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18 maggio 2024 - Prima - Europa - Il Giornale
Caos sul voto in Europa, l’ombra di Russia e Cina Viminale in allerta per i comizi elettorali
Massima attenzione da parte dell’intelligence e delle forze dell’ordine, anche in Italia, per la sicurezza degli incontri elettorali e delle personalità politiche dopo il grave ferimento del premier Robert Fico. Non ci sono allarmi specifici, spiega il Viminale, ma la minaccia dei «lupi solitari», come l’attentatore slovacco che ha sparato, è stata valutata dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza considerandola prioritaria. Un clima tossico e pericoloso si sta allargando in mezza Europa in vista delle elezioni del 9 giugno con aggressioni o minacce di morte ai politici. E dietro le quinte Russia e Cina gongolano per la violenza, che rischia di destabilizzare il voto europeo del 9 giugno.
L’apice, per ora, è l’attentato a Fico, ma ieri a Bratislava, il leader del principale partito dell’opposizione, Michal Simecka, di Slovacchia progressista ha denunciato alla polizia serie minacce di morte.
«Sono arrivate a me, a mia figlia, alla mia compagna. Ce ne sono state diverse, specifiche e drastiche, da parte di persone specifiche» ha spiegato puntando il dito contro «una spirale di violenza che si è innescata e che continua a crescere» a meno di un mese dalle elezioni Ue. L’attentatore di Fico votava per Slovacchia progressista.
La Germania ha registrato nelle ultime settimane un’impennata di aggressioni ai politici. L’ultima, riportata ieri, ha coinvolto un consigliere regionale nel Meclemburgo-Pomerania di Afd, l’estrema destra, che si è beccato un portacenere in testa da un sostenitore della sinistra. All’inizio del mese a Dresda è stato gravemente ferito l’eurodeputato socialdemocratico Matthias Ecke. La senatrice per l’Economia dello stesso partito di governo, l’Spd, ed ex sindaca di Berlino, Franziska Giffey, è rimasta leggermente ferita in un attacco la scorsa settimana La polizia criminale federale ha reso noto che 22 politici sono stati aggrediti dall’inizio dell’anno rispetto ai 27 di tutto il 2023. «Scioccante vedere che qualcuno possa diventare vittima delle sue idee politiche. A tre settimane dalle elezioni, questo è allarmante» ha affermato il primo ministro belga Alexander De Croo, che detiene la presidenza dell’Ue, riferendosi all’attentato in Slovacchia e al voto nel suo paese e per le europee. Due giorni fa un presentatore radiofonico ha invitato in diretta «a fucilare il primo ministro» belga. Dopo le pistolettate a Fico sono arrivate minacce di morte al premier polacco Donald Tusk dal seguente tenore: «Gli slovacchi ci mostrano una via». Anche nei sonnolenti paesi del Nord la violenza politica è in aumento. Uno studio svedese evidenzia che lo scorso anno 1 politico su 3 ha ricevuto minacce o subito violenze e danneggiamenti.
Bande criminali, estremisti di desta e di sinistra, gruppi animalisti, ambientalisti e ambienti radicali religiosi sono i responsabili «sistemici» delle aggressioni.
La violenza in vista del voto del 9 giugno fa il gioco della destabilizzazione e dell’indebolimento dell’Europa obiettivo delle operazioni ibride russe e cinesi. La risoluzione di Strasburgo del 24 aprile evidenziava «crescenti tentativi da parte di attori statali e non statali di paesi terzi di interferire, direttamente o indirettamente, con il processo decisionale democratico e i processi elettorali nell'Unione e nei suoi Stati membri». Non solo: «Alcuni deputati e candidati alle prossime elezioni europee hanno ricevuto pagamenti dal governo russo o dai suoi delegati per diffondere propaganda e disinformazione e influenzare le elezioni del Parlamento europeo». E non manca lo zampino cinese: il 23 aprile un assistente dell’eurodeputato, Maximilian Krah, è stato arrestato con l’accusa di spionaggio a favore di Pechino «per indebolire i valori e i processi democratici europei».
[continua]

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21 novembre 2015 | Tele 4 | reportage
Ring - Speciale terrorismo
Intervista a tutto campo sugli attacchi di Parigi ed il pericolo delle bandiere nere

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05 ottobre 2010 | Radio 24 | intervento
Europa
Allarme terrorismo
Anche Italia e Spagna, oltre a Gran Bretagna, Francia e Germania, erano possibili obiettivi dell'attacco multiplo dei terroristi in Europa, sti­le Mumbai. Lo rivela al quotidiano in­glese Daily Telegraph una fonte dell' intelligence Usa. Il piano dei terrori­sti studiato nelle aree tribali pachista­ne, a ridosso del confine afghano, prevedeva attacchi nei centri della capitali europee o delle principali cit­tà. Commando suicidi, come a Mum­bai, avrebbero cominciato a sparare per strada, in mezzo ai passanti, o si sarebbero fatti saltare in aria per compiere un massacro. GIULIETTO CHIESA PENSA CHE SIA "DISTRAZIONE DI MASSA". UN GRANDE COMPLOTTO INVENTATO O POCO VIA, COME L'11 SETTEMBRE.

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23 settembre 2010 | Nuova Spazio Radio | intervento
Europa
L'estrema destra in Europa avanza
Tutti euroscettici fanno leva sulle paure dell’immigrazione galoppante, delle minoranze scomode come i Rom e della moltiplicazione dei minareti. L’ingresso nel parlamento svedese dei “Democratici” di Jimmie Akesson, che a 31 anni viene bollato esageratamente come il nuovo Hitler, è solo l’ultimo dei successi della destra dura e pura nel vecchio continente. In realtà si tratta di movimenti con diversi gradi di estremismo e populismo, che stanno crescendo soprattuto nell’est Europa e nel freddo nord.

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