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Reportage
31 marzo 2014 - Esteri - Ucraina - Panorama |
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La jihad dei tartari di Crimea |
Il tartaro Reshat Ametov voleva arruolarsi nell’esercito ucraino per difendere la Crimea. Uomini in mimetica (come i filorussi) l’hanno rapito, torturato e ucciso. Il 19 marzo, al funerale nella capitale Sinferopoli, un gruppo di giovani con tunica islamica e barbone integralista stanno in disparte meditando vendetta in nome di Allah.
«La Crimea potrebbe diventare un altro Afghanistan o Siria. Se ci sarà un conflitto, i musulmani da diversi paesi verranno a combattere». Parola di Fazil Amzayev, rappresentante di Hizb e Tahir, movimento estremista islamico, con sede in Ucraina e cellule in Crimea, ma fuori legge in Russia.
«I russi ci hanno invaso. Per questo siamo pronti a imbracciare le armi» annuncia Alim, 23 anni, di Sinferopoli, aria da salafita. Intervistato da Panorama, Refat Chubarov, leader moderato dei tartari di Crimea (300 mila membri), butta acqua sul fuoco: «Abbiamo vissuto per mezzo secolo in esilio (dopo la deportazione voluta da Stalin nel 1944, nda). I giovani sentono la patria ritrovata sotto minaccia, ma i salafiti sono pochi ed escludo che possano tentare azioni militari».
Per alcune fonti, un centinaio di tartari sono andati a combattere in Siria. In nome della guerra santa, Ramazan, nome di battaglia Abu Khalid, originario di Nizhnegorsk, il 25 aprile 2013 si è fatto saltare in aria ad Aleppo. I tartari sono arruolati nel Jaish al-Muhajireen wal-Ansar, gruppo filo Al Qaeda, il cui vicecomandante è il mujahed della Crimea, Abdul Karim Krimsky. L’aspetto paradossale è che gli ultranazionalisti cristiani di Pravy Sektor, ariete militare della rivolta di piazza Maidan, sostengono che i tartari «sono stretti alleati» e già armati. Per evitare derive rischiose, il moderato Chubarov chiede «l’invio in Crimea di 250-300 osservatori europei (italiani compresi) che secoli fa hanno colonizzato queste terre».
Fausto Biloslavo - da Sinferopoli
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01 febbraio 2014 | MezziToni | reportage
Sulle barricate di Kiev
Piazza Maidan, l'Ucraina e le mille facce della rivolta contro il regime del presidente Viktor Yanukovich.
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03 marzo 2014 | TG5 | reportage
In Crimea ultimatum dei russi alle basi ucraine
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07 marzo 2014 | TG5 | reportage
In Crimea arrivano i volontari serbi
SEBASTOPOLI - Folti barboni, mimetiche, coltellacci alla cintola e sulla spalla il teschio con le tibie incrociate, simbolo del sacrificio in nome del popolo slavo. Si presenta così una ventina di cetnici, i paramilitari serbi, arrivati in Crimea per dare man forte ai filo russi. Non è stato facile trovare l’avanguardia dei “lupi” come vengono chiamati i volontari giunti dalla Serbia.
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radio
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16 aprile 2014 | Radio IES | intervento |
Ucraina
Una nuova Crimea
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26 maggio 2014 | RadioVaticana | intervento |
Ucraina
Il nuovo presidente ucraino e la guerra civile nell'Est
I rapporti con Mosca, la crisi economica, la secessione del Donbas e lo spettro della guerra civile sempre più sanguinosa.
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27 marzo 2014 | La notte di radio uno | intervento |
Ucraina
Crimea, i trenta giorni che sconvolsero l'Europa
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