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06 settembre 2021 | Quarta Repubblica Rete 4 | reportage

La vera guerra degli italiani

La guerra di pace degli italiani in Afghanistan, che non vi hanno mai fatto vedere perché era meglio dire che portavamo caramelle ai bambini. Tutti filmati combat girati dai nostri soldati in 20 anni di missione che è finita con una Caporetto


articoli
22 dicembre 2021 | Panorama | reportage
I guai degli afghani d’Italia
[continua] [www]

13 settembre 2021 | Il Giornale | reportage
“Noi soldatesse afghane addestrate dagli italiani Qui rischiamo la vita”
[continua] [www]

30 giugno 2021 | Panorama | reportage
Afghanistan: cartoline dalla guerra più lunga
[continua]

14 agosto 2021 | Il Giornale | reportage
Caro Presidente adesso salviamo i nostri interpreti
[continua] [www]

28 agosto 2021 | Il Giornale | reportage
Il patto di sangue tra talebani e Isis
[continua] [www]

12 settembre 2021 | Il Giornale | reportage
E in Afghanistan fanno festa “Grazie ad Allah ci sono i talebani”
[continua] [www]

06 settembre 2021 | Il Giornale | reportage
Sorrisi e fucili Sulle strade dell’Afghanistan la messinscena dei talebani
[continua] [www]

[altri articoli]
radio

19 aprile 2010 | SBS Australia | intervento
Afghanistan
Liberati i tre operatori di Emergency
Svolta nella ultime ore dopo una settimana di passione.

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14 agosto 2008 | Radio24 | intervento
Afghanistan
Taccuino di guerra - "Sono il sergente Joseph Buonpastore..."
Afghanistan,un'estate in trincea. In prima linea con i marines

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18 agosto 2009 | Radio24 | intervento
Afghanistan
Al fronte con gli italiani/Il seggio più vicino a "dushman" il nemico
La casupola disabitata, in paglia e fango, con il tetto a cupola sembra abbandonata dallo scorso anno, quando i marines combattevano nel deserto infernale di Bala Baluk. Oggi ci sono i paracadutisti della Folgore in questo sperduto angolo della provincia di Farah. All’interno è ancora peggio, ma la casupola viene subito scelta come seggio elettorale per le elezioni presidenziali e provinciali del 20 agosto. Non per il suo fascino esotico, ma perché può venir trasformata in un fortino. La roccaforte talebana di Shewan si trova ad un pugno di chilometri. Da quelle parti comanda mullah Sultan, un ex prigioniero del campo americano di Guantanamo. “E’ il seggio più vicino a dushman, il nemico” spiega un ufficiale della poliza afghana. Se incroci di notte lui ed i suoi uomini, barbe lunghe e stile armata Brancaleone, li scambi per talebani. Solo arrivarci da queste parti è un terno al lotto come spiega il tenente Alessandro Capone della 6° compagnia Grifi (audio originale). Il giorno del voto i paracadutisti italiani sono pronti a difendere le elezioni armi in pugno. La scorsa settimana sembrava che nella zona a rischio di Bala Baluk sarebbe stato disponibile un solo seggio, ma nelle ultime ore si punta ad aprirne 8 o 9. Un successo, anche se la vera incognita è quanti elettori si recheranno alle urne. I talebani hanno minacciato che taglieranno il naso, le orecchie ed il dito segnato dall’inchiostro indelebile di chi è andato a votare. Fausto Biloslavo da base Tobruk, provincia di Farah, Afghanistan per Radio 24 il Sole 24 ore

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12 settembre 2002 | Radio 24 Nove in punto | intervento
Afghanistan
Afghanistan un anno dopo/3
Un anno dopo l'11 settembre ed il crollo dei talebani il problema delle coltivazioni di papavero e del traffico di oppio

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10 agosto 2009 | Radio24 | intervento
Afghanistan
Al fronte con gli italiani/ Base Tobruk
Visori notturni e musica a palla nei blindati Lince del convoglio diretto a base Tobruk, nella famigerata provincia di Farah. Il fortino più avanzato sul fronte sud dello schieramento italiano nell’Afghanistan occidentale. Il pericolo, anche di notte, sono le trappole esplosive piazzate lungo le poche strade asfaltate. Un piatto di pressione che attiva l’ordigno al passaggio del blindato o un radiocomando, anche un semplice telefonino, e salti in aria. I ragazzi della 6° compagnia Grifi confidano in San Michele, protettore dei paracadutisti e negli inibitori di segnale montati sui blindati. A dieci giorni dalle cruciali elezioni presidenziali del 20 agosto l’avamposto Tobruk è in prima linea per garantire la sicurezza del voto in una delle aree più pericolose dell’Afghansitan. Bala Baluk e Shewan, a pochi chilometri di distanza sono roccaforti dei talebani e dei combattenti stranieri della guerra santa internazionale. I seggi elettorali in quest’area dovrebbero essere un a trentina, ma non è ancora chiaro quanti saranno effettivamente aperti il giorno delle elezioni. “Verranno sicuramente ridotti per motivi di sicurezza – conferma il capitano Gianluca Simonelli comandante di base Tobruk – ma ci stiamo organizzando con l’esercito afghano e la polizia per garantire il diritto di voto anche nelle zone più calde. I talebani non la faranno da padroni”. Fausto Biloslavo da base Tobruk, Afghanistan occidentale

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