LIBRO E MOSTRA Gli occhi
della guerra
Gli occhi della guerra incrociati in tanti reportage in prima linea. Per questo gli occhi della guerra diventano il titolo di un libro fotografico. Un libro per raccontare, con immagini e sguardi fugaci, 25 anni di servizi dai fronti più caldi del mondo.
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REPORTAGE
Taiwan
In attesa
del peggio
TAIPEI - Le urla strazianti sembrano vere. I corpi distesi a terra, sedie e tavoli ribaltati, sirene d’allarme e gente presa dal panico rendono l’idea di cosa potrebbe accadere se i missili di Pechino piombassero su Taiwan, l’isola libera dell’estremo Oriente che la Cina considera roba sua. L’esercitazione di primo soccorso è organizzata dall’Accademia Kuma, che usa come stemma l’Orso nero, simbolo nazionale, con un fucile a tracolla.
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02 aprile 2012 | Terra! | reportage

Italiano di ventura



TRIPOLI - “L’Italia, i figli, mi mancano, ma vorrei tornarci per difendermi in tribunale, non dietro le sbarre. La galera l’ho già fatta in Libia”. Parola di Giulio Lolli, 46 anni, latitante per la procura di Bologna e Rimini, che vive libero a Tripoli. Occhi azzurri, smilzo, barbetta e foulard con i colori della nuova Libia al collo parla per la prima volta della sua incredibile storia a cavallo fra la truffa e l’avventura. Fino al 2010 era uno dei più noti venditori di yacht italiani. Poi è finito in una serie di inchieste con una sfilza di reati finanziari, corruzione ed altre accuse da far tremare i polsi. Si è trasferito prima in Tunisia e poi in Libia rincorso non solo da un mandato di cattura internazionale, ma dalle rivolte arabe. “Non l’avrei mai immaginato, ma sono diventato un rivoluzionario e ho combattuto contro il regime di Gheddafi dopo essere stato trattato come un cane nelle sue galere” spiega Lolli, che incontriamo nel centro di Tripoli.