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19 gennaio 2018 - Attualità - Italia - Il Giornale
Il capo dei capi della mafia cinese finisce in manette Affari in tutta l’Ue
Fausto Biloslavo
Monopolio del trasporto delle merci cinesi in mezza Europa ottenuto con la violenza e le estorsioni. Bische, bordelli, droga e prodotti contraffatti per un giro complessivo di centinaia di milioni di euro. E pure fastosi matrimoni, inchini davanti al padrino, macchine di lusso per dimostrare chi è il capo dei capi della mafia cinese in Italia. Ieri all\'alba è finito in manette a Roma Naizhong Zhang, 58 anni, mammasantissima della criminalità con gli occhi a mandorla nel nostro paese. Un boss che dopo una quarantina di omicidi nella guerra fra bande cinesi a Prato ed in Europa ha imposto la pace ed il controllo del territorio e delle attività criminali come un padrino siciliano. «Io sono il capo . il più potente in Europa» sosteneva in maniera sfrontata al telefono pensando di non venir intercettato. I suoi fedelissimi lo chiamavano «l\'uomo nero» e ieri è scattata la retata a Prato, Roma, Milano, Padova, ma pure in Francia e Spagna.
La direzione distrettuale antimafia di Firenze ha emesso 33 mandati di custodia cautelare ed altre 54 persone sono indagate. Alla cupola cinese è contestato il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. La mafia con gli occhi a mandorla aveva il suo quartier generale a Prato, la città toscana dove vivono 50mila cinesi. L\'inchiesta, nome in codice «China truck» è partita nel 2011 e ha scoperto come Zhang sia riuscito a imporre il monopolio del trasporto su ruota delle merci cinesi in Italia, Francia, Germania ed altri paesi europei. Un\'attività redditizia che ha permesso al boss di investire i proventi nel nostro paese in attività illecite come «usura, abusivo esercizio del credito, gioco d\'azzardo, traffico di droga» si legge nell\'ordinanza di custodia cautelare.
Quando il capo di capi arrivava a Prato file di cinesi correvano a salutarlo inchinandosi. Per il figlio Di Zhang pure lui finito in manette il boss aveva personalmente organizzato all\'hotel Hilton di Roma un fastoso matrimonio con 500 invitati pagato 80mila euro in contanti. Gli ospiti, vip provenienti anche dalla Cina, venivano accompagnati in Ferrari o Lamborghini con autista. Il padrino cinese sosteneva che «nella mafia ci vuole la strategia per andare avanti prima sapevo fare solo il mafioso, ora faccio anche e soprattutto affari».
Gli agenti lo hanno arrestato nella casa a Roma e aveva una sfilza di macchine di lusso. In manette anche l\'amante e segretaria, Chen Xiaomian detta Amei, che vive a Prato. In casa le hanno trovato 30mila euro in contanti. La mappa criminale della mafia cinese ha portato alla scoperta di bische nascoste ricavate in bar o ristoranti, bordelli mascherati da centri massaggi, traffico di droga e prestiti a tassi da usurai. I soldi venivano investiti anche in corni di rinoceronte, status symbol in Cina ed in sogni di grandezza come il progetto di comprare la quota di un\'importante miniera di carbone in patria.
[continua]

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16 marzo 2012 | Terra! | reportage
Feriti d'Italia
Fausto Biloslavo racconta le storie di alcuni soldati italiani feriti nel corso delle guerre in Afghanistan e Iraq. Realizzato per il programma "Terra" (Canale 5).

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18 ottobre 2010 | La vita in diretta - Raiuno | reportage
L'Islam nelle carceri
Sono circa 10mila i detenuti musulmani nelle carceri italiane. Soprattutto marocchini, tunisini algerini, ma non manca qualche afghano o iracheno. Nella stragrande maggioranza delinquenti comuni che si aggrappano alla fede per sopravvivere dietro le sbarre. Ma il pericolo del radicalismo islamico è sempre in agguato. Circa 80 detenuti musulmani con reati di terrorismo sono stati concentrati in quattro carceri: Macomer, Asti, Benevento e Rossano. Queste immagini esclusive mostrano la preghiera verso la Mecca nella sezione di Alta sicurezza 2 del carcere sardo di Macomer. Dove sono isolati personaggi come il convertito francese Raphael Gendron arrestato a Bari nel 2008 e Adel Ben Mabrouk uno dei tre tunisini catturati in Afghanistan, internati a Guantanamo e mandati in Italia dalla Casa Bianca. “Ci insultano per provocare lo scontro dandoci dei fascisti, razzisti, servi degli americani. Una volta hanno esultato urlando Allah o Akbar, quando dei soldati italiani sono morti in un attentato in Afghanistan” denunciano gli agenti della polizia penitenziaria. Nel carcere penale di Padova sono un centinaio i detenuti comuni musulmani che seguono le regole islamiche guidati dall’Imam fai da te Enhaji Abderrahman Fra i detenuti comuni non mancano storie drammatiche di guerra come quella di un giovane iracheno raccontata dall’educatrice del carcere Cinzia Sattin, che ha l’incubo di saltare in aria come la sua famiglia a causa di un attacco suicida. L’amministrazione penitenziaria mette a disposizione degli spazi per la preghiera e fornisce il vitto halal, secondo le regole musulmane. La fede nell’Islam serve a sopportare la detenzione. Molti condannano il terrorismo, ma c’è anche dell’altro....

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03 febbraio 2012 | UnoMattina | reportage
Il naufragio di nave Concordia e l'allarme del tracciato satellitare


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15 marzo 2018 | Radio Radicale | intervento
Italia
Missioni militari e interesse nazionale
https://www.radioradicale.it/scheda/535875/missioni-militari-e-interesse-nazionale Convegno "Missioni militari e interesse nazionale", registrato a Roma giovedì 15 marzo 2018 alle 09:23. L'evento è stato organizzato da Center for Near Abroad Strategic Studies. Sono intervenuti: Paolo Quercia (Direttore del CeNASS, Center for Near Abroad Strategic Studies), Massimo Artini (vicepresidente della Commissione Difesa della Camera dei deputati, Misto - Alternativa Libera (gruppo parlamentare Camera)), Fausto Biloslavo (giornalista, inviato di guerra), Francesco Semprini (corrispondente de "La Stampa" da New York), Arije Antinori (dottore di Ricerca in Criminologia ed alla Sicurezza alla Sapienza Università di Roma), Leonardo di marco (generale di Corpo d'Armata dell'Esercito), Fabrizio Cicchitto (presidente della Commissione Affari esteri della Camera, Area Popolare-NCD-Centristi per l'Europa). Tra gli argomenti discussi: Difesa, Esercito, Esteri, Forze Armate, Governo, Guerra, Informazione, Italia, Ministeri, Peace Keeping, Sicurezza. La registrazione video di questo convegno ha una durata di 2 ore e 46 minuti. Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio

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06 settembre 2018 | Radio immaginaria | intervento
Italia
Teen Parade
Gli adolescenti mi intervistano sulla passione per i reportage di guerra

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