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Reportage
24 agosto 2008 - Prima - Afghanistan - Il Foglio
Bombe sull'Afghanistan
HERAT – Il presidente afghano Hamid Karzai denuncia il nuovo “martirio” di bambini sotto le bombe americane. La popolazione protesta e scende in piazza scontrandosi con i militari, ma le cifre delle vittime civili nell’area di Shindad, sotto comando italiano, sarebbero montate ad arte.
I corpi speciali dei marines hanno lanciato qualche giorno fa un’operazione mirata per eliminare mullah Sadeq, influente comandante talebano nella famigerata valle di Zerko vicino a Shindad. Non è una novità che le truppe statunitensi della missione Enduring freedom, di guerra al terrorismo internazionale, agiscano nell’Afghanistan occidentale al di fuori del controllo della Nato. Da poco si è conclusa l’operazione Amar Thander, durata un mese, sempre nella valle di Zerko per decapitare i vertici talebani della zona. La valle, roccaforte dei fondamentalisti in armi, si estende fino all’ostica provincia di Farah, quella più a sud sotto comando italiano. I corpi speciali dei marines hanno l’ordine di catturare o uccidere i capoccia talebani inseriti in una speciale lista nera. Solitamente preferiscono un’eliminazione mirata, altrimenti i prigionieri vengono consegnati all’Nds, i servizi segreti afghani. Gli interrogtaori dell’Nds sono brutali e sbrigativi, ma il vero problema è che molti comandanti talebani riescono a comprarsi la libertà corrompendo gli ufficiali dei servizi.
La missione contro mullah Sadeq non ha coinvolto militari italiani, pur essendo avvenuta nella provincia di Herat, dove ha sede il comando del nostro contingente di 1800 uomini nell’Afghanistan occidentale. L’operazione è scattata nella notte fra giovedì e venerdì. Una volta individuato l’obiettivo gli americani hanno chiamato l’appoggio aereo. Negli ultimi mesi non vanno tanto per il sottile e sulla valle di Zerko sono state scaricate valanghe di bombe. Il raid ha centrato, secondo il comando Usa di Bagram, 25 talebani, compreso mullah Sadeq. Altri 5 comandanti dei fondamentalisti sarebbero stati catturati.
Il caso è esploso nella serata di venerdì, quando il ministero degli Interni afghano ha emesso un comunicato scritto con il quale accusava gli americani di aver ammazzato 76 persone, in gran parte civili. La polizia ha fornito l’incredibile cifra di una cinquantina di bambini al di sotto dei 15 anni e 19 donne morti a causa dei bombardamenti. Il capo della polizia dell'Afghanistan occidentale, Akramuddin Yawer, ha riferito di quindici abitazioni civili distrutte. La polizia è particolarmente corrotta ed odiata dai militari dell’Ana, l’esercito afghano, che accusano gli agenti di collaborazionismo con i talebani. La missione contro mullah Sadeq era stata condotta dagli americani in collaborazione con i neonati copri speciali afghani. Non a caso il ministero della Difesa di Kabul smentiva il comunicato degli Interni parlando di 25 talebani uccisi e solo 5 vittime civili.
Reza Shirmohamadi, un giornalista afghano giunto ieri sul posto ha raccolto la testimonianza di alcuni capi tribù, che denunciano la morte di un alto, ma imprecisato numero di civili. Il bombardamento Usa sarebbe scattato dopo una cerimonia religiosa del venerdì, giornata di preghiera per i musulmani. Il comando Usa di Bagram ha aperto un’inchiesta, ma smentisce seccamente la strage di civili, soprattutto bambini. Sembra che i marines, tornati sul posto, abbiano contato 5 morti, probabilmente civili. Invece una donna ed un bambino feriti sono stati evacuati e curati dagli americani.
Per protestare contro la mano pesante degli Usa centinaia di persone sono scese in piazza a Shindad sabato mattina. Sempre la polizia, che sembra non essere intervenuta, ha riferito di lanci di pietra contro i soldati afghani e slogan che chiedono il ritiro immediato delle forze della Nato in Afghanistan. I militari hanno sparato prima in aria. Poi sono scoppiati tafferugli che hanno provocato sei feriti. Anche ad Herat, verso ora di pranzo, si temeva l’arrivo di un gruppo di manifestanti con tanto di striscioni di protesat, davanti all’ingresso principale di camp Arena, la grande base dei soldati italiani e spagnoli. I nostri militari di guardia non hanno visto nessuno.
Dall’inizio dell’anno sono morti circa 700 innocenti in Afghanistan, 255 dei quali uccisi dall’esercito di Kabul e dalle forze della coalizione internazionale. Gli altri sono stati massacrati dai talebani con gli attentati o utilizzando i civili come scudi umani. Ieri a Kandahar una trappola esplosiva ha massacrato dieci afghani che viaggiavano su un pulmino.
Nonostante la probabile moltiplicazione delle cifre dei morti di Shindad, frutto dell’astio fra polizia ed esercito afghano, il presidente Karzai ha preso la palla al balzo per smarcarsi dall’Occidente. Con un duro messaggio il capo dello stato ha denunciato il “martirio di oltre 70 innocenti”. Una mossa politica nell’ottica di una difficile corsa per un terzo mandato alle presidenziali del prossimo anno.

video
28 agosto 2008 | Studio Aperto | reportage
Afghanistan: italiani in guerra
Studio aperto, Tg1 e Tg2 hanno lanciato il nostro servizio esclusivo di Panorama sui soldati in guerra in Afghanistan. Le immagini che vedete non sono state girate da me o da Maki Galimberti che mi accompagnava come fotografo, come dicono nel servizio, bensì dagli stessi soldati italiani durate la battaglia di Bala Murghab.
Di seguito pubblico il testo che ho ricevuto dai coraggiosi cineoperatori con l'elmetto: "Nei giorni dell’assedio di Bala Murghab il 5,6,7 e 8 agosto, con i fucilieri della Brigata Friuli erano presenti anche quattro militari Toni T. , Francesco S. , Giuseppe N. , Giuseppe C. , tutti provenienti dal 28° Reggimento “Pavia” di istanza Pesaro. È stato proprio il C.le Mag.Sc. Francesco S. a girare le immagini che vedete con una telecamera di fortuna, in condizioni difficili e con grande rischio personale.Infatti tra i compiti assolti dal 28° Reggimento di Pesaro c’è proprio la raccolta di informazioni e documentazioni video sulle operazioni di prima linea".

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radio

05 agosto 2008 | Radio24 | reportage
Afghanistan
Taccuino di guerra - La base nel deserto
Afghanistan, un'estate in trincea. In prima linea con i marines

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25 agosto 2008 | Radio24 | reportage
Afghanistan
Taccuino di guerra - Bombardamenti americani fanno strage di civili
Afghanistan,un'estate in trincea.In prima linea con i soldati italiani

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27 agosto 2008 | Radio24 | reportage
Afghanistan
Taccuino di guerra - La compagnia Diavoli nell'inferno di Delaram
Afghanistan,un'estate in trincea.In prima linea con i soldati italiani

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19 agosto 2008 | Radio24 | reportage
Afghanistan
Taccuino di guerra - I Lawrence d'Arabia italiani
Afghanistan,un'estate in trincea.In prima linea con i soldati italiani

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13 agosto 2008 | Radio24 | reportage
Afghanistan
Taccuino di guerra - L'imboscata dei marines
IAfghanistan,un'estate in trincea. In prima linea con i marines

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