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"mi sporgo fuori per filmarli: non è facile occorre stare appiattiti a terra perchè le pallottole fischiano dappertutto... alzare troppo la testa può essere fatale"
mozambico 1986
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Almerigo Grilz
"Ruga" come lo chiamavano gli amici, è il primo giornalista italiano caduto su un campo di battaglia dalla fine della seconda querra mondiale. La passione per i reportage arriva dopo una gioventù spesa tra i viaggi "on the road" e l'impegno politico. Nel 1982 documenta l'invasione israeliana del Libano e il ritiro palestinese da Beirut. Nel 1983 fonda, assieme a Fausto Biloslavo e Gian Micalessin, l'Albatross Press Agency. Nel 1983 i suoi servizi filmati al seguito della guerriglia afghana vengono trasmessi dai network Cbs. Continuando la sua collaborazione con la Cbs Almerigo documenta, nel 1984, il conflitto tra la guerriglia cambogiana e le truppe governative appoggiate dal Vietnam. I suoi servizi dal confine birmano-thailandese, dove divampa la guerra tra la minoranza etnica karen e le truppe di Rangoon, fanno il giro del mondo. I suoi articoli vengono pubblicati in Italia da Avvenire, Panorama e il Sabato, Rivista italiana difesa in Gran Bretagna dal Sunday Time e Jane's defence weekly, in Francia, dal settimanale L'Express.
Agli inizi del 1985, racconta sempre la Cbs la guerra tra Iran e Iraq e realizza un approfondito reportage sul regime scita di Teheran.
Qualche mese dopo è in Angola al seguito dei guerriglieri dell'Unità. Le sue immagini dal campo di battaglia di Mavinga disseminato di cadaveri di soldati governativi illustrano la ferocia del conflitto in corso nell'Africa australe. Nel 1986 è nelle Filippine per seguire, su incarico della rete televisiva statunitense Nbc, l'attività dei ribelli comunisti durante le elezioni che porteranno alla caduta del dittatore Ferdinand Marcos. Nel frattempo collabora con il Tg1, la televisione di stato tedesca Ndr e con Antenna 2. Nella primavera del 1986 è il primo giornalista a realizzare un reportage al seguito dei guerriglieri della Renamo in Mozambico. In Afghanistan documenta l'arrivo dei missili antiaerei Stinger che cambieranno le sorti del conflitto. In Etiopia racconta le vicende dei guerriglieri oromo impegnati nella lotta contro il regime Menghistu.
Nel 1987 ritorna in Mozambico al seguito della Renamo. E' il suo ultimo reportage. All'alba del 19 maggio cade colpito a morte da una pallottola alla nuca mentre filma un attacco della guerriglia alla città di Caia.
[continua]
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