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13 gennaio 2013 - Cronache - Venezuela - Il Giornale
L’aereo di Missoni non poteva volare
La strana società proprietaria dell'aereo scomparso a Los Roques, con a bordo Misso­ni, la compagna, una coppia di amici e due pilo­ti locali, non aveva i permessi necessari per vo­lare come servizio passeggeri. Quattro funzio­nari venezuelani coinvolti sarebbero già stati sospesi. Non solo: Il Giornale ha scoperto che ildisgraziato volo è stato scelto dall'agenzia Jo­micol, che nel 2009 aveva fatto lo stesso con un aereo uguale costretto ad ammarare prima dell'atterraggio a Caracas. Ana Arango, una dei passeggeri, ha denunciato: «Vendono bi­glietti affittando avionetas private senza alcu­na copertura legale o assicurativa. Queste peri­colose condizioni non vengono rese note ai passeggeri: fanno i soldi sulla pelle della loro si­curezza ». Asdrubal Remigio Bermudez, pro­prietario della Transaereo 5074, la compagnia del volo sparito di Missoni, ha ammesso che la sua società non aveva ancora ricevuto le auto­rizzazioni necessarie. L'imprenditore «fanta­sma », che nei giorni scorsi non ha voluto parla­re con il Giornale ha però sottolineato sui me­dia venezuelani che il velivolo scomparso ed i due piloti soddisfavano tutti i requisiti si sicu­rezza. Un alto funzionario dell'Istituto nazio­nale aeronautico di Caracas ha confermato che «Transaereo 5074 aveva avviato un proces­so di cer­tificazione come richiesto dall'aviazio­ne venezuelana, ma il certificato non era anco­ra stato emesso perchè il processo non era completato. Ciò significa che la società non è certificata per operare servizi di trasporto ae­reo ». Unafontede il Giornale in Venezuela rive­la che «quattro funzionari coinvolti sono già stati sospesi. Due dell'aeroporto ausiliario di Maiquetía (Caracas) e altri due all'Inac». I so­spetti sarebbero agli arresti domiciliari. Anche nel 2008, quando sono spariti altri 8 italiani con un volo da Los Roques, i permessi non era­no a posto. Come anticipato da il Giornale mer­coledì, l'ambasciata italiana a Caracas ha con­fermato che le tracce radar hanno permesso di individuare il possibile luogo dell'impatto dell' aereo scomparso. Purtroppo in quella zona il mare è profondo 2000 metri. Il viaggio di Misso­ni ed amici era stato organizzato dalla New Age promotion di Caracas come «corrispon­dente di un altrettanto riconosciuto tour ope­rator italiano» scrive l'avvocato dell'agenzia viaggi a Il Giornale . «La New Age ha ricevuto (...) la richiesta espressa dei Signori Vittorio Missoni, Maurizia Castiglioni, Guido Foresti, Elda Scalvenzi di voler prenotare un volo priva­to, a loro uso esclusivo, per andare a Los Ro­ques il 27/ 12/2012 e rientrare a Caracas il gior­no 04/ 01/2013-recita il comunicato-in modo da avere una maggiore flessibilità di orario e minor tempo di transito in aeroporto, a diffe­renza di quanto avrebbe comportato loro un volo di linea».Poi spiega la scelta dell'aereo ma­ledetto: «Per soddisfare questa specifica richie­sta la New Age si è rivolta alla ditta Jomicol la quale è regolarmente costituita da oltre cin­que anni ed abilitata dalle autoritá del turismo ed aeronautiche del Venezuela ad offrire e pre­stare il servizio di voli privati o charter sulla rot­ta Caracas­Los Roques». La stessa agenzia che nel 2009 aveva garanti­to il volo di un aereo uguale, il Britten Norman Islander, YV212T, costretto ad un ammarag­gio di emergenza. «Il problema è quando una società agisce come una compagnia aerea, vendendo biglietti e traendo profitto da questa attività senza conformarsi alle norme stabilite dall'Inac - ha dichiarato José Angulo esperto venezuelano- Ci sono state denunce di queste irregolarità ma le autorità chiudono un occhio a causa dei soldi e degli interessi generati dal tu­rismo a Los Roques ». 
www.faustobiloslavo.eu
 

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07 gennaio 2013 | Mattino5 | reportage
Il mistero della scomparsa di Missoni
L’aereo con Missoni, la moglie ed i suoi amici che si infila in una cumulo di nuvole e non ne esce più. La strana compagnia con solo due velivoli uguali, che ha ottenuto le licenze in novembre e prima volava a Los Roques “grazie alla compiacenza di funzionari locali e agenzie di viaggio”. Questi e altri sono i tasselli del puzzle della scomparsa del Britten Norman BN-2a Islander con i quattro italiani a bordo e due piloti. Un buon aereo, bimotore, che “vola sempre” dicono gli esperti, se la manutenzione è perfetta.

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