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Articolo
05 marzo 2019 - Attualità - Siria - Il Giornale
“Dall’Oglio è ancora vivo” Nuove speranze per il gesuita
Fausto Biloslavo
La speranza è l\'ultima a morire per padre Paolo Dall\'Oglio, il gesuita finito nelle mani dell\'Isis nel 2013. Ieri è riemersa la notizia che l\'ostaggio eccellente sarebbe ancora vivo nell\'ultima sacca siriana dello Stato islamico a Baghuz. Questa volta sono le testate libanesi legate al partito armato sciita, Hezbollah, ad alimentare la speranza. I combattenti curdi delle Forze democratiche siriane sono riusciti a liberare negli ultimi giorni diversi ostaggi, compresi soldati governativi di Damasco prigionieri delle bandiere nere. I militari sono stati riconsegnati alle loro unità. Fin da sabato l\'Ong «Assistenza e riconciliazione» che opera nell\'area ha sostenuto di avere nuove conferme «da testimoni oculari», che Abuna (padre) Paolo «fosse ancora vivo». Secondo l\'organizzazione umanitaria «fonti dirette dal fronte confermano che ostaggi liberati venerdì avevano visto Padre Dall\'Oglio tra i prigionieri ancora in mano a Daesh». 
La notizia era stata pubblicata la prima volta il 7 febbraio dal quotidiano inglese The Times, che sosteneva come il gesuita italiano, il giornalista britannico John Cantlie e un\'infermiera neozelandese della Croce Rossa fossero fra gli ostaggi eccellenti che i terroristi di Baghuz volevano utilizzare per ottenere dei lasciapassare.
Nessuna fonte curda ufficiale o comandante delle unità combattenti in prima linea hanno mai confermato che Dell\'Oglio fosse ancora vivo nella sacca di Baghuz. L\'ipotesi più probabile è che il gesuita sia stato ucciso poco dopo la sua cattura a Raqqa ed il corpo gettato nel fiume Eufrate rendendo praticamente impossibile il ritrovamento.
I confratelli gesuiti hanno accolto con la massima cautela le ultime notizie che danno per certo la riapparizione di Dall\'Oglio nelle prossime ore o che addirittura sia già nelle mani delle forze curde o arabe alleate. «Per molti anni non si è saputo nulla ed è strano che non si siano mai avute notizie. Adesso nessuno ha portato prove o una fotografia che dimostrino che è ancora vivo», ha dichiarato padre Giampaolo Salvini, direttore emerito di Civiltà Cattolica. Il confratello ha sottolineato che «al giorno d\'oggi si fa in fretta a scattare una foto e invece non c\'è nulla. Rimango in contatto con la famiglia e anche loro sono in attesa: aspettano e pregano perché sia vero».
[continua]

video
19 marzo 2019 | Rai 1 Storie italiane | reportage
Ricordo di Lorenzo volontario con i curdi ucciso dall'Isis


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14 febbraio 2019 | Porta a Porta | reportage
Parla il miliziano italiano che ha combattuto nell'Isis


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09 settembre 2013 | Tg5 | reportage
La battaglia di Maalula perla cristiana
Fausto Biloslavo, appena arrivato in Siria si trova al centro degli scontri tra governanti e ribelli. Il video terribile ed il racconto della battaglia

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02 dicembre 2015 | Radio uno Tra poco in edicola | intervento
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Tensione fra Turchia e Russia
In collegamento con Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa. In studio conduce Stefano Mensurati.

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02 luglio 2015 | Radio24 | intervento
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La famiglia jihadista
"Cosa gradita per i fedeli!!! Dio è grande! Due dei mujaheddin hanno assassinato i fumettisti, quelli che hanno offeso il Profeta dell'Islam, in Francia. Preghiamo Dio di salvarli”. E’ uno dei messaggi intercettati sulla strage di Charlie Hebdo scritto da Maria Giulia Sergio arruolata in Siria nel Califfato. Da ieri, la prima Lady Jihad italiana, è ricercata per il reato di associazione con finalità di terrorismo internazionale. La procura di Milano ha richiesto dieci mandati di cattura per sgominare una cellula “familiare” dello Stato islamico sotto indagine da ottobre, come ha scritto ieri il Giornale, quando Maria Giulia è arrivata in Siria. Il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli ha spiegato, che si tratta della “prima indagine sullo Stato Islamico in Italia, tra le prime in Europa”.

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23 gennaio 2014 | Radio Città Futura | intervento
Siria
La guerra continua


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