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Scenari mondo
30 luglio 2014 - Esteri - Ucraina - Panorama
In quell’area una babele di clan

Ribelli 

MILIZIA DEL DONBAS Le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk, nella regione industriale e mineraria del Donbas, nell’est dell’Ucraina, hanno formato dei corpi paramilitari con 10-20 mila miliziani. Li comanda il colonnello Strelkov, al secolo Igor Girkin, un ex ufficiale dei servizi segreti russi. Nel Donbas, secondo un rapporto del ministero dell’Interno di Kiev, almeno 17 mila poliziotti hanno disertato passando con i filorussi. 

BATTAGLIONE VOSTOK Il battaglione Vostok è uno dei reparti separatisti più temibili e meglio armati, con blindati, carri e contraerea. Fra le sue file ci sarebbero volontari russi, caucasici filo Mosca, cosacchi e bielorussi. Un’altra fazione dei pro Mosca è guidata da Igor Bezler, soprannominato «Bes» il demonio, che controlla con il pugno di ferro Holrivka, vicino a Donetsk. COSACCHI I cosacchi del Don sono giunti da Rostov per dare man forte ai filorussi nell’Ucraina orientale. Li comanda Nikolay Kozitsin, nato nella regione. Secondo Alexander Borodai, autoproclamato primo ministro della Repubblica di Donetsk, volontari sono giunti anche dalle città siberiane di Novosibirsk, Vladivostok e Chita. 

 

Governativi 

FORZE ARMATE Kiev ha inviato nell’Ucraina orientale i reparti di élite dell’esercito. L’escalation del conflitto ha visto schierare in prima linea carri armati, artiglieria, elicotteri e caccia bombardieri. L’impressione è che le forze armate ucraine non siano preparate alla secessione. 

GUARDIA NAZIONALE Con l’annessione russa della Crimea, la Guardia nazionale è stata mobilitata richiamando 33 mila riservisti. E molte unità sono state inviate a Est. Il comando dell’operazione antiterrorismo contro i separatisti è nelle mani dell’Sbu, il servizio segreto ucraino.   

UNITA’ DI VOLONTARI Per combattere i filorussi sono stati mobilitati battaglioni di volontari ultranazionalisti, come il Donbas, messo in piedi con sovvenzioni private. Il battaglione Azov è il primo che ha arruolato volontari europei arrivati da Svezia, Francia, paesi Baltici e Italia. Gli «uomini neri» dell’unità sono legati a una costola di Pravi Sektor, il movimento di estrema destra che si è battuto a piazza Maidan. Il suo leader, Dmytro Yarosh, ha spostato il quartier generale a Dnepropetrovsk, la «Stalingrado ucraina». Nel caso la Russia decidesse l’invasione. 



video
20 luglio 2014 | Russia 1 | reportage
Gli uomini neri
La guerra civile in Ucraina sempre più sanguinosa e dimenticata schiera in prima linea un reparto fedele a Kiev, che arruola volontari europei provenienti da Italia, Svezia, Finlandia, paesi Baltici e Francia. Il battaglione Azov, accusato di simpatie naziste, sta combattendo con i suoi 250 uomini sul fronte orientale dell'Ucraina contro i ribelli filo russi. Una dozzina di volontari stranieri, che giurano di non venir pagati, hanno già prestato giuramento. Altri 24 stanno arrivando e su Facebook, il veterano francese della guerra in Croazia, Gaston Besson, ha lanciato da Kiev un appello all'arruolamento. Per giorni abbiamo seguito dalla base di Berdyansk, nell'est del paese, il battaglione Azov, che è sotto il controllo del ministero dell'Interno. Fra i volontari europei, l'italiano Francesco F. ha lasciato la vita da manager per combattere al fianco degli ucraini contro i ribelli filo russi. Il cecchino svedese, Mikael Skillt, uno dei pochi a parlare a viso scoperto, ha una taglia dei separatisti sulla testa. E fra loro c'è pure un russo che vorrebbe abbattere il governo di Mosca. Per il colore della divisa e la provenienza dall'estrema destra ucraina ed europea sono conosciuti come "gli uomini neri".

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01 febbraio 2014 | MezziToni | reportage
Sulle barricate di Kiev
Piazza Maidan, l'Ucraina e le mille facce della rivolta contro il regime del presidente Viktor Yanukovich.

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14 marzo 2014 | TG5 | reportage
Gli italiani di Crimea
Gli italiani di Crimea, emigrati nella penisola oltre duecento anni fa, furono deportati in Siberia e decimati da Stalin, che li considerava una spina nel fianco durante la seconda guerra mondiale. Poi sono tornati a Kerch, vicino all'ex confine con la Russia. Gli italiani di origine sono ancora 500.

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[altri video]
radio

16 aprile 2014 | Radio IES | intervento
Ucraina
Una nuova Crimea


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26 maggio 2014 | RadioVaticana | intervento
Ucraina
Il nuovo presidente ucraino e la guerra civile nell'Est
I rapporti con Mosca, la crisi economica, la secessione del Donbas e lo spettro della guerra civile sempre più sanguinosa.

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27 marzo 2014 | La notte di radio uno | intervento
Ucraina
Crimea, i trenta giorni che sconvolsero l'Europa


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[altri collegamenti radio]