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23 agosto 2011 - Prima - Libia - Il Giornale
Il giallo sulla sorte del Colonnello Fuggito via mare o chiuso a Tripoli?
Che fine ha fatto Muammar Gheddafi? Laguerraèpersa, mailco­lonnello, da buona volpe del deserto con l’istinto beduino,sembra essersi preparato ad aleggiare come un fan­tasma sulla vittoria degli insorti. Lo stesso capo della rivolta, il suo ex mi­nistro della Giustizia Mustafa Abdel Jalil, ammette: «Non sappiamo dove sia». E da Bengasi, capitale degli in­sorti, aggiunge: «Speriamo sia cattu­rato vivo per sottoporlo a un giusto processo e far conoscere al mondo la sua terribile dittatura».
Tre sono le ipotesi segnalate con mag­g­iorefrequenzadall’intelligencedel­la Nato e dai ribelli. La più ovvia che Gheddafi sia ancora a Tripoli, come ha ribadito lui stesso nel suo ultimo messaggio audio, trasmesso dalla tv di stato domenica notte, mentre gli insorti penetravano nella capitale. La cittadella fortificata di Bab al Aziz­ya, la sua storica residenza vicina al centro, è una delle ultime sacche di strenua resistenza del regime bom­bardata dalla Nato. All’interno ci sa­rebbeMutassin, ilquartofigliodelco­lonnello, Consigliere per la sicurezza nazionale. Gheddafipotrebbetrovar­si nei bunker sotterranei scavati fino a sei piani di profondità e collegati congallerieadaltrezonedellacapita­le, compreso, si sospetta, l’hotel Rixos. L’albergo cinto subito d’asse­dioospitaigiornalististranieri, ilpor­tavoce del regime Moussa Ibrahim e altri esponenti governativi. Ieri po­meriggio erano state tagliate luce ed acquaperespugnarlo. Fontideiribel­li sono invece convinte che Gheddafi abbia trovato rifugio nell’ambascia­ta venezuelana: il presidente del Ve­nezuela, Hugo Chavez,è l’unico alle­ato che lo difende ancora pubblica­mente. Voci incontrollate riferisco­no invece di un nascondiglio in un ospedale della capitale.
La seconda pista è che il colonnello abbiagiàlasciatoTripoliperraggiun­gere la città di Shebaa, una delle sue ultimeroccaforti. Unaposizionestra­tegicacheglipermetterebbedifuggi­re dalla Libia attraverso il vicino Ciad. Più improbabile che sia ripara­­to a Sirte, il suo paese natale sulla co­sta. I ribelli da Misurata, terza città della Libia, stanno muovendo per
conquistarla. Il sospetto, però, è che il raìs abbia mandato a Shebaa un convoglio civetta, per far pensare che fosse diretto a sud.
Il Pentagono ha fatto sapere che Gheddafi si trova ancora in Libia e la Casa Bianca conferma di «non ave­re alcuna prova che abbia lasciato Tripoli», ma la terza ipotesi è una fu­ga via mare. Nel porto di Tripoli si è combattuto a lungo e i ribelli non hanno fatto entrare nessuna nave per timore che imbarchi i gerarchi del regime. La Nato controlla con at­tenzione tutte le imbarcazioni, so­prattutto quelle dirette a Malta. Un piccolo peschereccio, però, navi­gando sotto costa, è difficilmente in­tercettabile e può proseguire verso
ovest fino in Tunisia.
Qualunque sia il nascondiglio di Gheddafi gli insorti sperano di co­stringere il fantasma ad apparire o sparire per sempre. Nella notte di do­menica hanno catturato tre dei suoi figli, Saif, Muhammad e Saadi stan­do bene attenti a prenderli vivi ( il cor­po di un altro figlio, Khamis, sareb­be stato trovato carbonizzato ieri nella capitale insieme a quello del capo dell’intelligence Abdallah Se­nussi secondo Al
Jazeera ). Una fon­te de Il
Giornale
spiega che i ribelli li useranno come arma di pressione per convincere il padre a miti consi­gli. Muhammad, il primogenito, non è mai stato coinvolto nelle ne­fandezze del regime. Si era conse­gnato agli insorti due giorni fa, ma se­c­ondo la tv del Qatar sarebbe riusci­to a sfuggire.
Saadi, il calciatore falli­to che ha giocato in Italia, era abba­stanza ininfluente. Saif al Islam, il fi­glio «intelligente»,accusato di crimi­ni di guerra, viene reclamato dal Tri­bunale penale internazionale. I ri­belli sperano che serva da esca per il padre.
La tattica di Gheddafi potrebbe esse­re la stessa di Saddam Hussein: na­scondersi per cercare di guidare una sortadiguerrigliacontrogliusurpato­ri. Soldi e manovalanza per attentati nonglimancano. Perquestounafon­te della Nato rivela a
Il Giornale che «le prossime 24 ore saranno cruciali per la cattura, o meno, di Gheddafi».
[continua]

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27 marzo 2011 | TG5 | reportage
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12 maggio 2011 | Nuova spazio radio | intervento
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Che fine ha fatto Gheddafi?
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