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Breve
20 aprile 2011 - Interni - Italia - Il Giornale |
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| Una via agli eroi dimenticati |
Il pilota anti incendi, il giornalista dimenticato,l’infoibata sono personaggi di una storia «minore», spesso dettata da paraocchi politici, ma che hanno tutti una nuova via a loro nome. Lo ha voluto l’amministrazione di Villa Sant’Angelo, un paesino di 500 anime, distrutto dal terremoto in Abruzzo ( 17 vittime), che ha trovato la forza di rinascere. Sabato scorso è stata inaugurata la nuova via dedicata al pilota Andrea Golfera, morto a bordo del suo Canadair, mentre aiutava le popolazioni aggredite dalle fiamme. Le altre portano il nome dello scrittore John Fante, del giornalista Almerigo Grilz, della vittima della mafia Peppino Impastato, dell’infoibata Norma Cossetto e del salvatore di ebrei Giorgio Perlasca. «Abbiamo voluto ricordare alcune storie poco conosciute, ma altrettanto importanti- spiega il sindaco di Villa Sant’Angelo, Pierluigi Biondi - per celebrare il 150˚ dell’Unità d’Italia dal nostro paese, che per primo, si è risollevato dal terremoto ». FBil |
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16 marzo 2012 | Terra! | reportage
Feriti d'Italia
Fausto Biloslavo racconta le storie di alcuni soldati italiani feriti nel corso delle guerre in Afghanistan e Iraq.
Realizzato per il programma "Terra" (Canale 5).
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26 agosto 2023 | Tgcom24 | reportage
Emergenza migranti
Idee chiare sulla crisi dagli sbarchi alla rotta balcanica.
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24 novembre 2015 | Rai 1 Storie vere | reportage
Terrorismo in Europa
Dopo gli attacchi di Parigi cosa dobbiamo fare per estirpare la minaccia in Siria, Iraq e a casa nostra
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radio

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03 gennaio 2011 | Radio Capodistria - Storie di bipedi | intervento |
Italia
Gli occhi della guerra
Le orbite rossastre di un bambino soldato, lo sguardo terrorizzato di un prigioniero che attende il plotone di esecuzione, l’ultimo rigagnolo di vita nelle pupille di un ferito sono gli occhi della guerra incrociati in tanti reportage di prima linea.
Dopo l’esposizione in una dozzina di città la mostra fotografica “Gli occhi della guerra” è stata inaugurata a Trieste. Una collezione di immagini forti scattate in 25 anni di reportage da Fausto Biloslavo, Gian Micalessin e Almerigo Grilz, ucciso il 19 maggio 1987 in Mozambico, mentre filmava uno scontro a fuoco. La mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino al 20 gennaio, è organizzata dall’associazione Hobbit e finanziata dalla regione Friuli-Venezia Giulia. L’esposizione è dedicata a Grilz e a tutti i giornalisti caduti in prima linea. Il prossimo marzo verrà ospitata a Bruxelles presso il parlamento europeo.Della storia dell'Albatross press agency,della mostra e del libro fotografico Gli occhi della guerra ne parlo a Radio Capodistria con Andro Merkù.
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