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Articolo
10 novembre 2017 - Attualità - Libia - Il Giornale |
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Libia, i migranti affogano: video incastra Ong Tedesca |
Fausto Biloslavo Una motovedetta della Guardia costiera libica arriva per prima in mezzo al mare per soccorrere un gommone zeppo di migranti, che non sarebbe rimasto a galla a lungo. Poco dopo piomba sulla scena Sea watch 3, una delle navi della Ong tedesca talebana dell\'accoglienza. Piuttosto che collaborare con il comandante libico, che cerca di convincere gli umanitari, fa da calamita, se non da esca per i migranti che si gettano in mare. Almeno cinquanta annegano compreso un neonato, secondo le testimonianze dei superstiti a Pozzallo. L\'Ong punta subito il dito contro i libici, accusandoli di aver provocato la tragedia, ma i filmati girati dalla Guardia costiera di Tripoli dimostrano il contrario. Lunedì scorso il centro di coordinamento con la Marina italiana nella base di Abu Sitta a Tripoli allerta i libici che c\'è un gommone in difficoltà a 30 miglia dalla costa. In venti minuti la motovedetta più vicina, Ras Jadir, arriva sul posto, dove la situazione è delicata. Il gommone di fabbricazione cinese è stracarico con oltre 100 migranti e potrebbe affondare. Pure la centrale operativa della Guardia costiera a Roma ha lanciato l\'allarme e Sea watch piomba sul posto, ma dopo i libici, che essendo arrivati per primi hanno il comando delle operazioni. Un filmato postato ieri dai marinai di Tripoli mostra con quanta cautela si avvicinino ai migranti per lanciare una cima verso il gommone invitandoli a stare calmi. Il rischio è che per i movimenti a bordo il gommone si ribalti facendo finire tutti in mare. «L\'equipaggio della Ras Jadir ha cominciato a recuperare i migranti, ma la gente di Sea watch si è piazzata a dieci metri nonostante le ripetute richieste del comandante di collaborare» spiega al Giornale il Capitano di vascello Abujela Abdelbari, veterano della Guardia costiera. «I migranti illegali è ovvio che vogliono andare in Italia e non tornare indietro in Libia. La vicinanza del gommone della Ong ha provocato il disastro. A decine si sono tuffati anche a rischio di annegare» sottolinea l\'ufficiale libico. E le immagini lo dimostrano. Una volta affiancato il gommone alla motovedetta libica molti migranti si lanciano in mare nuotando verso l\'unità della Ong. I filmati parziali e le foto dei talebani dell\'accoglienza, al contrario, puntano a dimostrare che è tutta colpa della Guardia costiera di Tripoli. |
[continua] |
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03 aprile 2011 | TGCOM | reportage
Il racconto del trafficante libico
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20 marzo 2011 | Tg4 | reportage
Diario dalla Libia in fiamme
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24 marzo 2011 | TGCOM | reportage
Da Triboli il quadro della situazione
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26 agosto 2011 | Radio Città Futura | intervento |
Libia
I giornalisti italiani rapiti a Tripoli
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12 maggio 2011 | Nuova spazio radio | intervento |
Libia
Che fine ha fatto Gheddafi?
Il colonnello Gheddafi è morto, ferito oppure in perfetta forma, nonostante le bombe, e salterà fuori con la sua ennesima e prolissa apparizione televisiva? Il dubbio è d’obbligo, dopo i pesanti bombardamenti di Tripoli. Ieri è ricomparaso brevemente in un video girato durante un incontro, all'insaputa dei giornalisti, nell'hotel di Tripoli che ospita la stampa internazionale.
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29 aprile 2011 | Spazio Radio | intervento |
Libia
Piegare Gheddafi e preparare l'intervento terrestre
Gli americani spingono con insistenza per un maggiore coinvolgimento dell’Italia nel conflitto in Libia, non solo per passare il cerino politico agli europei. L’obiettivo finale è piegare il colonnello Gheddafi e far sbarcare una forza di interposizione in Libia, con ampia partecipazione italiana. Un modello stile ex Yugoslavia, dove il contingente occidentale è arrivato dopo l’offensiva aerea.
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26 aprile 2011 | Radio 101 | intervento |
Libia
Con Luxuria bomba e non bomba
Il governo italiano, dopo una telefonata fra il presidente americano Barack Obama ed il premier Silvio Berlusconi, annuncia che cominciamo a colpire nuovi obiettivi di Gheddafi. I giornali titolano: "Bombardiamo la Libia". E prima cosa facevamo? Scherzavamo con 160 missioni aeree dal 17 marzo?
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08 marzo 2011 | Panorama | intervento |
Libia
Diario dalla Libia
Diario dalla Libia
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