Gli occhi della guerra incrociati in tanti reportage in prima linea. Per questo gli occhi della guerra diventano il titolo di un libro fotografico. Un libro per raccontare, con immagini e sguardi fugaci, 25 anni di servizi dai fronti più caldi del mondo.
REPORTAGE Guerra nel Donbass terribile e senza fine
Fronte di Pokrovsk - Il più giovane della squadra scatta verso il pezzo di artiglieria con il grosso proiettile da 105 millimetri fra le braccia e lo infila nella canna. Il capo pezzo urla gli ordini, si gira di scatto con le spalle all’obice, assieme all’altro servente, e fa fuoco. Il cannone vomita una vampata rossa con un tonfo sordo, che ti fa fischiare le orecchie. Subito dopo un secondo colpo lanciato dall’obice italiano dell’Oto Melara, un po’ datato, ma sempre buono, sibila nell’aria verso il bersaglio.
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04 agosto 2011 | Studio Aperto | reportage
Le truppe del colonnnello smentiscono il lancio del missile
Il lancio del missile o razzo che ha sfiorato ieri la nave italiana Bersagliere, al largo delle coste libiche, è stato seccamente smentito dal portavoce di Tripoli Moussa Ibrahim. “I militari mi hanno garantito di non aver lanciato alcun missile contro la nave da guerra italiana. Ribadisco, però, che è nostro diritto difenderci e colpire le unità della Nato che penetrano nelle acque territoriali libiche” ha sostenuto il portavoce. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha escluso che la nostra unità schierata con la flotta della Nato, fosse l’obiettivo dei libici. Sul primo momento il portavoce di Tripoli aveva detto che le forze del colonenllo Gheddafi potevano contare ancora su un vasto arsenale, compresi missili e razzi.
Il vero dato certo, confermato dal comandante di Nave Bersagliere, è la partenza del razzo dalla zona di Zlitan, 160 chilomteri ad est di Tripoli, dove si combatte duramente fra ribelli e truppe fedeli al colonnello.