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Articolo
25 maggio 2014 - Esteri - Ucraina - Il Giornale |
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Ucraina, colpito un giornalista italiano |
Un fotoreporter italiano ed il suo interprete sarebbero stati uccisi o gravemente feriti a Slaviansk, il fortino filo russo circondato dalle truppe ucraine nell’est del paese. Il fotografo, sulla cui sorte non c’è ancora certezza, sarebbe Andrea (Andy) Rocchelli, trentenne free lance piacentino tra i fondatori del collettivo fotografico Cesuralab che lavora assieme ad un gruppo di colleghi presenti in Ucraina fin dall’inizio della crisi. La sua “guida” sarebbe un russo molto noto nell’ambiente giornalistico, Andrei Mironov, ma il condizionale è d’obbligo. L’ambasciata italiana a Kiev e la Farnesina stanno verificando la notizia. L’unica certezza è che alla vigilia delle presidenziali si è combattuto duramente a Slaviansk. La battaglia è scoppiata nelle prime ore del mattino di sabato con l’uso di mortai e razzi Rpg. Poi è ripresa ad intermittenza durante il giorno sui due fronti più caldi attorno al fortino filo russo: Andrievka e Semyonovka. «Ho visto i corpi del collega italiano e del suo interprete giacere a terra e non muoversi più», ha dichiarato William Roguelon un giornalista francese ferito da una scheggia di mortaio ad un ginocchio. «Prima abbiamo sentito i proiettili di kalashnikov che fischiavano. Poi sono piovuti i colpi di mortaio tutt'intorno »,ha raccontato Roguelon.Un veroe proprio bombardamento probabilmente da parte ucraina. «Hanno aggiustato il tiro e un colpo è piombato in mezzo al fossato» dove i giornalisti erano al riparo. Le schegge di una granata avrebbero colpito al ventre l’italiano ed il suo interprete russo. Il gruppo di giornalisti si è trovato sotto il fuoco verso le 17 di sabato ad Andrievka, alla periferia di Slaviansk. La prima linea corre lungo la ferrovia, che è tenuta dai miliziani filo russi. I soldati ucraini sono attestati a poche centinaia di metri e nella boscaglia di una collina, che domina la zona, da dove spunta un’alta antenna tv. «Non posso né confermare, né smentire la notizia della morte di un giornalista italiano, ma l’artiglieria ha tuonato tutto il giorno contro di noi» dichiara alGiornale , Stella Korosheva portavoce dei filo russi di Slaviansk. Una fonte dei difensori del fortino ha confermato che «nel villaggio di Andryevka un giornalista italiano ed il suo interprete sono stati uccisi ed un corrispondete francese ferito. La loro macchina è finita sotto il fuoco». Rocchelli e l’interprete sarebbero stati colpiti dagli ucraini. Ma a Slaviansk basta sbagliare un incrocio e possono spararti da un posto di blocco gli stessi filo russi. Il fronte di Andryevka corre lungo i binari della ferrovia dove dei vagoni merci abbandonati fanno da barricata. I miliziani che guardano a Mosca sono solitamente piazzati al riparo dei vagoni, armati di kalashnikov e binocoli per controllare le posizioni dei cecchini ucraini a duecento metri. www.gliocchidellaguerra.it |
[continua] |
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03 marzo 2014 | TG5 | reportage
In Crimea ultimatum dei russi alle basi ucraine
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01 febbraio 2014 | MezziToni | reportage
Sulle barricate di Kiev
Piazza Maidan, l'Ucraina e le mille facce della rivolta contro il regime del presidente Viktor Yanukovich.
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20 luglio 2014 | Russia 1 | reportage
Gli uomini neri
La guerra civile in Ucraina sempre più sanguinosa e dimenticata schiera in prima linea un reparto fedele a Kiev, che arruola volontari europei provenienti da Italia, Svezia, Finlandia, paesi Baltici e Francia. Il battaglione Azov, accusato di simpatie naziste, sta combattendo con i suoi 250 uomini sul fronte orientale dell'Ucraina contro i ribelli filo russi. Una dozzina di volontari stranieri, che giurano di non venir pagati, hanno già prestato giuramento. Altri 24 stanno arrivando e su Facebook, il veterano francese della guerra in Croazia, Gaston Besson, ha lanciato da Kiev un appello all'arruolamento. Per giorni abbiamo seguito dalla base di Berdyansk, nell'est del paese, il battaglione Azov, che è sotto il controllo del ministero dell'Interno.
Fra i volontari europei, l'italiano Francesco F. ha lasciato la vita da manager per combattere al fianco degli ucraini contro i ribelli filo russi. Il cecchino svedese, Mikael Skillt, uno dei pochi a parlare a viso scoperto, ha una taglia dei separatisti sulla testa. E fra loro c'è pure un russo che vorrebbe abbattere il governo di Mosca. Per il colore della divisa e la provenienza dall'estrema destra ucraina ed europea sono conosciuti come "gli uomini neri".
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27 marzo 2014 | La notte di radio uno | intervento |
Ucraina
Crimea, i trenta giorni che sconvolsero l'Europa
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26 maggio 2014 | RadioVaticana | intervento |
Ucraina
Il nuovo presidente ucraino e la guerra civile nell'Est
I rapporti con Mosca, la crisi economica, la secessione del Donbas e lo spettro della guerra civile sempre più sanguinosa.
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16 aprile 2014 | Radio IES | intervento |
Ucraina
Una nuova Crimea
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