Molti politici nostrani hanno fatto ancora una volta una figura meschina. Gli stessi che giocano al tiro al bersaglio con il regime egiziano sul caso Regeni difendono a spada tratta il governo italiano, che qualche peso sulla coscienza dovrebbe averlo per come è andata a finire la storia degli ostaggi. Nel caso di Failla e Piano non risulta che abbiano sollevato il problema dell’avallo del governo Renzi al raid americano a Sabrata, che ha rotto l’equilibrio locale facendo rischiare la pelle a tutti gli ostaggi, anche i due tornati a casa. E soprattutto provocando una reazione a catena sfociata nella morte di Failla e Piano. Non c’è da stupirsi se gli stessi giornaloni, che puntano, non a torto, il dito contro il presidente egiziano Al Sisi, non fanno lo stesso con Renzi chiedendo lumi sul fatto che lui ed il capo dello Stato erano informati del raid Usa, che ha dato inizio al disastro degli ostaggi di Sabrata. E non abbiano alzato un dito almeno per rinviare l’attacco.
Ancora più disarmante la reticenza della politica e del governo sul ruolo jihadista dei tunisini delle bandiere nere vissuti pure da noi, nel rapimento degli ostaggi italiani.
articoli
13 aprile 2016 | Panorama | reportage Tutti gli amici del governo di Tripoli [continua]
21 settembre 2016 | Il Giornale | reportage Libia, paura per i rapiti: rischio Al Qaida o Isis e avvertimento all’Italia [continua] [www]
11 agosto 2016 | Il Giornale | reportage Forze libiche prendono Sirte, crolla la roccaforte Isis [continua]
06 novembre 2016 | Il Giornale | reportage Liberi i 2 italiani rapiti in Libia Ma col giallo: pagato riscatto? [continua] [www]
01 settembre 2016 | Corriere del Ticino | reportage “E quando arriva il kamikaze a salvarci è un carro armato” [continua]
06 marzo 2016 | Il Giornale | reportage “Pagati sei milioni all’uomo sbagliato e la Farnesina tace [continua] [www]
09 giugno 2016 | Il Giornale | reportage Estradato il boss dei migranti Ne spedì 10mila in due mesi [continua]
Libia Piegare Gheddafi e preparare l'intervento terrestre
Gli americani spingono con insistenza per un maggiore coinvolgimento dell’Italia nel conflitto in Libia, non solo per passare il cerino politico agli europei. L’obiettivo finale è piegare il colonnello Gheddafi e far sbarcare una forza di interposizione in Libia, con ampia partecipazione italiana. Un modello stile ex Yugoslavia, dove il contingente occidentale è arrivato dopo l’offensiva aerea.
Libia Che fine ha fatto Gheddafi?
Il colonnello Gheddafi è morto, ferito oppure in perfetta forma, nonostante le bombe, e salterà fuori con la sua ennesima e prolissa apparizione televisiva? Il dubbio è d’obbligo, dopo i pesanti bombardamenti di Tripoli. Ieri è ricomparaso brevemente in un video girato durante un incontro, all'insaputa dei giornalisti, nell'hotel di Tripoli che ospita la stampa internazionale.