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Articolo
13 novembre 2020 - Esteri - Libia - panorama.it |
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| L’audio esclusivo della telefonata dei pescatori sequestrati in Libia |
Telefonata dalla Libia dei 18 pescatori detenuti con i familiari attraverso l’Unità di crisi della Farnesina. Un buon segnale che si aggiunge ad indiscrezioni ottimistiche su una possibile soluzione del caso a breve. Panorama pubblica in esclusiva brevi stralci della telefonata di mercoledì sera, durata circa 40 minuti, fra i familiari ed i pescatori prigionieri in Libia da 74 giorni. All’inizio, l’armatore Marco Marrone parla con il capitano del peschereccio sequestrato Medinea, Pietro Marrone. Il comandate rassicura “stiamo bene, tutti bene” e ringrazia Dio. Poi evidenzia: “Ma lo sai dove siamo, dovete aiutarci, abbiamo bisogno di andarcene che tutti pazzi stiamo diventando”. Il secondo peschereccio sequestrato è l’Antartide. Alla fine interviene in collegamento la mamma del capitano, Rosetta. E Marrone le ripete dalla Libia “non ti preoccupare, non ti preoccupare”. Dopo l’emozionante chiamata i familiari si sono incontrati con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Ci ha molto rassicurato - spiega l’armatore Marrone - Mi auguro che arrivi quel colpo di reni che porti alla liberazione dei nostri cari”. La telefonata segue la visita del ministro Di Maio negli Emirati arabi, padrini militari e finanziari del generale Khalifa Haftar, che tiene prigionieri i 18 pescatori di Mazara del Vallo. Fausto Biloslavo |
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21 settembre 2017 | Matrix | reportage
Migranti in gabbia
Per i migranti la Libia è un inferno. In 7000 sono detenuti nei centri del ministero dell’Interno in condizioni impossibili.
L’Onu e le Ong, che denunciano le condizioni miserevoli, dovrebbero parlare di meno e fare di più prendendo in mano i centri per alzarne il livello di umanità.
E non utilizzare le condizioni di questi disgraziati come grimaldello per riaprire il flusso di migranti verso l’Italia.
Non solo: Tutti i dannati che vedete vogliono tornare a casa, ma i rimpatri, organizzati da un’agenzia dell’Onu, vanno a rilento perché mancano soldi e uomini.
E chi ce la fa esulta come si vede in questo video dei nigeriani che tornano in patria girato dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni.
Dietro le sbarre a Tripoli un migrante ci mostra i segni di percosse e maltrattamenti. Nel centro di detenzione di Triq al-Siqqa, il più grande della capitale libica, ci sono anche le donne, intercettate prima di raggiungere l’Italia, con i loro bambini nati nei cameroni, che protestano con le guardie per il cibo pessimo ed insufficiente.
Il responsabile del centro di Triq al-Siqqa si scaglia contro l’Europa e parla di “visite dei ministri degli esteri di Germania, Inghilterra, delegazioni italiane…. tanto inchiostro sui documenti, ma poi non cambia nulla, gli aiuti sono minimi”.
Ogni giorno arrivano al centro nuovi migranti fermati in mare, che ci provano ancora a raggiungere l’Italia. In Libia sono bloccate fra mezzo milione e 800mila persone, in gran parte vessate dai trafficanti, che attraggono le donne come Gwasa dicendo che in Italia i migranti “hanno privilegi, rifugio e cibo”.
In agosto le partenze sono crollate dell’86% grazie ad un accordo con le milizie che prima proteggevano i trafficanti.
Nei capannoni-celle di Garyan i migranti mostrano i foglietti di registrazioni delle loro ambasciate per i rimpatri, ma devono attendere mesi o anche un anno mangiando improbabile maccheroni. E non sono solo musulmani.
Nel centro di detenzione costruito dagli italiani ai tempi di Gheddafi i dannati dell’inferno libico invocano una sola parola: “Libertà, libertà”.
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22 marzo 2011 | TG5 | reportage
Diario dalla Libia in fiamme
Diario dalla Libia in fiamme
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23 marzo 2011 | Pomeriggio Cinque | reportage
Diario dalla Libia in fiamme
Diario dalla Libia in fiamme
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radio

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22 marzo 2011 | Panorama | intervento |
Libia
Diario dalla Libia
Diario dalla Libia
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26 agosto 2011 | Radio Città Futura | intervento |
Libia
I giornalisti italiani rapiti a Tripoli
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10 marzo 2011 | Panorama | intervento |
Libia
Diario dalla Libia
Diario dalla Libia
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09 marzo 2011 | Panorama | intervento |
Libia
Diario dalla Libia
Diario dalla Libia
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02 marzo 2011 | Panorama | intervento |
Libia
Diario dalla Libia
Una nube nera su tutta Tripoli
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