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Articolo
08 settembre 2022 - Prima - Mozambico - Il Giornale |
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| Suora italiana uccisa dagli jihadisti |
Una raffica di mitra dei tagliagole, mezzi banditi e mezzi jihadisti, hanno spezzato, ancora una volta, una quercia della fede in Africa, suor Maria De Coppi, 84 anni. L\\\'assalto alla missione di Chipene, nel nord del Mozambico, è scattato martedì sera. Uomini armati, probabilmente legati alla formazione Al-Sunna wa Jamàa costola locale del defunto Califfato, hanno dato fuoco a quello che trovavano, cominciando dalla chiesa e razziato il più possibile nei magazzini dei viveri. Maria è stata uccisa dai proiettili mentre si spostava in un corridoio per raggiungere la sua stanza nella casa delle suore. Altre due sorelle, l\\\'italiana Eleonora Reboldi e la spagnola Lopez Hernandez, «sono riuscite a scappare nascondendosi nella foresta, insieme ad un gruppo di giovani ragazze» spiega in una nota la segreteria generale dei missionari comboniani. Nella casa dei confratelli sono rimasti chiusi nella loro stanza tutta la notte, pensando di venire uccisi, due missionari italiani, Loris Vignandel (la sua testimonianza nella stessa pagina nda) e Lorenzo Barro. Dopo ore di angoscia la loro diocesi di Condordia-Pordenone ha annunciato: «Don Lorenzo e don Loris sono vivi! Ringraziamo Dio! I ribelli hanno assaltato la missione, dando fuoco a tutte le opere parrocchiali».
Chipene è poco distante da un fiume che segna il confine con la provincia di Cabo Delgado, ricca di risorse dove è impegnata anche l\\\'Eni, ma con una vasta povertà fra la popolazione. Dal 2017 gli al Shabaab (giovani) che sventolano la bandiera nera dell\\\'Isis hanno scatenato la rivolta islamica. I morti sono almeno 3mila e 800mila i rifugiati. Non pochi venivano aiutati da suor Maria e la sua missione. Nelle ore precedenti all\\\'attacco le scuole del posto avevano mandato a casa gli studenti parlando di «un attacco imminente». I missionari non si aspettavano un\\\'infiltrazione così pesante, oltre Cabo Delgado, anche se stavano arrivando rinforzi ed elicotteri.
Suor Maria, originaria di Santa Lucia di Piave, aveva passato 59 anni in Mozambico ottenendo la cittadinanza. In un\\\'intervista televisiva dello scorso ottobre per la rubrica «Il Tè con i missionari» ha raccontato la sua vita legata a filo doppio con l\\\'ex colonia portoghese. Nel 1963 sbarcò in Africa dopo un viaggio di 31 giorni in nave. «Ho vissuto in questo paese momenti belli e difficili: prima quelli della colonizzazione, poi della guerra, quindi della pace e, purtroppo del terrorismo» raccontava la suora, che aveva già vissuto momenti drammatici. «Stavamo viaggiando in un convoglio. I guerriglieri ci hanno sparato. - ricordava - Io sono uscita dall\\\'auto e mi sono gettata a terra, sotto le pallottole. Ho pregato: \\\"Signore salvami\\\"». Un soldato governativo l\\\'ha salvata, ma 17 persone morirono nell\\\'agguato durante la guerra civile.
Nonostante l\\\'età non ha abbandonato la terra di missione di fronte alla nuova minaccia del terrorismo misto a criminalità. La fondazione pontificia, Aiuto alla chiesa che soffre, ricorda che ieri, 7 settembre, ricorreva l\\\'anniversario dell\\\'eccidio delle missionarie di Maria suor Lucia Pulici, suor Olga Raschietti e suor Bernadetta Bogian avvenuto in Burundi. «A otto anni di distanza, le missionarie pagano ancora il tributo del sangue per evangelizzare le nazioni africane - sottolinea il direttore, Alessandro Monteduro - La barbara uccisione della religiosa italiana suor Maria De Coppi rappresenta solo l\\\'ennesimo colpo alla comunità cristiana del Mozambico». Un nuovo sacrificio nella lunga lista dei missionari martiri. |
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26 maggio 2015 | Il caffè di Rai uno | reportage
Almerigo il giornalista caduto e dimenticato
L'ultima pagina del diario di guerra in Mozambico di Almerigo Grilz ucciso il 19 maggio 1987 mentre filmava uno scontro a fuoco fra ribelli e governativi. "La sveglia è chiamata dopo le 5, che è ancora buio. Fa freddo, l'erba è umida e c'è una nebbiolina brinosa tutto attorno. Riteniamo opportuno iniziare la giornata con un sorso di whisky, che fa l'effetto di una fiammata in gola".
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