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10 gennaio 2021 - Attualità - Stati Uniti - Il Giornale
Fermato Jake lo sciamano “Il 20 riprendiamo gli Usa”
Fausto Biloslavo
«Trump presterà giuramento per un secondo mandato il 20 gennaio!!» si illudono i seguaci del presidente americano. E dopo l\'assalto al Congresso continuano a lanciare appelli minacciosi: «Non dobbiamo lasciare che i comunisti vincano. Anche se dovremo bruciare Washington completamente. Riprendiamo Washington e riprendiamo il nostro Paese!!». La Cnn ha reso noti alcuni proclami sui forum pro Trump, dopo l\'irruzione in Campidoglio, in vista dell\'insediamento del 20 gennaio del presidente eletto Joe Biden. I cospirazionisti di QAnon, dopo il discorso conciliatorio di Trump di venerdì, che prometteva una «transizione ordinata» si sono scatenati cercando di dimostrare che in realtà è il segnale per un altro colpo di mano. Un fantomatico Neon Revolt si è rivolto in rete a 400mila seguaci estremisti del presidente in carica spiegando che Trump giurerà per un secondo mandato non riconoscendo la vittoria di Biden. E nominerà come vicepresidente, Michael Flynn, l\'ex consigliere dalla sicurezza nazionale costretto a dimettersi quasi subito per i suoi collegamenti con Mosca, considerato un faro da QAnon.
Benzina sul fuoco della tensione che sta mobilitando gli estremisti. Su Telegram i suprematisti hanno ricordato che il 20 gennaio «è la prossima data del calendario per i pro-Trump e altre folle nazionaliste per convergere di nuovo sul Campidoglio».
Questa volta sarà impossibile superare il cordone di sicurezza, ma altre azioni potrebbero venire lanciate in vari punti del Paese. Prima dell\'assalto di mercoledì i seguaci del presidente scrivevano sui social: «Trump o guerra. Oggi. È semplice». E ancora: «Se non sai sparare lo devi imparare. Ora». E fornivano istruzioni per colpire edifici governativi nei singoli stati.
Un altro allarme è che nei disordini del Campidoglio erano coinvolti pure agenti e sceriffi in servizio nel resto del Paese. E molti altri erano ex poliziotti o veterani delle guerre americane in Irak e Afghanistan. Tutta gente che sa usare le armi. Il capo della polizia di Seattle ha riferito che due agenti della città sono stati sospesi perché mercoledì si trovavano con i manifestanti a Washington. Chris West, sceriffo di una contea dell\'Oklahoma, ha ammesso di avere partecipato al comizio, ma negato di essere entrato nel Congresso. In Texas, lo sceriffo della Bexar County ha annunciato che una delle sue vice, Roxanne Mathai, è sotto inchiesta interna dopo aver postato delle foto in cui appare all\'interno del Campidoglio. Mimetiche, giubbotti anti proiettili, elmetti, zainetti militari e il come affrontavano i pochi difensori del palazzo dimostrano chiaramente, che diversi rivoltosi avevano esperienza nell\'esercito o nella polizia.
L\'Fbi ha già arrestato 80 persone e fatto circolare le foto di 10 ricercati. Ieri è finito in manette Jake Angeli, di origini italiane, diventato famoso in tutto il mondo per le sue foto agghindato da sciamano mentre occupa il Campidoglio. Oltre a lui confermati gli arresti di Adam Christian Johnson, l\'uomo ripreso mentre portava via sottobraccio il leggio della speaker della Camera, Nancy Pelosi e del 60enne Richard Barnett,ritratto seduto con i piedi sulla scrivania della Pelosi. La repressione ha spinto alcune frange ad accusare Trump di non fare abbastanza per difendere i suoi sostenitori.
Lo stesso presidente e il suo braccio destro, Rudolph Giuliani, durante l\'assalto dalle 14 alle 19, quando il Congresso era stato appena «liberato», chiamavano i senatori repubblicani per convincerli a opporsi alla conferma di Biden come 46° inquilino della Casa Bianca. Trump ha telefonato al senatore repubblicano Mike Lee, all\'inizio dell\'attacco, per farsi passare il collega Tommy Tuberville spiegandogli che doveva prendere tempo con l\'obiettivo di fermare la certificazione dell\'elezione di Biden.