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Intervista esclusiva
07 agosto 2013 - Esteri - Kazakhstan - Il Giornale
“Ablyazov fu avvisato del blitz e scelse di sacrificare la moglie”
Fausto Biloslavo Astana (Kazachstan) Ex amba­sciatore a Washington e Londra, Erlan Idrissov è il ministro degli Esteri kazako. Per la prima volta parla con un giornalista del pa­sticcio con l'Italia, senza peli sul­la lingua.
Cosa pensa della tempesta per la vicenda Shalabayeva?
«Siamo sorpresi. Madame Sha­labayeva non ha nulla a che fare con questo caso. A noi interessa­va Ablyazov (il marito) ricercato dall'Interpol. Per qualche ragio­ne è sparito ( durante il blitz del 28 maggio vicino a Roma, ndr ). Co­me è venuto a sapere che c'era un' operazione della polizia nei suoi confronti? Non voglio fare specu­lazioni, ma deve aver ricevuto un messaggio ed è scappato. Gli agenti hanno trovato solo la sua famiglia. Qualcuno teorizza che l'abbia lasciata volutamente alle spalle per scatenare questa tem­pesta ».
Come poteva sapere del bli­tz?
«Avendo tanti soldi sono sicu­ro che può permettersi non solo costose società di relazioni pub­bliche, famosi avvocati e finanzia­re Ong super attive a suo favore. Ha sicuramente assoldato i mi­gliori esperti nella sicurezza».
Alma Shalabayeva e sua fi­glia potranno tornare in Ita­lia?
«Possono certamente tornare in Italia o qualsiasi altro paese che desiderano. O andare sulla lu­na se vogliono. Ma il comporta­mento di Alma Shalabayeva ci fapensare che stia giocando una parte. Quando incontra i giornali­sti chiede aiut­o per lasciare il Ka­zakhstan sostenendo di vivere in una gabbia. È ridicolo. Lunedì l'ho spiegato ai vostri giovani par­lamentari (una delegazione del Movimento 5 stelle, ndr ). La si­gnora è sotto inchiesta per un pas­saporto kazako falso. Durante l'indagine deve restare ad Alma­ty. Ma se rispetta alcune garanzie è libera di viaggiare. In primo luo­go il deposito di una cauzione e l'assicurazione da parte del pae­se ospitante, Italia o altri, che ga­rantirà il suo rientro in Kazakh­st­an se fosse necessario per il pro­cedimento giudiziario. Non ha ancora chiesto di partire per scar­sa informazione o di proposi­to? ». 
Cosa le hanno chiesto i depu­tati
 italiani? 
«Di aiutare la signora a rientra­re in Italia. Vogliono tornare qui per accompagnarla a Roma. Va bene, ma devono venir rispettate
 le garanzie». 
Le autorità italiane hanno accusato il vostro ambascia­tore, Andrian Yelemessov, di essere stato invasivo, o peggio, nel reclamare l'arre­sto di Ablyazov e l'espulsio­ne della moglie. Come repli­ca?
«Respingiamo totalmente que­ste accuse. Non abbiamo mai ri­cevuto nessuna protesta formale dal governo italiano. Al contrario ho chiarito al vostro ambasciato­re c­he siamo sorpresi dalle dichia­razioni ai giornali di rappresen­ta­nti italiani sui supposti compor­tamenti sbagliati di Yelemessov. Siamo orgogliosi del nostro am­basciatore e non abbiano alcun dubbio che ha compiuto il suo do­vere. È veramente deludente e frustrante che i rappresentanti istituzionali italiani abbiano au­torizzato comunicati ufficiali contro un ambasciatore di un pa­ese indipendente e amico ». 
Il ministro degli Esteri, Em­ma Bonino,
 
non vuole incon­trarlo.
 Reagirete?
«L'agenda della Bonino sarà piena in questo momento, ma speriamo che l'incontro avvenga per archiviare l'episodio. Non penso che la vicenda potrebbe o dovrebbe influenzare le nostre re­lazioni che sono di importanza strategica, ma se ci sarà una ripeti­zione dei reclami (nei confronti all'ambasciatore, ndr ) allora la re­sponsabilità per le conseguenze ricadrà su di voi». (Ieri sera il se­gretario generale della Farnesi­na Michele Valensise ha ricevuto l’ambasciatore esprimendo il di­sappunto per l’irrituale gestione della vicenda, ndr ).
Ablyazov è stato arrestato in Francia la scorsa settimana.
Secondo lei chi è quest'uo­mo?
«È falso, al 100%, che sia il lea­der dell'opposizione in Kazak­stan. È un autoproclamato dissi­dente. Si tratta di un criminale che ha rubato un sacco di soldi pubblici. Compresi 250 milioni di dollari delle banche italiane. I media hanno ripreso le sue bu­gie. Ha pagato le migliori società di Pr, come la D'Antona & Part­ners in Italia, per propagare que­sta truffa ». 
Però gode dell'asilo politico a Londra...
 
«Sospetto che abbia messo in moto la sua potenza finanziaria per ottenerlo, ma poi è fuggito dall'Inghilterra rincorso da una condanna a 22 mesi. Questo si­gnifica che ha violato lo status di rifugiato».
Volete processarlo in Ka­zakhstan?
«Abbiamo inviato una richie­sta di estradizione, ma la decisio­ne spetta al tribunale francese».
Siete accusati di essere auto­ritari e di non rispettare i di­ritti umani...
«Venite in Kazakhstan e giudi­cate con i vostri occhi. Non sare­mo la società ideale, una piena democrazia, ma siamo sulla stra­da giusta per costruire il futuro migliore ai nostri figli».
[continua]

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03 agosto 2013 | Rainews24 | reportage
Esclusivo. Alma Shalabayeva ad Almaty
ALMATY (Kazakhstan) - “Sono libera come in una gabbia” sospira Alma Shalabayeva nell’elegante casa a due piani, alle porte di Almaty, l’antica capitale kazaka, dove ha l’obbligo di dimora. Per la prima volta dalla vergognosa espulsione dall’Italia del 31 maggio, con la figlia Alua di 6 anni, la signora apre la porta ad un giornalista italiano, a fine mattinata del 2 agosto.

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