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09 gennaio 2013 - Cronache - Venezuela - Il Giornale
“Ho visto l’aereo cadere”. Il radar conferma

Manila Alfano Fausto Biloslavo 
«Ho visto l’aereo scendere in picchiata verso il mare. Nei pressi c’è una pista ma sarebbe stato troppo tardi per una ma­novra di emergenza», la testi­monianza di un pescatore, Wil­liam Salazar raccolta sul Tg1 non lascerebbe speranze all’ae­reo disperso a Los Roques su cui viaggiava Missoni.
Ma non solo: «Le tracce radar incrociate dimostrano la dece­lerazione dell’aereo di Missoni e poi il segnale scompare. Pen­siamo che sia precipitato» rive­la a il Giornale chi segue le ricer­che. E aggiunge: «L’incrocio di dati fra rotta e velocità lo confer­ma e fa temere un affondamen­to ».
Se così fosse, dalla mezzanot­te di ieri si dovrebbero recupe­rare i primi relitti del velivolo trasportati verso le coste ve­nezuelane. Anche il brigadiere generale, Lorllys Ramos, che in­daga sugli incidenti aerei in Ve­nezuela, ha pochi dubbi:«L’ipo­tesi più concreta» è che «il veli­volo sia caduto in mare per cau­se che non conosciamo».
Poi ai microfoni di
 Radio Rai parla di «informazioni» sul trac­ciato dell'aereo «che ci permet­teranno a breve di ottenere qualche elemento e capire se dobbiamo spostare le ricer­che ». I fondali nel tratto caraibi­co variano da 50 a 4mila metri di profondità. Oggi parte per Ca­racas un gruppo di esperti della Protezione civile italiana, che affiancherà i venezuelani. Alle ricerche partecipa anche Luca Missioni, fratello di Vittorio e pi­lota, che ieri ha dichiarato: «Bi­sogna continuare. C'è sempre una possibilità».
In molti garantiscono che il bimotore era in buone condi­zioni. «Ho pilotato l'aereo di­sperso due settimane fa ed era perfetto» racconta all'Ansa, Giampiero Barone. Figlio di ita­liani è uno dei piloti che va e vie­ne tra Caracas e Los Roques.
Secondo Alejandro Tovar, il meccanico del velivolo scom­parso, la manutenzione era per­fetta. Il capitano ai comandi, German Marchan, 72 anni, «vo­leva ritirarsi. Ancora qualche piccolo viaggio e poi basta».
Ana Arango è invece convin­ta che il velivolo fosse pericolo­so. Nel 2009 sostiene di aver vo­lato con lo
 stesso aereo costret­to ad un ammaraggio. La ve­nezuelana aveva acquistato il volo dall'agenzia viaggi Jomi­col. «Vendono biglietti- ha spie­gato alla stampa locale- affittan­do “ avionetas“private senza al­cuna copertura legale o assicu­rativa. Queste pericolose condi­zioni non vengono rese note ai passeggeri: fanno i soldi sulla pelle della loro sicurezza».
Secondo una fonte ben infor­mata la vacanza ed il volo scom­par­so di Missoni è stato organiz­zato dall'agenzia New Age di Ca­racas.
 Una società controllata da italiani del posto e aggancia­ta ai tour operator di casa no­stra. La signora Nardoni della New Age non ha, però, risposto alle nostre richieste di informa­zioni.
L’agenzia si sarà affidata alle certificazioni aeronautiche del­la
 compagnia Transaero 5074 ottenute con inusuale celerità dallo scorso novembre. Prima lo stesso apparecchio di Misso­ni volava lo stesso. Il Giornale ha scoperto che il proprietario «fantasma», Asdrubal Remigio Bermudez Gonzalez, deve esse­re bene ammanicato con il regi­me di Chavez. Il 28 ottobre 2011, come dimostra un docu­mento scovato da il Giornale , aveva aperto una società di tra­sporti marittimi, dalle merci ai turisti. Alla fine del documento segnalato da una bandierina rossa si legge che poteva vende­re anche pezzi di ricambio per «navi veloci da combattimento per l’appoggio tattico». Fra i clienti indicati c’è pure un uffi­cio ministeriale di Caracas con un contatto. Alla telefonata de il Giornale sembravano stizziti, 
ma cadevano dalle nuvole. La società è stata«sospesa»d'auto­rità dal registro dei «contratti pubblici», un anno dopo. Dal Venezuela spiegano che «que­ste ditte vengono aperte ad hoc per qualche asta con lo stato e sono già tutti d'accordo nel spartirsi la torta. Evidentemen­te qualcosa è andato storto».
Un mese dopo l'affare «fanta­sma » gli aerei di Bermudez vola­vano su Los Roques con i certifi­cati
 aeronautici necessari.


[continua]

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07 gennaio 2013 | Mattino5 | reportage
Il mistero della scomparsa di Missoni
L’aereo con Missoni, la moglie ed i suoi amici che si infila in una cumulo di nuvole e non ne esce più. La strana compagnia con solo due velivoli uguali, che ha ottenuto le licenze in novembre e prima volava a Los Roques “grazie alla compiacenza di funzionari locali e agenzie di viaggio”. Questi e altri sono i tasselli del puzzle della scomparsa del Britten Norman BN-2a Islander con i quattro italiani a bordo e due piloti. Un buon aereo, bimotore, che “vola sempre” dicono gli esperti, se la manutenzione è perfetta.

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