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Articolo
25 aprile 2018 - Prima - Italia - Il Giornale |
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Martina senza rispetto: quella foto sulla tomba che fa infuriare i Regeni |
Il Pd leprova tutte pur di recuperare voti con il segretario reggente Maurizio Martina. Anche far finta di presentarsi in visita strettamente privata sulla tomba di Giulio Regeni per venire, in realtà, immortalato e postare la foto. Poi, quando la madre di Giulio si arrabbia per la «strumentalizzazione», il Partito democratico annuncia di aver tolto dai social la foto galeotta in rispetto alla famiglia. Martina avrebbe potuto recarsi al cimitero di Fiumicello, dove è sepolto il ricercatore friulano ucciso al Cairo, dopo le elezioni di domenica in Friuli-Venezia Giulia. Ed evitare di farsi fotografare. Non è un caso che il Pd, secondo i sondaggi, forse riuscirà a battere assieme agli alleati il Movimento 5 stelle, ma rischia di venire rullato dal ciclone Massimiliano Fedriga, giovane leghista candidato a governatore per il centrodestra. La stucchevole vicenda inizia lunedì quando Martina arriva in Friuli-Venezia Giulia per alcuni incontri politici. Non lo aveva mai fatto prima, ma decide di recarsi a Fiumicello, in provincia di Udine, cittadina d\\\'origine della famiglia Regeni dove ancora vivono i genitori. Il leader Pd va al cimitero dove è sepolto loro figlio, Giulio, torturato e ucciso in Egitto all\\\'inizio del 2016. Ovviamente i fotografi al seguito immortalano Martina mentre depone dei fiori. Le prime agenzie lanciano la notizia sottolineando che la visita e l\\\'omaggio al ricercatore è «in forma privata». Una presa in giro, che scatena la reazione della madre di Giulio. «Sono la mamma Paola, nessuna strumentalizzazione su Giulio, chi va a trovarlo al cimitero non si fa la foto che non abbiamo mai voluto, fatto gravissimo», scrive su Facebook. Lunedì sera sulla pagina Giulio siamo noi la protesta è ancora più articolata: «Una madre che ha perduto il figlio, è costretta a difenderne non solo la storia, la memoria, la sua vita troppo presto spezzata dalla barbarie; Paola è costretta a difendere anche la tomba di Giulio da fotocamere indiscrete che in un luogo di raccoglimento, preghiera e dolore, dovrebbero essere bandite». I genitori del ricercatore friulano hanno sempre difeso con le unghie e con i denti la tomba di Fiumicello da commemorazioni, manifestazioni oppure omaggi «in forma privata», che in realtà diventano pubblici. La frittata è fatta, ma il Pd cerca di correre ai ripari annunciando che le foto di Martina davanti alla tomba di Giulio Regeni «sono state prontamente rimosse come richiesto dalla famiglia perché l\\\'unico intento della visita è stato quello di onorare la memoria di Giulio». Su Facebook si sottolinea: «Chi vuole rendere omaggio a Giulio, può farlo testimoniando in favore della richiesta di verità, appuntando un fiocco giallo sulla giacca, un braccialetto al polso, chiedendo ai propri governanti di fare qualcosa di concreto. Niente fotografie del cimitero». Sui social si scatena la polemica fra i pro ed i contro, ma il vero problema è che il Pd si ricorda di Regeni adesso, durante le ultime battute della campagna elettorale in Friuli-Venezia Giulia. Il governo di centrosinistra, dopo aver deciso l\\\'inevitabile rinvio dell\\\'ambasciatore italiano al Cairo, non ha ottenuto molto dall\\\'Egitto. La riconferma bulgara del presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi si sperava che portasse ad uno spiraglio sul caso, ma per ora non si è mosso nulla. La procura di Roma ha individuato una decina di sospetti, ma si attende ancora l\\\'analisi dei video. |
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26 settembre 2012 | Uno Mattina | reportage
I lati oscuri (e assurdi) delle adozioni
Con mia moglie, prima di affrontare l’odissea dell’adozione, ci chiedevamo come mai gran parte delle coppie che sentono questa spinta d’amore andavano a cercare bambini all’estero e non in Italia. Dopo quattro anni di esperienza sulla nostra pelle siamo arrivati ad una prima, parziale e triste risposta. La burocratica e farraginosa gestione delle adozioni nazionali, grazie a leggi e cavilli da azzeccagarbugli, non aiutano le coppie che vogliono accogliere un bimbo abbandonato in casa propria, ma le ostacolano.
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10 giugno 2008 | Emittente privata TCA | reportage
Gli occhi della guerra.... a Bolzano /2
Negli anni 80 lo portava in giro per Milano sulla sua 500, scrive Panorama. Adesso, da ministro della Difesa, Ignazio La Russa ha voluto visitare a Bolzano la mostra fotografica Gli occhi della guerra, dedicata alla sua memoria. Almerigo Grilz, triestino, ex dirigente missino, fu il primo giornalista italiano ucciso dopo la Seconda guerra mondiale, mentre filmava uno scontro fra ribelli e governativi in Mozambico nell’87. La mostra, organizzata dal 4° Reggimento alpini paracadutisti, espone anche i reportage di altri due giornalisti triestini: Gian Micalessin e Fausto Biloslavo.
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12 maggio 2020 | Tg5 | reportage
L'infermiera sopravvissuta al virus
L’infermiera ha contratto il virus da un paziente anziano nell’ospedale Maggiore di Trieste
A casa non riusciva più a respirare ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale
Il figlio, soldato della Nato, era rimasto bloccato sul fronte baltico dall’emergenza virus con l’appartamento pieno di medicine l’incubo del contagio non l’abbandonerà mai
Due mesi dopo il contagio Svetlana è negativa al virus ma ancora debole e chiusa in casa
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15 marzo 2018 | Radio Radicale | intervento |
Italia
Missioni militari e interesse nazionale
https://www.radioradicale.it/scheda/535875/missioni-militari-e-interesse-nazionale
Convegno "Missioni militari e interesse nazionale", registrato a Roma giovedì 15 marzo 2018 alle 09:23. L'evento è stato organizzato da Center for Near Abroad Strategic Studies. Sono intervenuti: Paolo Quercia (Direttore del CeNASS, Center for Near Abroad Strategic Studies), Massimo Artini (vicepresidente della Commissione Difesa della Camera dei deputati, Misto - Alternativa Libera (gruppo parlamentare Camera)), Fausto Biloslavo (giornalista, inviato di guerra), Francesco Semprini (corrispondente de "La Stampa" da New York), Arije Antinori (dottore di Ricerca in Criminologia ed alla Sicurezza alla Sapienza Università di Roma), Leonardo di marco (generale di Corpo d'Armata dell'Esercito), Fabrizio Cicchitto (presidente della Commissione Affari esteri della Camera, Area Popolare-NCD-Centristi per l'Europa). Tra gli argomenti discussi: Difesa, Esercito, Esteri, Forze Armate, Governo, Guerra, Informazione, Italia, Ministeri, Peace Keeping, Sicurezza. La registrazione video di questo convegno ha una durata di 2 ore e 46 minuti. Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio
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06 settembre 2018 | Radio immaginaria | intervento |
Italia
Teen Parade
Gli adolescenti mi intervistano sulla passione per i reportage di guerra
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