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Scenari mondo
30 aprile 2014 - Esteri - Iraq - Panorama
Iraq alle urne: Al Qaeda in piazza ma alla periferia di Baghdad

CHE COSA E’ SUCCESSO 

Le prime elezioni parlamentari in Iraq, dopo il ritiro delle truppe Usa a fine 2011, si terranno il 30 aprile. I candidati sono 9.040 per i 328 seggi dell’assemblea che eleggerà il primo ministro e il presidente. A sfidarsi 39 coalizioni, ma il favorito è il blocco «Stato di diritto» che sostiene il premier uscente Nouri al Maliki, appoggiato da Usa e Iran. Il premier è insidiato da fazioni sciite rivali, oltre che dai sunniti alla ricerca di alleanze con i curdi. Le elezioni non si svolgeranno nella provincia di Anbar, confinante con la Siria, travolta dalla ribellione delle tribù sunnite che si sono alleate con Al Qaeda contro il potere sciita di Baghdad. Proprio a 4 km dalla capitale, ad Abu Ghraib, il 20 marzo Al Qaeda ha organizzato una parata con tanto di bandiere e armi. Da dicembre, Falluja e una parte di Ramadi sono in mano a miliziani appoggiati da Qatar e Arabia Saudita. In vista del voto, in Iraq dall’inizio dell’anno sono morte 2.700 persone. 

CHE COSA HANNO SCRITTO   

Secondo il Christian science monitor, gli iracheni «temono che le forze centrifughe, l’escalation di violenza e i conflitti religiosi porteranno alla balcanizzazione del paese». Sulla testata statunitense, Saad Eskander, politologo e direttore degli archivi nazionali a Baghdad sostiene che «le forze della disgregazione sono molto più potenti delle forze dell’unità». Il New York Times registra invece che gli attentati sono aumentati «a due settimane dalle elezioni». La rivolta sunnita nella provincia di Anbar, nota il quotidiano americano, è alimentata dalla «guerra in Siria che potrebbe inghiottire l’Iraq. I duri della ribellione contro Damasco considerano i due paesi un unico terreno di battaglia». 



video
12 febbraio 2008 | Top Secret Rete 4 | reportage
Iraq: il caso Calipari
Fausto Biloslavo e Barbara Schiavulli parlano di Nicola Calipari il numero due del Sismi ucciso ad un posto di blocco americano in Iraq, mentre portava in salvo Giuliana Sgrena, la giornalista del Manifesto sequestrata a Baghdad nel 2005. Con Claudio Brachino si parla anche della missione italiana ad An Nassiryah e dell'impegno militare in Afghanistan.

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28 novembre 2014 | SKY TG 24 | reportage
Cristiani perseguitati
La storia dimenticata dei profughi cristiani in Iraq.

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22 novembre 2014 | | reportage
Premio Cutuli
Da Erbil collegamento per ricordare Maria Grazia uccisa dai talebani il 19 novembre 2011 a Surobi sulla strada per Kabul

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radio

14 giugno 2014 | Radio24 | intervento
Iraq
L'avanzata del Califfato
Il califfato con Baghdad capitale, Corano e moschetto, mani amputate ai ladri, nemici crocefissi, tasse islamiche, donne chiuse in casa ed Occidente nel mirino con l’obiettivo di governare il mondo in nome di Allah. Questo è lo “Stato islamico dell’Iraq e della Siria” (Isis), che sta conquistando città dopo città rischiando di far esplodere il Medio Oriente.

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