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15 febbraio 2014 - Esteri - India - Il Giornale
Ora l’Europa incalza l’Onu E Renzi cosa fa per i marò?

Il presidente del Consiglio di­missionario è uscito di scena do­po aver presieduto a Palazzo Chigi la task force sui marò. Un segnale da biglie d’acciaio, da parte di Enrico Letta. Il giovane premier subentrante, Matteo Renzi, non risulta che abbia mai rilasciato una dichiarazio­ne netta sul caso dei fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trattenuti in India. Adesso dovrà farlo e pre­sto. Oggi sono passati due anni dall’incidente in alto mare con la morte di due pescatori india­ni. Martedì prossimo l’accusa indiana, che imputa ai marò di averli ammazzati, dovrà scopri­re le carte. Se applicherà il fami­gerato Sua act, la legge antiterro­rismo, scoppierà un putiferio. Se, come sembra dalle anticipa­zioni della stampa indiana, stanno cercando ora una via d’uscita secondo il normale co­dice penale sarà solo l’inizio di un processo, che chissà come e quando finirà.
Renzi, «ghe pensi mi», non può fare lo struzzo sui marò. Fin dalla formazione del nuovo go­verno se confermasse Emma Bonino agli Esteri, oppure no, darà un segnale. «È apprezzabi­le che Letta abbia voluto, come ultimo atto, presiedere la task force sui marò. Il fatto che l'auto candidatosi a prendere il suo posto, Renzi, non abbia mai det­to una sola parola su questa tra­gica vicenda è inquietante” ha subito attaccato Maurizio Ga­sparri del Pdl. In realtà negli ulti­mi tempi alcuni esponenti del Pd si sono risvegliati dal torpore sui marò. Lunedì scorso, Nicola Latorre, presidente della Com­missione Difesa del Senato, ha dichiarato senza mezzi termi­ni: «Di fronte al comportamen­to dell’India­e alla mancata solu­zione del caso non rifinanziere­mo
 le missioni internazionali per l’antipirateria».Bisognereb­be fare di più, ma accontentia­moci.
Ieri Letta ha ribadito «i senti­menti di vicinanza a Girone e La­torre e alle loro famiglie. Sono certo che l'impegno delle istitu­zioni e dell'Italia intera conti­nuerà con determinazione fino alla soluzione della vicenda». Un’eredità esplosiva per il suo successore. Forse Letta ha fatto apposta a mollargli platealmen­te la pata­ta bollente il giorno del­l’uscita di scena. Eredità ancora più spinosa essendo un mistero l’opinione di Renzi sui due fuci­lieri di Marina. Non solo: Palaz­zo Chigi ha già det­tato la linea. In un comunicato si leg­ge che «l'eventua­le ricorso da parte indiana alla legge sulla sicurezza ma­rittima (il Sua act, nda) avrebbe con­seguenze negative nei rapporti con l'India e nella lotta globale contro la pirateria».
Il ministro uscente della Dife­sa, Mauro, ha par­lato «dell’ipotesi di un arbitrato in­ternazionale ». Pec­cato che sia stato proprio il governo Letta a cedere sul­la linea del Piave del processo in Ita­lia o­all’Onu accettando il panta­no giudiziario
 indiano.
Dopo due anni siamo al pun­to di partenza. Il delegato del Co­cer (rappresentanza di base) della Marina, Vito Alò si chiede «quale destino si profila, per i nostri fucilieri, con le nuove di­namiche politiche?».
Da Delhi, il viceprocuratore generale indiano, Mohan Para­saran, ha ammesso con il GrRai che il caso potrebbe avere riper­cussioni di ordine pubblico. Per questo motivo non si può, secondo lui, dare l'impressione che «cittadini stranieri riceva­no un trattamento preferenzia­le ». La strada, dopo due anni, è tutta in salita.Unica nota positi­va è­che l’Europa si sta muoven­do sul serio.
 Ieri la «ministra» de­gli Esteri Ue Catherine Ashton è andata da Ban Ki Moon per di­scutere la questione e prima del­l’incontro ha ribadito che esse­re «preoccupata per l’accusa di terrorismo»e ha aggiunto:«Stia­mo lavorando con l’Italia».


[continua]

video
19 febbraio 2014 | Rai 1 mattina | reportage
Ennesimo rinvio per i marò. L'Italia richiama l'ambasciatore, ma non basta


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08 marzo 2012 | Uno Mattina | reportage
Il caso dei marò "ostaggi" degli indiani


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24 gennaio 2014 | Vita in diretta | reportage
I marò nella trappola giudiziaria indiana


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[altri video]
radio

21 gennaio 2014 | Radio24 Melog cronache meridiane | intervento
India
I marò rischiano la pena di morte?


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15 gennaio 2014 | Zapping | intervento
India
I marò e la solita Italietta
I marò forse eviteranno la spada di Damocle della legge che prevede la pena di morte, ma in questo caso po­trebbero rischiare di tornare fra le grinfie del Kerala per venir giudicati. Lo scrive l’agenzia indiana Press Trust, mentre l’Italia ha chiesto alla Corte suprema di rimandare a casa i marò «in attesa del processo». Nel frattempo a Milano si festegge­rà con un galà la 65 ª Giornata naziona­le della Repubblica dell'India. Ed il 26 gennaio, il consolato di Delhi e l’or­chestra sinfonica Giuseppe Verdi hanno organizzato un concerto «de­dicato all’India in occasione della Fe­sta nazionale »all’auditorio della Fon­dazione Cariplo. Pecunia non olet, ma in pratica suoneremo per gli india­ni c­he da due anni trattengono Massi­miliano Latorre e Salvatore Girone.

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18 febbraio 2014 | Radio Radio | intervento
India
Unità e Giornale d'accordo sui marò


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[altri collegamenti radio]