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Commento
12 aprile 2013 - Esteri - India - Il Giornale
Monti affida i marò a Berlino
Prima acconsente a trattenerli in Italia, poi rispedisce i marò a Delhi perchè l'India ha fatto bau. E adesso il premier in scadenza, Mario Monti, mette l'elmetto con il chiodo affidandosi alla Germania perchè i tedeschi «hanno rapporti significativi con l'India». Noi, invece, povera Italietta, riusciamo a combinare poco o niente, come dimostrano le umiliazioni subite nei 14 mesi di odissea indiana. Ieri il presidente del Consiglio era al G8 di Londra, in qualità di ministro degli Esteri, dopo che Giulio Terzi ha detto no alla pugnalata alla schiena ai marò. Il professore, che sembra saperne sempre una più degli altri, è tornato a ribadire per la centesima volta che l'India «ha apprezzato il mantenimento della parola data». Credo bene: in spregio all'immunità diplomatica aveva bloccato il nostro ambasciatore, quando Roma non voleva rimandare indietro i marò e la nostra risposta è stata quella di calare le braghe. Lapo Pistelli, deputato Pd, l'ha detta giusta in Parlamento: «È l'8 settembre del governo tecnico». Non sapendo che pesci pigliare Monti ha pensato bene di chiedere aiuto ai crucchi, che in questi giorni ospitano il primo ministro indiano. Il motivo è semplice, come conferma lo stesso professore: la Germania è uno dei Paesi che ha rapporti significativi con l'India. Noi per il momento riusciremo a malapena ad evitare ai marò la pena di morte, mentre il ritorno a casa di Latorre e Girone resta una chimera.
[continua]

video
19 febbraio 2014 | Rai 1 mattina | reportage
Ennesimo rinvio per i marò. L'Italia richiama l'ambasciatore, ma non basta


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10 febbraio 2014 | La vita in diretta | reportage
Marò candidati alle europee?
Se destra e sinistra candidassero un fuciliere di Marina a testa per le elezioni di Strasburgo sarebbe un segnale di unità e dignità nazionale.

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18 marzo 2013 | TG5 | reportage
Caso marò: documento esclusivo pubblicato dal Giornale
Il 15 marzo con la nota verbale 100/685, l’ambasciata italiana ricordava al “ministero degli Esteri indiano gli obblighi alla protezione dei diplomatici derivanti dalla Convenzione di Vienna”. Nella nota si chiede al governo di Delhi di “riassicurare che nessuna autorità indiana possa applicare misure restrittive alla libertà di Sua Eccellenza l’ambasciatore”. Alla fine si invita pure a garantire la “personale sicurezza” di Mancini e tutti i nostri diplomatici in India.

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radio

26 marzo 2013 | Radio Città | intervento
India
Caso marò: Terzi si dimette. Il ministro della Difesa no


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26 marzo 2013 | Radio24 | intervento
India
I Marò rispediti in India


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12 marzo 2013 | Radio 24 - Melog | intervento
India
I due Marò
La storia di Massimilianno Latorre e Salvatore Girone i fucilieri di Marina trattenuti in India per un anno con l'accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati. Sul Giornale.it è raccontata nell'e book "I NOSTRI MARO'", che ripercorre la vicenda attraverso documenti esclusivi, testimonianze, foto e video inediti. Un anno di sgarbi diplomatici, interpretazioni arbitrarie del diritto e umiliazioni, ma anche un anno di retroscena e di battaglie per riportarli a casa. Latorre e Girone restano in Italia, ma la storia non è finita. Ora è sotto tiro il nostro ambasciatore in india, Daniele Mancini, come rappresaglia per il mancato rientro a Delhi dei marò.

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