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Articolo
19 maggio 2010 - Esteri - Afghanistan - Il Giornale
Strage di civili, una "specialità" dei talebani
L'ultimo massacro è scattato ieri a Kabul. Per ammazzare sei soldati della Nato hanno fatto secchi una dozzina di afghani, in gran parte civili. Fra questi donne e bambini che avevano la sola colpa di passare su un autobus, nel momento in cui il terrorista kamikaze ha deciso di scagliarsi contro il convoglio americano con una macchina imbottita con 750 chili di esplosivo.
Spesso e volentieri sembra che in Afghanistan i cattivi siano i nostri. I soldati alleati talvolta commettono tragici errori e ammazzano qualche civile, ma i numeri parlano chiaro. I talebani sono i responsabili del 70% delle vittime innocenti, compresi i bambini. Non solo: negli ultimi mesi le loro maledette trappole esplosive hanno mietuto il 40 per cento in più di vittime e feriti fra i civili, rispetto allo scorso anno.
Il problema è che cerchiamo sempre la pagliuzza nel nostro occhio senza renderci conto della trave conficcata nella parte avversa. I dati che lo dimostrano non sono forniti dalla Nato, ma dall’Unama, la missione dell'Onu in Afghanistan. Il 2009 è stato l’anno nero per le perdite civili con 2412 vittime. Per il 70% la responsabilità ricade sui talebani, che si fanno saltare in aria nelle vie affollate delle maggiori città, oppure piazzano trappole esplosive sulle strade frequentate anche dagli afghani. Per non parlare dell'utilizzo dei civili come scudi umani, quando vengono attaccati i villaggi controllati dagli insorti.
Le 596 vittime attribuite alle forze Nato e di Kabul segnano un calo del 28% rispetto al 2008. Un segnale che gli ordini ferrei del generale Stanley McChrystal, comandante delle truppe straniere in Afghanistan, tesi ad evitare perdite fra i civili, servono a qualcosa.
Come se non bastasse le trappole esplosive disseminate dai talebani, come quella che ha ucciso lunedì mattina due alpini, stanno facendo stragi fra i civili. Il Comitato internazionale della Croce rossa, riferendosi al sud dell'Afghanistan, ha denunciato che «il numero dei pazienti curati da questo tipo di ferite, in gennaio e febbraio, è aumentato dal 30 al 40 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009».
Anche le vittime più innocenti, i bambini, sono provocate in gran parte dagli insorti. Nel 2009 sono morti 1050 minori afghani sotto i bombardamenti della Nato, durante i combattimenti o per gli attentati indiscriminati. Una media di tre al giorno, ma il 64% è stato causato dai talebani. Le cellule del terrore utilizzano bambini come kamikaze con l'obiettivo di farli avvicinare più facilmente agli obiettivi.
Non solo: da una parte e dall'altra del confine con il Pakistan i talebani si sono macchiati di vere e proprie esecuzioni di bambini. Li hanno trucidati con l'accusa di spionaggio a favore degli americani.
Save the children, l'organizzazione non governativa, che si batte per i diritti dei più piccoli ha denunciato nel suo ultimo rapporto il sistematico attacco alle scuole, soprattutto femminili. Fra il 2006 e il 2008 sono stati registrati 2450 attacchi agli istituti afghani. Ben 235 alunni, insegnanti e altro personale scolastico sono stati uccisi e altri 222 feriti. A fine aprile 50 alunne sono state avvelenate da un gas talebano nella zona di Kunduz.
In vista dell'offensiva Omid (speranza), che libererà la grande città di Kandahar dalle infiltrazioni talebane, i terroristi stanno scatenando il terrore contro i funzionari civili afghani, in stile Brigate rosse. In febbraio sono cominciate le eliminazioni mirate con l'uccisione di Abdul Majeed Babai, responsabile dell'Informazione e cultura per il governo locale. In aprile sono stati uccisi Hussain Walasi, direttore della cooperativa degli agricoltori e Azizullah Yarmal, vicesindaco di Kandahar. L'attentato più brutale ha colpito Fazluddin Agha, capo tribù alleato del presidente Karzai. Un asinello che trainava un carretto ha attirato l'attenzione dei tre nipoti, che giocavano di fronte alla sua dimora super blindata. Il carretto era imbottito di esplosivo ed è saltato in aria dilaniando i bambini.

video
13 aprile 2010 | RaiNews24 | reportage
Rassegna stampa del mattino
Emergency in manette in Afghanistan

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18 novembre 2001 | Studio Aperto - Italia1 | reportage
I campi del terrore ed i documenti di Al Qaida
I campi del terrore ed i documenti di Al Qaida

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14 novembre 2001 | TG5 - Canale 5 | reportage
Il primo collegamento da Kabul liberata dai talebani
Il primo collegamento da Kabul liberata dai talebani

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[altri video]
radio

16 giugno 2010 | Spazio Radio - Radio 1 | intervento
Afghanistan
Il "tesoro" nascosto
L’Afghanistan è un paese disgraziato, povero e senza risorse, a parte l’oppio? Assolutamente no. Il sottosuolo afghano nasconde un forziere di minerali che vale 1 trilione di dollari. In cifre europee stiamo parlando di 810 miliardi di euro. Oro, gemme, rame, ferro ed il prezioso litio sono presenti in quantità tali da poter trasformare l’Afghanistan in una delle maggiori “potenze” minerarie al mondo. Lo hanno scoperto i geologi assoldati dal Pentagono studiando vecchie carte tracciate dai sovietici, che invasero il paese negli anni ottanta. Una ricchezza naturale capace di risollevare economicamente l’Afganistan e magari farlo uscire dal tunnel delle guerra.

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18 agosto 2010 | SBS | intervento
Afghanistan
Vittime civili e negoziati con i talebani
Dall’inizio dell’anno vengono uccisi in Afghanistan una media di 6 civili al giorno e 8 rimangono feriti a causa del conflitto. Lo sostiene Afghanistan rights monitor (Arm), che registra le vittime della guerra. Nel 2010 sono stati uccisi 1047 civili e altri 1500 feriti. Un incremento del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Oltre il 60% delle vittime civili sono responsabilità degli insorti (661), che secondo il rapporto di Arm “dimostrano scarso o nessun rispetto per la sicurezza e la protezione dei non combattenti”. Le trappole esplosive hanno ucciso fino ad oggi 282 civili, più di ogni altra minaccia seguito da 127 morti a causa degli attacchi suicidi. Le truppe della coalizione internazionale hanno ridotto considerevolmente le perdite provocate fra i civili grazie alle restrizioni imposte sugli interventi aerei. L’Arm sostiene che dall’inizio dell’anno 210 civili sono morti per colpa della Nato. Altri 108 sono stati uccisi dalle forze di sicurezza afghane. Lo scorso anno, secondo le Nazioni Unite, sono stati uccisi in Afghanistan 2.412 civili, il 14% in più rispetto al 2008. Però il 70% dei morti era responsabilità dei talebani. Non solo: le 596 vittime attribuite alle forze Nato e di Kabul segnano un calo del 28% rispetto al 2008. Un segnale che gli ordini ferrei del comando Nato in Afghanistan, tesi ad evitare perdite fra i civili, sono serviti a qualcosa. La propaganda talebana, però riesce a far credere in Afghanistan, ma pure nelle fragili opinioni pubbliche occidentali che i soldati della Nato sono i più cattivi o addirittura gli unici responsabili delle vittime civili a causa dei bombardamenti.

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16 aprile 2010 | SBS Australia | intervento
Afghanistan
I tre di Emergency trasefriti nella capitale afghana
Trasferiti a Kabul i tre medici di Emergency. Sembrava che la soluzione fosse ancora lontana.

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13 aprile 2010 | SBS Radio Italian Language Programme | intervento
Afghanistan
Mistero Emergency
La Radio per gli italiani d'Australia intervista Strada, ma i misteri di Emergency cominciano con il rapimento del free lance Gabriele Torsello nel 2006 e dell'inviato di Repubblica, Daniele Mastrogiacomo, l'anno dopo, sempre nella provincia di Helmand.

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16 luglio 2010 | R101 | intervento
Afghanistan
Combattimento dei corpi speciali a Bala Murghab
Un’operazione dei corpi speciali italiani finita in un violento combattimento con i talebani, che hanno ferito tre militari, uno in maniera grave. A terra sono rimasti due Ranger, gli alpini paracadutisti del battaglione Monte Cervino di Bolzano ed un incursore dell’aereonautica. Non si è trattato del solito agguato con una trappola esplosiva, ma di un combattimento vero e proprio nei pressi di Bala Murghab, il fronte nord del contingente italiano.

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