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Articolo
18 settembre 2013 - Esteri - India - Il Giornale
Caso marò, l’India ci fa un altro “scherzo”
India di nuovo contro l'Italia sul c­a­so marò pronta a prenderci a schiaffi.
Il governo di Delhi investirà la Corte suprema dell'ultimo braccio di ferro con Roma sulla testimonianza dei quattro fucilieri di marina «supersti­ti », che erano a bordo dell'Enrica Lexie con Massimiliano Latorre e Sal­vatore
 Girone. Massimo Andronico, Alessandro Conte, Antonio Fontana e Renato Vo­glino non erano sul ponte della nave italiana quando un'imbarcazione so­spetta si avvicinò il 15 febbraio 2012. Dopo l'accusa indiana a Latorre e Gi­rone di aver sparato e ucciso due pe­scatori e non dei pirati, i quattro marò sono stati costretti a rimanere a bor­do della Lexie per oltre due mesi nel porto di Kochi prima di tornare in pa­tria.
Adesso la polizia antiterrorismo (Nia), che deve concludere le indagi­ni per arrivare al processo, vuole a tut­ti i costi interrogarli a Delhi. Il gover­no italiano non ha nessuna intenzio­ne di rimandare i quattro del reggi­mento San Marco in India. Le alterna­tive proposte sono l'interrogatorio in video conferenza, domande e rispo­ste scritte oppure una trasferta a Ro­ma degli investigatori indiani.
Tutte proposte respinte e ieri il gior­nale indiano
 The Economic Times ha rivelato che il governo di Delhi è pron­to a presentare un reclamo alla Corte Suprema sul rifiuto italiano.
L'inchiesta doveva risolversi in un paio di mesi e invece ne sono passati cinque. Il processo ai marò, che avrebbe dovuto iniziare la massimo
 in settembre, è ancora in alto mare.
Il rischio è che la suprema corte «or­dini » all'Italia, attraverso un'ingiun­zione, di far testimoniare i marò rien­trati in patria. Dopo il «fermo» del no­stro ambasciatore, quando sembra­va che non volessimo rimandare a
 Delhi Latorre e Girone a casa in per­messo, la Corte suprema ha il dente avvelenato. Una fonte italiana in In­dia teme che si possa addirittura arri­vare ad una nuova richiesta d'arresto per i marò, che vivono e lavorano in ambasciata. Ipotesi improbabile, ma il governo indiano sta chiaramente scaricando sull'Italia il rallentamento dell'in­chiesta. Da ieri è di nuovo in missione a Delhi, l'inviato speciale del governo sui marò, Staffan de Mistura, che de­ve incontrare il ministro degli Esteri indiano Salman Khurshid.
Un'ipotesi di compromesso, secon­do una fonte del
 Giornale che cono­sce bene la vicenda, è l'interrogatorio in campo neutro. I quattro marò po­trebbero venir sentiti in un paese ter­zo. Nulla è stato deciso ma si ipotizza Dubai o la base dell'Aeronautica mili­tare ad Al Bateen negli Emirati arabi, una sede Onu oppure la sede interna­zionale de L'Aja. Nel frattempo la fregata Libeccio della Marina militare salpa oggi da Ta­ranto per dare il cambio a nave Zeffi­ro nella missione anti pirateria al lar­go della Somalia. Ancora una volta ga­ran­tiremo la sicurezza del traffico ma­rittimo anche ai mercantili indiani. 
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video
24 gennaio 2014 | Vita in diretta | reportage
I marò nella trappola giudiziaria indiana


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19 febbraio 2014 | Rai 1 mattina | reportage
Ennesimo rinvio per i marò. L'Italia richiama l'ambasciatore, ma non basta


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18 marzo 2013 | TG5 | reportage
Caso marò: documento esclusivo pubblicato dal Giornale
Il 15 marzo con la nota verbale 100/685, l’ambasciata italiana ricordava al “ministero degli Esteri indiano gli obblighi alla protezione dei diplomatici derivanti dalla Convenzione di Vienna”. Nella nota si chiede al governo di Delhi di “riassicurare che nessuna autorità indiana possa applicare misure restrittive alla libertà di Sua Eccellenza l’ambasciatore”. Alla fine si invita pure a garantire la “personale sicurezza” di Mancini e tutti i nostri diplomatici in India.

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radio

26 marzo 2013 | Radio Città | intervento
India
Caso marò: Terzi si dimette. Il ministro della Difesa no


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12 marzo 2013 | Radio 24 - Melog | intervento
India
I due Marò
La storia di Massimilianno Latorre e Salvatore Girone i fucilieri di Marina trattenuti in India per un anno con l'accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati. Sul Giornale.it è raccontata nell'e book "I NOSTRI MARO'", che ripercorre la vicenda attraverso documenti esclusivi, testimonianze, foto e video inediti. Un anno di sgarbi diplomatici, interpretazioni arbitrarie del diritto e umiliazioni, ma anche un anno di retroscena e di battaglie per riportarli a casa. Latorre e Girone restano in Italia, ma la storia non è finita. Ora è sotto tiro il nostro ambasciatore in india, Daniele Mancini, come rappresaglia per il mancato rientro a Delhi dei marò.

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26 marzo 2013 | Radio24 | intervento
India
I Marò rispediti in India


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