Alle porte della capitale siriana il nostro inviato racconta il sobborgo ridotto a un cumulo di macerie, nella zona dove sono state usate le armi chimiche.
articoli
15 maggio 2013 | Panorama | reportage Dall’Italia per morire nella Jihad [continua]
07 aprile 2013 | Il Giornale | reportage Siria, i giornalisti scambiati per spie [continua] [www]
06 aprile 2013 | Il Giornale | reportage Rapiti in Siria 4 giornalisti italiani [continua] [www]
03 settembre 2013 | Il Giornale | reportage La crisi delle guerre “made in Usa” [continua] [www]
01 marzo 2013 | Il Giornale | reportage Allarme dei servizi: siriani d’Italia al fronte [continua]
25 settembre 2013 | Panorama | reportage Non ci faremo mettere in croce [continua] [www]
22 febbraio 2013 | Il Giornale | reportage La morte arriva nel cuore di Damasco [continua]
Siria La famiglia jihadista
"Cosa gradita per i fedeli!!! Dio è grande! Due dei mujaheddin hanno assassinato i fumettisti, quelli che hanno offeso il Profeta dell'Islam, in Francia. Preghiamo Dio di salvarli”. E’ uno dei messaggi intercettati sulla strage di Charlie Hebdo scritto da Maria Giulia Sergio arruolata in Siria nel Califfato. Da ieri, la prima Lady Jihad italiana, è ricercata per il reato di associazione con finalità di terrorismo internazionale. La procura di Milano ha richiesto dieci mandati di cattura per sgominare una cellula “familiare” dello Stato islamico sotto indagine da ottobre, come ha scritto ieri il Giornale, quando Maria Giulia è arrivata in Siria. Il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli ha spiegato, che si tratta della “prima indagine sullo Stato Islamico in Italia, tra le prime in Europa”.