ex dirigente missino, fu il primo giornalista italiano ucciso dopo la Seconda guerra mondiale, mentre filmava uno scontro fra ribelli e governativi in Mozambico nell’87. La mostra, organizzata dal 4° Reggimento alpini paracadutisti, espone anche i reportage di altri due giornalisti triestini: Gian Micalessin e Fausto Biloslavo.