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Intervista esclusiva
13 marzo 2015 - Prima - Iraq - Il Giornale
“Europa e Onu difendono tutti Tranne i cristiani sterminati”
Trieste«L'Europa garantisce i diritti di tutti. Bene, ma cosa fa per i diritti dei cristiani cacciati dalle proprie case?» si chiede Monsignor Shlemon Warduni, vescovo ausiliare di Bagdad dei cattolici caldei. In visita in Italia, ospite del presule di Trieste, ricorda nelle chiese il dramma dimenticato dei cristiani dell'Iraq cacciati dai tagliagole del Califfato.
I cristiani in medio Oriente rischiano l'estinzione?
«Se va avanti come negli ultimi mesi questo pericolo esiste. Dovunque c'è guerra ed emigrazione. È in atto un grande complotto contro i cristiani per sradicare la nostra fede dal Medio Oriente».
Il mondo vi ha dimenticati?
«È così. Il mondo segue le grandi tragedie all'inizio e poi se ne dimentica. L'Onu, l'Europa vogliono garantire a tutti i loro diritti. Bene, ma cosa hanno fatto per noi? Non lo chiedo a nome dei cristiani, ma come esseri umani. Pure noi abbiamo i nostri diritti. I cristiani dell'Iraq sono stati cacciati dalla loro case e città con la violenza. Non vogliamo altro che il rispetto dei nostri diritti. Cosa abbiamo fatto di male per meritarci questo destino dettato dal fanatismo religioso?».
Cosa deve fare l'Occidente per risolvere la crisi irachena?
«Affrontarla seriamente. Dopo l'attentato di Parigi il mondo si è mobilitato. Adesso vogliono intervenire per non perdere del tutto la Libia. Hanno pensato con la stessa determinazione all'Iraq? Quanti bambini sono già morti, quante donne oltraggiate, quanti uomini sepolti vivi? L'America pensa di risolvere il problema con i bombardamenti? Dopo mesi di attacchi aerei non è cambiato molto. Noi vogliamo la pace, che finisca il terrorismo e tornare a casa nella piana di Ninive (nel nord dell'Iraq a maggioranza cristiana nda). Le nostre città e villaggi devono venir liberati con una forza internazionale che ci protegga».
Gli iracheni hanno riconquistato Tikrit, la città dove è nato Saddam Hussein. Quando verrà liberata Mosul diventata la “capitale” del Califfato in Iraq?
«La domanda è se ci resteranno o fra una settimana torneranno i terroristi, come è successo all'inizio, lo scorso anno, quando l'esercito iracheno si dissolse come neve al sole. Adesso attendiamo che venga salvata Mosul occupata nel ventunesimo secolo come ai tempi dei barbari. Ho invitato i cristiani a pregare per la liberazione della città entro Pasqua».
Il Califfato si sta espandendo in Libia, vicino a noi. E' una minaccia per l'Europa?
«Se non affronterete con decisione il pericolo non ci vorrà molto tempo prima che arrivino a bussare alle vostre porte dicendo “noi siamo lo Stato islamico”. Hanno armi, organizzazione e minacciano di giungere fino a Roma, di conquistare il Vaticano. La loro propaganda talvolta si trasforma in realtà, come a Parigi e altrove. In Iraq hanno cacciato in poche ore 120mila cristiani dalla piana di Ninive. Speriamo che non accada mai, ma è possibile che possano colpire anche in Italia».
Il Santo padre andrà in visita in Iraq?
«Lui lo vorrebbe con tutto il cuore. In molti temono per la sua sicurezza ed incolumità. Se venisse quest'anno sarebbe un grande incoraggiamento per i cristiani».
È vero che in Kurdistan si approfittano dei profughi cristiani, che sono 150mila?
«Abbiamo saputo che musulmani, arabi si approfittano della situazione comprando le case che i cristiani hanno dovuto abbandonare a prezzi 3-4 volte inferiori. La raccolta del grano è stata completamente depredata». 
L'Italia e molti paesi europei concedono visti ai profughi cristiani?
«Ancora prima di questa tragedia, da anni chiedevamo: perchè date i visti a gente di altre religioni e non a noi? Pure io ho avuto difficoltà a portare la mia segretaria a farsi visitare per un tumore in Italia. E talvolta i cristiani devono comprarsi i visti. Il risultato è che molti investono i pochi soldi rimasti, fino a 10mila euro a testa, partendo come clandestini verso l'Europa, gli Stati Uniti, l'Australia».
In Siria cosa stanno subendo i cristiani?
«Arrivando da Bagdad ho saputo di alcuni villaggi siriani dove tutti gli abitanti cristiani sono stati presi in ostaggio. In cambio vogliono soldi. Questa è una moderna schiavitù. I cristiani vengono cacciati e uccisi ed il mondo rimane a guardare».
www.gliocchidellaguerra.it
[continua]

video
28 novembre 2014 | SKY TG 24 | reportage
Cristiani perseguitati
La storia dimenticata dei profughi cristiani in Iraq.

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22 novembre 2014 | | reportage
Premio Cutuli
Da Erbil collegamento per ricordare Maria Grazia uccisa dai talebani il 19 novembre 2011 a Surobi sulla strada per Kabul

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21 giugno 2016 | Caffè di Rai 1 | reportage
Profughi dimenticati
Sulle macerie della guerra in Iraq, grazie al Rotary, abbiamo raccontato il dramma dei profughi dimenticati. Siamo stati gli occhi della guerra lungo il fronte dove scappano i rifugiati dall'offensiva su Mosul, la capitale del Califfato. Siamo andati nei campi dove i cristiani in fuga vivono in condizioni miserevoli. Siamo stati sotto le tende dei siriani attirati dai trafficanti per partire verso l’Europa. Abbiamo raccolto le testimonianze dei rifugiati yazidi massacrati dalle bandiere nere. Con le loro donne schiave come Lamja saltata su una mina per fuggire allo Stato islamico. Drammi veri provocati dalla tragedia della guerra.Storie terribili, che non possiamo dimenticare e che abbimo presentato 7 giugno a Cremona.

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06 ottobre 2015 | Zapping Rai Radio 1 | intervento
Iraq
Raid italiani in Iraq?
Raid italiani le ipotesi:Paolo Magri dir.Ispi,Fausto Biloslavo corrispondente Il Giornale.

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