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Domande di Oggi
28 marzo 2013 - Rubriche - India - Oggi
Adesso a loro che cosa succederà?

Dopo il pasticcio indiano non c’è alcuna garanzia sul futuro dei marò, se non il giudizio di un Tribunale speciale che deciderà il loro destino. Un “paracadute” esiste per  Massimiliano Latorre e Salvatore Girone accusati di aver ucciso due pescatori indiani scambiandoli per pirati. Lo scorso autunno il Parlamento ha ratificato un accordo con l’India per far scontare in patria le pene inflitte da Delhi, ai detenuti italiani (ad oggi sono 18). Lo stesso vale per gli indiani in carcere da noi (oltre 100). 

Prima di arrivare ad una condanna, però, New Delhi deve istituire il Tribunale speciale che giudicherà Latorre e Girone. La nomina dei magistrati è iniziata in questi giorni. Ancora prima di entrare nel merito delle accuse la corte speciale dovrà decidere sul nodo della giurisdizione. La speranza italiana è che appellandosi alla Convenzione dell’Onu sul diritto del mare (Unclos) venga riconosciuto il diritto dei marò a venir processati in Italia. Se così non fosse Latorre e Girone verranno giudicati in India. La condanna è già scritta e sarebbe un successo ottenere l’omicidio colposo e non volontario. A quel punto i marò potrebbero richiedere di scontare la pena in Italia, ma non è detto che il governo indiano, su pressione dello stato del Kerala dove è iniziato tutto, acconsenta così facilmente.

L’unico dato certo è la frase pronunciata da Latorre poche ore dopo il rientro in India: “Siamo militari, abbiamo le stellette. Sappiamo obbedire, nella buona e nella cattiva sorte''.


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20 marzo 2013 | TG5 | reportage
"I nostri marò" l'e book di Giornale.it
La storia di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone i fucilieri di Marina trattenuti in India per un anno con l'accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati. "I NOSTRI MARO'" è un e book di Fausto Biloslavo e Riccardo Pelliccetti, che ripercorre la vicenda attraverso documenti esclusivi, testimonianze, foto e video inediti. Un anno di sgarbi diplomatici, interpretazioni arbitrarie del diritto e umiliazioni, ma anche un anno di retroscena e di battaglie per riportarli a casa. Latorre e Girone restano in Italia, ma la storia non è finita. Ora è sotto tiro il nostro ambasciatore in India, Daniele Mancini, per il mancato rientro a Delhi dei marò.

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18 marzo 2013 | TG5 | reportage
Caso marò: documento esclusivo pubblicato dal Giornale
Il 15 marzo con la nota verbale 100/685, l’ambasciata italiana ricordava al “ministero degli Esteri indiano gli obblighi alla protezione dei diplomatici derivanti dalla Convenzione di Vienna”. Nella nota si chiede al governo di Delhi di “riassicurare che nessuna autorità indiana possa applicare misure restrittive alla libertà di Sua Eccellenza l’ambasciatore”. Alla fine si invita pure a garantire la “personale sicurezza” di Mancini e tutti i nostri diplomatici in India.

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24 gennaio 2014 | Vita in diretta | reportage
I marò nella trappola giudiziaria indiana


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radio

26 marzo 2013 | Radio Città | intervento
India
Caso marò: Terzi si dimette. Il ministro della Difesa no


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12 marzo 2013 | Radio 24 - Melog | intervento
India
I due Marò
La storia di Massimilianno Latorre e Salvatore Girone i fucilieri di Marina trattenuti in India per un anno con l'accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati. Sul Giornale.it è raccontata nell'e book "I NOSTRI MARO'", che ripercorre la vicenda attraverso documenti esclusivi, testimonianze, foto e video inediti. Un anno di sgarbi diplomatici, interpretazioni arbitrarie del diritto e umiliazioni, ma anche un anno di retroscena e di battaglie per riportarli a casa. Latorre e Girone restano in Italia, ma la storia non è finita. Ora è sotto tiro il nostro ambasciatore in india, Daniele Mancini, come rappresaglia per il mancato rientro a Delhi dei marò.

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26 marzo 2013 | Radio24 | intervento
India
I Marò rispediti in India


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